L’ONU non è in grado di verificare le accuse mosse da Kiev, secondo cui Mosca starebbe “rubando” ed esportando il grano ucraino, ha dichiarato Stephane Dujarric, portavoce del Segretario Generale delle Nazioni Unite.
Interrogato sulle affermazioni durante un briefing ieri, martedì 7 giugno, Dujarric ha affermato che né l’ufficio del Segretario Generale delle Nazioni Unite né il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) hanno informazioni credibili sulla questione.
“Abbiamo visto i recenti resoconti dei media e stiamo parlando con i nostri colleghi del PAM. Non hanno modo di verificare queste affermazioni. Penso che il PAM, come tutti noi, abbia sostenuto la necessità di una libera circolazione di cibo dal Mar Nero per assicurare che i bisogni delle persone in tutto il mondo siano soddisfatti”, ha detto.
L’Ucraina ha ripetutamente accusato Mosca di aver “rubato” le sue scorte di grano nel corso del conflitto in corso, da ultimo lo ha fatto l’ambasciatore dell’Ucraina in Turchia, Vasyl Bodnar: “La Russia ruba spudoratamente il grano ucraino e lo invia all’estero dalla Crimea, anche in Turchia”, ha dichiarato venerdì scorso, aggiungendo che Kiev ha chiesto ad Ankara di “aiutare a risolvere la questione”.
Anche gli USA hanno appoggiato questa narrazione, con il Segretario di Stato americano Antony Blinken che a inizio settimana aveva affermato che “rapporti credibili” potessero provare quanto affermato da Kiev. Purtroppo per loroperò, non tutti hanno recitato il copione a dovere e nessuna prova è stata ritenuta valida per sostenere tale accusa, secondo le Nazioni Unite.
Più in generale, l’Ucraina e gli Stati occidentali stanno ripetutamente accusando Mosca di ostacolare le esportazioni di grano, bloccando i porti ucraini sul Mar Nero. La Russia, tuttavia, continua a respingere tali affermazioni, sostenendo di essere pronta a garantire un passaggio sicuro per le navi che trasportano grano dai porti. Mosca insiste inoltre sul fatto che l’interruzione del flusso di grano deriva dalla politica di Kiev e dall’estensivo sfruttamento della costa da parte dell’esercito ucraino.
Massimo A. Cascone, 08.06.2022
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