NON VOGLIAMO “NESSUNA UCCISIONE A VISTA” ANCHE SE IN PIAZZA SYNTAGMA MOLTI VORREBBERO VEDERE APPESI I PROPRI AGUZZINI
DI GEORGIOS
comedonchisciotte.org
I popoli che non hanno capito la loro storia sono condannati a riviverla, ha detto qualcuno e qualcun altro ha detto che la storia si ripete talvolta come una farsa e qualche altra come una tragedia. E la tragedia e’ il caso nostro. Attenti però: non “nostro” nel senso di “greci” ma nel senso di “noialtri”. Barnard dice delle cose col suo solito modo e perciò provoca delle reazioni. Dal momento che Barnard non e’ un Georgios qualsiasi dovrebbe essere molto attento a come dice le cose.
Questo glielo devo addebitare. Anche quando dice delle cose maledettamente vere come in questo articolo perché col suo modo di scrivere e di denunciare e’ già riuscito a predisporre negativamente parte dei suoi lettori ancora prima della lettura dell’articolo stesso. E di “avvocati difensori” così non ne abbiamo proprio bisogno. Stavolta come greci. Specie quando incita ad “uccisioni a vista” perché a Norimberga c’è stato un processo, nessuna “uccisione a vista”. I popoli hanno bisogno di processi, non di uccisioni a vista. E’ vero, moltissima gente oggi in Grecia vorrebbe vedere appesi a piazza Syntagma molti dei suoi aguzzini, ma questo non solo non renderebbe la giustizia giusta al popolo ma non farebbe neanche i suoi interessi veri.
Una cosa però e’ questo, un’altra fare dei commenti dimostrando una completa ignoranza storica, un fanatismo ideologico e un distacco dalla realtà sociale non solo del mio paese ma anche del vostro, senza precedenti. Ma le élite che hanno messo su questa macchina lo sanno benissimo questo difetto dei popoli (che come soggetti ai vari poteri sono preda facile al fanatismo “ideologico”, all’ignoranza storica e all’assuefazione al consumismo neutralizzante del pensiero critico) e lo usano diligentemente.
E’ il noto divide et impera. In questo caso si chiama “generalizzare confrontando”. Mica i maestri dell’orrore ma i popoli ammaestrati che l’orrore lo hanno perpetrato materialmente. Così si comincia con “i fascisti e i nazisti” da una parte e con i “comunisti e gli imperialisti” dall’altra (dato che il riferimento alla 2a GM e’ inevitabile) mettendo nello stesso piano vittime e carnefici. Vittime nel senso dei popoli, carnefici nel senso delle élite. Quelli che hanno organizzato il processo di Norimberga avevano sicuramente dei secondi fini ma avevano anche bisogno di una parvenza di giustizia che soddisfacesse la richiesta di giustizia genuinamente popolare, di popoli in gran parte ancora armati, non dimentichiamolo. Richiesta di giustizia dovuta alle decine di milioni di morti e di sofferenze atroci per 5 anni. Quando poi le acque si calmarono, le élite coi nazisti hanno fatto molti business e li hanno anche protetti. D’altronde non avevano mica cessato di fare business con loro durante la guerra vera e propria. Ma questo non significa che i giudici, i pubblici ministeri, gli avvocati, i giornalisti etc. che presero parte al processo fossero complici delle élite e che non hanno reso giustizia secondo diritto. La stragrande maggioranza di loro aveva combattuto e condivideva col popolo la sete di giustizia e di condanna dell’umanità civile verso i crimini contro l’umanità. Certo, durante la guerra c’era stata anche Dresda, Hiroshima e Nagasaki. E per quei crimini nessuno e’ stato condannato.
