Continuano ad arrivare alla Redazione di ComeDonChisciotte.org le opinioni e i pareri di tante realtà che hanno deciso di far sentire la propria voce alla Corte Costituzionale in qualità di “amici curiae”.
Ricordiamo che tale opportunità è garantita a tutte le formazioni sociali senza scopo di lucro e ai soggetti istituzionali portatori di interessi collettivi o diffusi attinenti alla questione di costituzionalità oggetto di uno specifico giudizio, in questo caso la legittimità o meno dell’obbligo vaccinale.
Secondo l’Associazione Libera Scelta Campania, la Consulta non deve solo interrogarsi circa l’assenza o meno del beneficio individuale della vaccinazione, ma costatare soprattutto che beneficio ne trarrebbe la collettività. Dimostrando infatti l’inesistenza di questo beneficio, cadrebbe qualsiasi pretesa di obbligatorietà.
Tale beneficio per la collettività però, afferma l’associazione campana, non deve semplicemente dipendere da se il “vaccino contro il Sars-cov-2 si è mostrato capace di diminuire la pressione sulle strutture sanitarie” – come invece afferma l’ordinanza del giudice remittente – quando piuttosto dalla capacità del farmaco di prevenire il contagio. Prevenzione che, stando ai dati sulla diffusione del virus successivamente alla campagna vaccinale, non può in alcun modo essere verificata.
Da qui la tesi portata avanti da Libera Scelta Campania: Il vaccino non previene la diffusione del virus quindi non c’è beneficio per la collettività, ciò comporta che non può esserci obbligatorietà men che meno per il singolo.
Qui il PDF dell’opinione in qualità di “Amicus Curiae” dell’associazione Libera Scelta Campania
Massimo A. Cascone, 24.05.2022