DI GEORGIOS
comedonchisciotte.org
Il 9 Settembre e’ stata votata all’ONU la bozza di risoluzione che riguarda la ristrutturazione del debito sovrano che, secondo la bozza stessa, “stabilisce la struttura multilaterale per i paesi affinché emergano dai loro impegni finanziari”(qui).
Tradotto in linguaggio comprensibile ai più, ciò significa che finalmente qualcuno ha preso l’iniziativa di mettere delle regole alle arbitrarietà degli avvoltoi che tramite i loro “istituti” di “finanziamento” globale e le loro “agenzie di rating” fanno il bello e il cattivo tempo trascinando nella miseria, l’indigenza e la disperazione interi paesi.
La votazione ha dato i seguenti risultati:
Favorevoli – 124
Contrari – 11
Astenuti – 41
La bozza di risoluzione e’ stata presentata dalla Bolivia ma e’ chiaro che l’iniziativa fu del presidente argentino Cristina Fernandez dopo il vespaio che ha sollevato la decisione illegale e anticostituzionale a favore degli speculatori della peggior specie presa dal giudice Griesa.
Ed infatti la coraggiosa, dignitosa e patriota Cristina ha esultato su Facebook: “Oggi, veramente, e’ un grande giorno per tutti gli Argentini. Dobbiamo essere molto fieri”. (link)
In effetti l’Argentina non si e’ degnata neanche di rivolgersi al suddetto giudice ma ha coordinato la sua risposta a livello internazionale come doveva essere. (link)
Qui vediamo il risultato della votazione e possiamo analizzare un po’ il comportamento dei rappresentanti, cioè dei governi, dei vari paesi.
Tra i favorevoli troviamo la Cina e il grande nemico della civiltà e della democrazia occidentale, il paese che ha invaso l’Ucraina e che minaccia la pace in Europa: La Federazione Russa.
Tra i contrari notiamo la presenza al gran completo dei fiduciari della civiltà e della democrazia occidentale, cioè, USA, Australia, Canada, Giappone, Germania, Israele, Regno Unito e i lori scagnozzi.
Ci sono però anche quelli che si lavano le mani forse perché sono tanto democratici da tenersi perfettamente equidistanti o forse perché loro non hanno problemi di nessun genere per quel che riguarda il debito sovrano del proprio paese. O forse perché sono degli ipocriti.
Come per esempio la Grecia. Come Cipro. E come l’Italia. Sarà per questo che la notizia ha riempito le prime pagine di giornali e telegiornali in questi nostri orgogliosi paesi.
Georgios
Fonte: www.comedonchsciotte.org
10.09.2014
Nota: per chi volesse leggere le dichiarazioni della Fernandez senza utilizzare Facebook cliccare qui e andare sotto alla seconda foto della pagina.
L’Italia e’ da molti decenni un paese in mano agli USA. Insomma una provincia. Oramai non mi scandalizzo piu’ difronte a queste paraculaggini all’italiana. Anche Grecia e Cipro ,che sono quasi dei sinonimi, mantengono un chiaro comportamento da leccapiedi. Eppure la gente ancora non si smuove!Come dicono qui, "una fazza, una razza"
Etsi den einai???
posizione del rappresentante della Bolivia.
(Bolivia), speaking for the “Group of 77” developing countries
and China"
Sacha Sergio Llorentty Solíz (Bolivia), che ha parlato per il
gruppo delle 77 nazioni in via di sviluppo e
Cina
representante de
della Bolivia
gruppo, quindi si puo dedurre che dopo quello che è
successo all’Argentina è stato un gran lavoro di gruppo di questi paesi in via
di sviluppo non (solo)della Bolivia con pressioni
argentine .
PS. I link che ho letto sono I primi due link che ha postato
Georgios
Molto interessante, però ho paura che così come avviene per il Parlamento italiano, in cui le proposte di leggi elettorali vengono dimenticate in un cassetto, così succederà anche in questo caso per la bozza di risoluzione che riguarda la ristrutturazione del debito sovrano,
perché l’Onu è dominata da rapporti di forza ben precisi, e dunque quei paesi che hanno votato NO, cioè in particolare UA e UK, avranno la meglio.
Ricordate le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein? I commissari dell’Onu non le avevano trovate eppure la guerra è scoppiata ugualmente.
Bella osservazione Georgios, grazie.
L’osservazione e’ giusta.
Non l’ho riportato perché volevo scrivere una cosa breve che attirasse l’attenzione del lettore, concentrandomi sul fatto che la causa che ha provocato la reazione della comunità internazionale e’ stata il "caso" argentino.
D’altronde l’approvazione a maggioranza schiacciante implica che la cosa non fu semplicemente un’iniziativa boliviana ed argentina. Sono le logiche stesse delle votazioni ONU a suggerirlo.
Errata corrige: Leggi POPOLARI, non elettorali.
La premura fa brutti scherzi.
E’ una cosa molto più seria di quanto accade nei nostri parlamenti. Non si può bypassare o venir dimenticata facilmente.
Finora le leggi internazionali riguardo i debiti si riferivano alle relazioni tra stati e solo come parere di esperti si potevano estendere nelle relazioni tra stati e privati. Per questo i legali che rappresentavano gli stati avevano nelle varie dispute le mani legate.
Questa bozza di risoluzione e’ il primo passo verso una risoluzione definitiva dell’assemblea generale che dovrà aver luogo entro l’anno. Ora abbiamo a che fare con le procedure per l’adozione di un nuovo sistema legale.
Molti più dettagli si possono leggere qui:
http://bubblear.com/un-to-vote-on-anti-vulture-resolution-about-debt-restructuring
"This will be the final vote before the 69th
period of sessions of the Assembly of United Nations, scheduled to
begin on September 24, and on which Cristina Fernández de Kirchner will
be present.
Argentina’s initiative will be given
priority in order to allow time for approval of the new legal system
before the upcoming assembly. The resolution will create a set of
“methods of negotiation,” for nations, will define the legal structure
as well as “the text of the multilateral legal framework,” and will call
for a convention that would not extend past December. It is at this
convention where Argentina will present a concrete proposal of a legal
system. The resolution “emphasizes the importance of finding a solution
that is quick, efficient, complete and can endure the problem of debt in
developing countries.”"
Per quel che riguarda i loro governi, non c’è dubbio.
Ma per il resto, in questo caso considero improprio l’uso del proverbio.