Perché, l’ho detto, le élite sono molto abili. Sono riuscite a trasformare l’insofferenza dei popoli invasi in odio verso i popoli invasori e quindi a far apparire questi crimini come un “giusto prezzo da pagare” a chi avevano visto materialmente occupare i propri paesi. E poi, per soddisfare tutti e perpetuare il divide et impera, inventarono l’altra favola: “La storia la scrivono i vincitori”. Sì. Nella 2a GM la storia l’hanno scritta i vincitori perché i vincitori sono stati le élite, mica i popoli che l’hanno combattuta. Solo che qualche volta la storia la scrivono veramente i popoli. Da vincitori. Basta che riescano a “vedere” il proprio interesse. Che non e’ quello di dividersi.
Georgios
Fonte: www.comedonchisciotte.org
13.11.2014
Commento estratto da: “Adesso davvero tiriamo fuori le mazze e li macelliamo“
POSTILLA
Occorre una precisazione. Anzi, più di una. Il mio era un commento all’ultimo articolo di Barnard. Che poi e’ diventato articolo senza che ne sapessi nulla. Se gli amici a CDC hanno ritenuto opportuno “promuovere” il mio commento ad articolo per me va benissimo nel senso che non cambio opinioni a seconda di come e dove scrivo. Ci sono alcuni “però” però. Il mio commento iniziale si indirizzava 1) per una parte a Barnard e 2) per un’altra ad alcuni commenti fatti all’articolo di Barnard. Mentre, riportato cosi com’è, senza osservare i paragrafi come erano stati scritti nel commento iniziale e senza la presenza di questi commenti, sembra che tutta la mia critica fosse rivolta a Barnard. Il che non e’ vero. La mia critica a Barnard era una sola: la frase “Vanno uccisi a vista, senza pietà, come fu a Norimberga”. Questo non e’ dovuto ad un lapsus masochistico di pietà da parte mia, ma ad una ragione precisa: Un popolo quando ammazza a vista anche avendo tutte le ragioni di questo mondo (e il popolo greco le ha) e’ un’orda. Invece un popolo che in modo civile rende giustizia, non solo crea un precedente legale sia a livello interno sia a quello esterno legittimando se stesso nella comunità internazionale, ma ha anche la possibilità interrogando i quisling di risalire a tutti i particolari dei loro misfatti. In questo modo trova anche i loro complici all’estero e le sue ulteriori decisioni circa l’uscita dall’euro/eurozona, il ripudio del Contratto (iniziale) di Prestito cosi come le conseguenti pretese di compensazioni per i danni subiti in base al diritto internazionale, acquistano valore legale oltre che patriottico. Ecco perché a Norimberga non hanno ucciso nessuno “a vista”. A Norimberga, volenti o nolenti, hanno prodotto ulteriore diritto internazionale. In modo legale. La seconda parte della mia critica invece era rivolta ad alcuni commenti che si basavano al noto e stereotipato “la storia la scrivono i vincitori” per arrivare a dare delle giustificazioni al nazismo che fu la causa principale del macello della 2a GM. Ecco perché mi sono riferito a Dresda, a Hiroshima e a Nagasaki. Ora, e’ chiaro che se avessi saputo che il mio sarebbe diventato un articolo, lo avrei certamente riscritto scegliendo accuratamente l’argomento da affrontare. Cioè, o avrei scritto sulla “proposta” di Barnard o sulle opinioni di alcuni lettori che hanno elevato ad assioma la ben nota propaganda delle élite secondo cui “la storia la scrivono i vincitori”. Mai però avrei affrontato le due cose contemporaneamente. Ci sarebbero voluti due di articoli. Invece, sono tornato stasera a casa e mi sono trovato davanti ad una brutta sorpresa con parecchi lettori a darmi addosso per questo mio improvviso e inspiegabile attacco a Barnard. Essere critici verso qualcuno anche riconoscendo il suo impegno e la sua lotta come faccio io con Barnard e’ una cosa. Essere ingiusti e anche peggio, un’altra. Per cui chiedo scusa a chi di dovere anche se non e’ stata esattamente colpa mia. Infine avrei una richiesta se possibile agli amici di CDC: Mettere il mio commento in cima a tutti gli altri, proprio sotto al “articolo”. Cosi mi risparmio ulteriori sgridate. Anche se un certo danno e’ già stato fatto. Georgios |
Ottimo …
Tra i carnefici e le vittime ci sono i "kapo" esseri merdosi che per un tozzo di pane tradiscono il loro popolo, troviamo di tutto li, sono quelli che fanno più schifo, di solito la fanno franca mescolandosi alle vittime.
