Unser MittelEuropa – 11.02.2022
Per quanto la fine delle restrizioni per il coronavirus in molti paesi sia da salutare con favore, non bisogna lasciarsi ingannare dato che sullo sfondo continua la preparazione di una ricostruzione globale sulla falsariga del “Grande Reset”. E sta andando alla massima velocità.
Accordo pericoloso per la “prevenzione delle pandemie”
Il fallimento ormai evidente delle misure adottate per la Covid, insieme all’arretramento e alla marcia indietro della politica e dei media, faceva ovviamente parte del piano. L’OMS sta ora usando questa distrazione generale per far firmare agli stati membri un nuovo accordo di “preparazione globale alle pandemie” che in pratica dà all’OMS il potere in tutte le emergenze mediche e climatiche!
“[…] una convenzione, un accordo o un altro strumento internazionale sotto la Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per rafforzare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie. […]”
Il nuovo trattato, annunciato nel dicembre 2021, amplia quello originale del 2005 e, se adottato dagli stati membri, comporterà che la Costituzione dell’OMS (all’articolo 9) prevarrà sulle costituzioni dei singoli paesi in caso di disastri naturali o pandemie. Per questo, in Europa, l’obiettivo principale è quello di far sì che l’UE lo attui negli stati membri.
L’OMS in futuro imporrà, non raccomanderà
In altre parole, in futuro l’OMS imporrà e non raccomanderà soltanto.
Da parte dell’OMS, è già stato costituito un organismo intergovernativo di negoziazione, che terrà la sua prima riunione il 1° marzo 2022 (“per concordare metodi di lavoro e tempi”) e la sua seconda il 1° agosto 2022 (per discutere “i progressi su una bozza di lavoro”). Presenterà poi un rapporto sui progressi alla 76a Assemblea Mondiale della Sanità nel 2023, con l’obiettivo di adottare lo “strumento” entro il 2024.
Lo strumento si propone di:
- assicurare un impegno politico più forte, sostenuto e a lungo termine a livello dei leader globali
- definire processi e compiti chiari
- migliorare il sostegno a lungo termine del settore pubblico e privato a tutti i livelli
- assicurare la promozione dell’integrazione nelle questioni sanitarie in tutte le politiche pertinenti
La dottoressa Astrid Stuckelberger, una scienziata svizzera che ha lavorato per l’OMS per 20 anni, avverte che è proprio questo il caso. Lei crede che ogni paese dovrebbe inviare una lettera pubblica di protesta all’OMS, affermando che è inaccettabile che la firma del ministro della salute di un paese, senza un referendum, decida il destino di milioni di persone.
La dottoressa Stuckelberger ha riferito che finora solo la Russia ha inviato una tale lettera di obiezione.
Infine, è stata citata la dichiarazione congiunta sulla pandemia della Covid 19 dei leader di tutto il mondo, insieme al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e al direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, il dottor Tedros Adhanom:
“Ci saranno altre pandemie e altre grandi emergenze di salute pubblica. La domanda non è se, ma quando. Collettivamente, dobbiamo essere meglio preparati a prevedere, prevenire, individuare, valutare e rispondere efficacemente alle pandemie in modo altamente coordinato. A tal fine, crediamo che le nazioni debbano cooperare per un nuovo trattato internazionale sulla preparazione e la risposta alle pandemie“.
Scelto e tradotto da Cinthia Nardelli per ComeDonChisciotte