Se c’è una cosa che sicuramente l’Occidente non può controllare, quella è la produzione di petrolio. E oggi, all’alba di una crisi energetica oramai sulla bocca di tutti, questo è un bel problema per i nostri politici.
Vi avevamo già parlato precedentemente di come l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti avessero risposto picche sia al presidente Biden che a Boris Johnson riguardo la richiesta di aumentare le forniture per far fronte all’aumento dei prezzi. Adesso la conferma arriva dalla riunione del Consiglio dei Ministri saudita:
È improbabile che la pressione dei governi occidentali su importanti paesi OPEC per aumentare la loro produzione sia fruttuosa [poiché] la maggior parte dei membri dell’OPEC vede l’attuale aumento dei prezzi come un risultato di fattori geopolitici.
Dichiarazioni importanti, che tagliano fuori completamente il mondo occidentale dalle decisioni che contano.
Ricordiamo, a tal proposito, che leader dell’OPEC Plus sono in particolare 3 Paesi: Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti – tra i fondatori dell’OPEC – e la Russia – membro Non-OPEC, che però ha guidato nel 2016 l’ingresso delle nuove nazioni che si sono aggiunte all’organizzazione.
Si tratta quindi di una squadra che insieme produce il 71% del petrolio mondiale e che pertanto può influire in maniera più incisiva sul mercato internazionale rispetto alla sola OPEC.
Nella riunione svoltasi ieri, i ministri sauditi, consapevoli della loro forza in questo momento storico così teso, hanno esortato la comunità internazionale ad assumersi la responsabilità di mantenere le forniture energetiche, rivendicando il ruolo essenziale dell’OPEC Plus nel portare equilibrio e stabilità ai mercati del petrolio.
L’Occidente è avvisato, i produttori di petrolio OPEC non hanno alcuna intenzione di dover mettere una toppa alle conseguenze della guerra, e mentre la Russia ha un canale preferenziale nel dialogo facendo parte dell’organizzazione, noi, occidentali consumisti piuttosto che produttori, non possiamo far altro che sottostare alle loro decisioni.
Massimo A. Cascone, 23.03.2022
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