Concettualmente va benissimo. Eppure più volte ripensavo proprio all’antica Grecia ed a come essa rappresentava la realtà meglio di tanti ponderosi saggi di oggi.
Nella mitologia greca la giustizia è Dike o Astrea, la quale disgustata dagli uomini se ne andò nel firmamento. E ciò sembra corrispondere al fatto che nel mondo degli uomini raramente c’è giustizia.
Eppure nella tragedia greca compare spesso un’altra forma di giustizia, una giustizia che punisce i colpevoli senza alleviare il peso agli innocenti. Una giustizia che arriva fuori tempo massimo e non perdona mai. Una giustizia abbastanza cattiva. La chiamano Nemesi.
Ecco, il problema è che nel mondo reale tendo a vedere più di frequente Nemesi che Dike. Giusto a titolo di esempio, a Norimberga se c’era una dea della giustizia era Nemesi.
l’insipienza di questo articolo , la sua mancanza di orgoglio , mi pare rifletta correttamente l’atteggiamento della gente greca . Atteggiamento che non sono in grado di capire , perché , dopo un rapporto molto stretto con la grecia negli anni 70 e 80 , ho perso i contatti . Io ricordo una Grecia ben diversa . Ricordo i guerriglieri di Creta , e l’orgoglio di chi si impegnava per primeggiare nelle piccole cose . Ricordo buon senso e amicizia . Che fine hanno fatto ?
Se dovesse esserci un risveglio , verrei volentieri a Sintagma , piazza in cui ho vissuto momenti di lucida creativita’ , per partecipare alle impiccagioni . E complimentarmi , fisicamente , con chi si e’ preso la Responsabilita’ della Giustizia .
Qual è il "giusto prezzo da pagare" per questi Criminali? La risposta ce l’ha data direttamente Gesù Cristo: È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
La Grecia ha fatto spese folli a debito..ed ora i nodi vengono al pettine..come verranno al pettine in Italia..
Grande Barnard, l’unico che ha capito che non è più tempo di seghe mentali.
Parli di polizie ed eserciti? O di politici e burocrati?
I miserabili sono trasversali, i top sono giornalisti, sindacalisti che giustificano tutto, politici lacche, poi aggiungi tu.
Mah, siceramente questo articolo mi sembra una insensata e ottusa manfrina verso Barnard. C’è molta gente qui che se la prende con i sui toni accesi, faccio fatica a capire da quali interessi o molli idee siano mossi questi personaggi logorroici e insipienti.
Barnard ha invece il grande merito di essere fra i pochi a scrivere con toni appropriati su situazioni che dovrebbero far rivoltare la gente. Ma i paria beoti rimangono inerti di fronte a tutto. I paria beoti e plebei hanno paura ad esprimere qualsiasi idea o critica che non abbiano letto da qualche parte sui giornaletti confezionati per loro come La Repubblica, cartaccia stampata dal capo-cupola dello Stato-Mafia-Italia.
BRAVO BARNARD!!!!
Giusta causa e giusta tesi, Georgios,
siamo in prossimità dell’8 settembre, che cosa farà il popolo italiano? che cosa ha fatto quel famoso
8 settembre del 1943? si è diviso, una minima parte è salito sui monti a combattere il nazifascismo (scelta molto spesso obbligata), molti altri hanno fatto resistenza nelle numerose città d’Italia, per esempio Napoli si è liberata da sola, con la forza della propria gente.
