DI DAHR JAMAIL
Nuove prove sui crimini di guerra degli Stati Uniti e sulle violazione
del diritto internazionale sono state presentate alla sessione finale
del tribunale mondiale sull’Iraq durante le udienze a Istanbul, questo
lunedì.
Il tribunale mondiale sull’Iraq (World Tribunal on Iraq, WTI)
è una ‘corte delle persone’ istituita da accademici, attivisti per i diritti
umani e organizzazioni non governative per avere una prospettiva
indipendente sull’invasione e l’occupazione dell’Iraq da parte degli
Stati Uniti e delle altre potenze occupanti, come la Gran Bretagna. Il
tribunale è ispirato al tribunale Russell per la guerra in Vietnam.Le sessione finale è durata tre giorni ed è stata la ventunesima di una
serie di incontri tenuti nel corso degli ultimi due anni. A fare da
sfondo al tribunale, una nuova serie di violenze che ha lasciato a
terra
41 persone, durante gli attacchi di lunedì. Tra i morti ci sono quattro
soldati USA, tre dei quali donne.
Il tribunale afferma che la sua legittimità deriva dal fatto che una
guerra di aggressione è stata lanciata contro l’Iraq “nonostante
l’opposizione delle persone e dei governi in tutto il mondo”. Aggiunge:
“Comunque, non c’è corte o autorità che giudicherà gli atti degli Stati
Uniti e dei loro alleati. Se le autorità ufficiali falliscono in
questo,
allora l’autorità derivata dalla morale universale e dai principi dei
diritti umani può parlare per il mondo”.
L’ultima seduta ha avuto luogo prima che si riunisse la ‘giuria di
coscienza’, che include l’autrice Arundhati Roy e Francois Houtart, ex
partecipante al Tribunale Bertrand Russel per i crimini di guerra degli
Stati Uniti in Vietnam. Complessivamente, 54 persone hanno testimoniato
sui molti aspetti dell’invasione e dell’occupazione dell’Iraq.
“L’assalto all’Iraq è un assalto a tutti noi: alla nostra dignità, alla
nostra intelligenza, e al nostro futuro”, ha detto la Roy alle
udienze… “Riconosciamo che il giudizio del tribunale mondiale
sull’Iraq non ha valore nel diritto internazionale. Ma esso va ben
oltre. Il tribunale mondiale sull’Iraq ripone la sua fede nelle
coscienze di milioni di persone in tutto il mondo che non si augurano
di
stare a guardare mentre gli Iracheni sono massacrati, soggiogati ed
umiliati”.
Denis Halliday (nella foto), l’ex assistente segretario generale delle Nazioni
Unite,
che si è dimesso per protesta nei confronti delle sanzioni all’Iraq,
durante la sua testimonianza ha detto che “le Nazioni Unite hanno
accettato in silenzio i bombardamenti a tappeto completamente illegali
degli Stati Uniti e del Regno Unito sull’Iraq, culminati nell’invasione
illegale del 2003”.
Halliday afferma che “con le loro varie vie di mezzo, le Nazioni Uniti
hanno distrutto i diritti umani fondamentali degli Iracheni mediante la
violazione deliberata degli articoli 22-28 della dichiarazione
universale dei diritti dell’uomo. Le Nazioni Unite hanno fallito nel
proteggere e tutelare i bambini e le altre persone prima e dopo
l’invasione del 2003”
Thomas Fasy, professore associato di patologia alla scuola di medicina
Mount Sinai a New York, ha provato che le malformazioni congenite dei
bambini iracheni si sono moltiplicate per 7 dal 1990 al 2001.
Fasy ha anche verificato che i tumori e i casi di leucemia nei bambini
sotto i cinque anni a Basra sono aumentati di 26 volte nel periodo
1990-2002.
Fadhil Al Bedrani, un giornalista della BBC e della Reuters che si
trovava a Fallujah durante l’assalto di novembre, ha fornito le prove
di
punizioni collettive dei civili da parte delle forze U.S.A.
La sostenitrice dei diritti delle donne Hana Ibrahim ha detto le donne
sono disoccupate (il 90 % di loro), vittime di stupro, prive di aiuto
legale, forzate a prostituirsi e rapite.
“Dal giorno in cui l’occupazione dell’Iraq è iniziata, c’è stato un
abuso sistematico delle donne e dei loro diritti”, afferma.
Herbert Docena, ricercatrice del gruppo ‘Focus on the Global South’ che
ha studiato la ricostruzione dell’Iraq e la transizione politica, si è
soffermata sulle forza economiche e politiche che si celano dietro
l’invasione e l’occupazione dell’Iraq.
“Non appena, nel febbraio del 2003, gli Stati Uniti finirono di
preparare quelli che il Wall Street Journal ha definito ‘piani radicali
per rinnovate l’economia dell’Iraq e l’immagine degli Stati Uniti’, ha
detto la Docena. “Gli Stati Uniti hanno bombardato ed obliterato
fisicamente quasi tutti i ministeri dell’Iraq. Il loro piano implicava
l’abrogazione di quasi tutte le leggi e lo smantellamento delle
istituzioni esistenti, tranne quelle che già gli andavano bene”.
La giuria “ha riconosciuto il diritto degli Iracheni a resistere ad
un’occupazione illegale del loro paese”.
“Le raccomandazioni fatte dalla giuria includono la richiesta di un
ritiro immediato ed incondizionato di tutte le forze di occupazione,
che
i governi della coalizione paghino un compenso pieno agli Iracheni per
tutti i danni, e che le leggi, i contratti, i trattati e le istituzioni
creati sotto l’occupazione e considerati dannosi o inutili dagli
Iracheni siano aboliti”.
Altre raccomandazioni richiedono delle indagini immediate per crimini
contro l’umanità con imputati George Bush, Tony Blair, ed ogni altro
presidente dei paesi che appartengono alla coalizione. In aggiunta, la
giuria ha richiesto un processo per mancanza di responsabilità nei
confronti dei giornalisti e dei media che hanno mentito e promosso la
violenza nei confronti dell’Iraq, comprese le corporation che hanno
guadagnato dalla guerra. ad un’occupazione illegale del loro paese”.
Data: 27 giugno 2005
Fonte: Dahr Jamail’s Iraq Dispatches
Traduzione dll’inglese a cura di CARLO MARTINI per www.comedonchisciotte.org