Mentre il Regio Esercito [it.wikipedia.org] senza ordini efficaci da parte del Comando Supremo
si disgregava e cedeva le armi sotto l’attacco tedesco – pur con alcuni
rilevanti episodi di resistenza armata – esponenti dei partiti
antifascisti avevano costituito le prime organizzazioni
politico-militari per opporsi all’occupante, dando inizio alla
Resistenza partigiana, animata – soprattutto nei primi mesi – in larga
parte da militari italiani sfuggiti alla cattura da parte tedesca.
Ma molti stavano ancora dalla parte di Mussolini e ritenevano un "tradimento" ribellarsi a quello che era stata una dittatura che aveva trascinato il paese in guerra, per di più lo stato si era disgregato, perché il re e Badoglio erano fuggiti in Puglia. Lo stato non c’era più … Eppure quegli italiani ritenevano un tradimento difendere la propria patria contro l’occupazione di un potere straniero.
Ora temo che succederà la stessa cosa, il popolo italiano si dividerà ancora una volta, gli uni con gli altri si odieranno a vicenda (già succede nelle scuole, nei posti di lavoro, nelle strade), e invece, come dici tu, dovrebbe restare unito.
Però si apriranno anche ampi spazi di riscossa, ampi scenari di rinascita … sarebbe un peccato, una disgrazia a questo punto non approfittarne …
Io aggiungerei i capi ufficio e gli amministratori delegati.
Ogni volta che leggo della Grecia mi dispiaccio, vorrei sempre proporre a voi la creazione di un portale web per offrire prodotti e servizi equo/solidali dei PIIGS.
Al di là dell’idealizzazione e della banalizzazione del processo di Norimberga, mettiamo anche che un cambiamento di regime avvenga tramite la violenza, ma è necessario anche un pensiero forte da contrapporre a quello precedente, altrimenti nulla cambia. Si tolgono delle teste ma il corpo rimane.
Occorre una precisazione. Anzi, più di una.
Il mio era un commento all’ultimo articolo di Barnard. Che poi e’
diventato articolo senza che ne sapessi nulla. Se gli amici a CDC
hanno ritenuto opportuno “promuovere” il mio commento ad articolo
per me va benissimo nel senso che non cambio opinioni a seconda di
come e dove scrivo.
Ci sono alcuni “però” però.
Il mio commento iniziale si indirizzava 1) per una parte a Barnard e
2) per un’altra ad alcuni commenti fatti all’articolo di Barnard.
Mentre, riportato cosi com’è, senza osservare i paragrafi come erano
stati scritti nel commento iniziale e senza la presenza di questi
commenti, sembra che tutta la mia critica fosse rivolta a Barnard. Il
che non e’ vero.
La
mia critica a Barnard era una sola: la frase “Vanno
uccisi a vista, senza pietà, come fu a Norimberga”.
Questo
non e’ dovuto ad un lapsus masochistico di pietà da parte mia, ma ad
una ragione precisa:
Un
popolo quando ammazza a vista anche avendo tutte le ragioni di questo
mondo (e il popolo greco le ha) e’ un’orda. Invece un popolo che in
modo civile rende giustizia, non solo crea un precedente legale sia a
livello interno sia a quello esterno legittimando se stesso nella
comunità internazionale, ma ha anche la possibilità interrogando i
quisling di risalire a tutti i particolari dei loro misfatti. In
questo modo trova anche i loro complici all’estero
e
le
sue ulteriori decisioni circa l’uscita dall’euro/eurozona, il ripudio
del Contratto (iniziale) di Prestito cosi come le conseguenti pretese
di compensazioni per i danni subiti in base al diritto
internazionale, acquistano valore legale oltre che patriottico.
Ecco
perché a Norimberga non hanno ucciso nessuno “a vista”. A
Norimberga, volenti o nolenti, hanno prodotto ulteriore diritto
internazionale. In modo legale.
La
seconda parte della mia critica invece era rivolta ad alcuni commenti
che si basavano al noto e stereotipato “la storia la scrivono i
vincitori” per arrivare a dare delle giustificazioni al nazismo che
fu la causa principale del macello della 2a GM. Ecco perché mi sono
riferito a Dresda, a Hiroshima e a Nagasaki.
Ora,
e’
chiaro che se
avessi saputo che il mio sarebbe diventato un articolo, lo avrei
certamente riscritto scegliendo
accuratamente l’argomento da affrontare. Cioè, o avrei scritto sulla
“proposta” di Barnard o sulle opinioni di alcuni lettori che
hanno elevato ad assioma la ben nota propaganda delle élite
secondo
cui “la
storia la scrivono i vincitori”. Mai
però avrei affrontato le due cose contemporaneamente. Ci sarebbero
voluti due di articoli.
Invece,
sono tornato stasera a casa e mi sono trovato davanti ad una brutta
sorpresa con parecchi lettori a darmi addosso per questo mio
improvviso e inspiegabile attacco a Barnard. Essere critici verso
qualcuno anche riconoscendo il suo impegno e la sua lotta come faccio
io con Barnard e’ una cosa. Essere ingiusti e anche peggio, un’altra.
Per
cui chiedo scusa a chi di dovere anche se non e’ stata esattamente
colpa mia.
Infine
avrei una richiesta se possibile agli amici di CDC: Mettere il mio
commento in cima a tutti gli altri, proprio sotto al “articolo”.
Cosi mi risparmio ulteriori sgridate. Anche se un certo danno e’
già stato fatto.
L’anno passato Servizio Pubblico ha dedicata una puntata a Mani pulite, alla quale hanno partecipato i magistrati Colombo, Davigo e Di Pietro.
Ad un certo punto Santoro ha posto una questa domanda "Perché vi siete fermati" e Colombo, mi pare, ha risposto: "Perché avremmo dovuto arrestare mezza Italia".
Tutti colpevoli, nessun colpevole.
e se qualcuno sarà "ucciso a vista" avverrà perché il branco avrà individuata una facile preda su cui scaricare le colpe di tutti.
e farà comodo a tutti chiudere la partita così.
Barnard e’ un ex . Ex intelligente , ex ricercatore . Oggi e’ un cialtrone mediatico e un millantatore economista .Ne lei ne Barnard potete fare alcunché per la Grecia o per noi , che subiamo l’esempio di rassegnazione dato dai Greci .
Ma tu a che gioco giochi?
Da una parte di dispiace dei greci che tanto stimi, ricordi una Grecia ben diversa, l’orgoglio, buon senso e amicizia, i guerriglieri di Creta (dove cavolo hai incontrato guerriglieri a Creta negli anni 70 e 80?), denunci l’insipienza dell’articolo (per cui dovresti fregartene e tirar dritto), sei pronto a "partecipare alle impiccagioni" mentre dall’altra subisci da pecora smarrita "l’esempio di rassegnazione dato dai Greci".
Me lo dici a che gioco giochi? O stai lavorando?
Il potere è quello che è ma anche i popoli hanno le loro colpe.
Abbiamo comunque i Quisling, quelli li conosciamo bene!
Credo tu sia un po’ pessimista Rosanna.
Il popolo italiano in linea generale non si e’ diviso, si e’ semplicemente adattato alla situazione di allora: metà Italia liberata ma pur sempre occupata, l’altra metà occupata dai tedeschi.
Poi una parte della divisione che c’è stata era inevitabile dopo 20 anni di regime. Succede dappertutto non solo in Italia.
La gente quando deve affrontare individualmente il problema del quotidiano trova sempre la soluzione "migliore" per sopravvivere. Quando però reagisce in modo organizzato e non individuale (cosa che e’ successa in parecchie occasioni sia a nord che a sud) le sue scelte sono sempre giuste. E allora gli "altri" cercano di nuovo di confondere le acque, ingannarlo, intimidirlo con dei "pericoli" immaginari etc.
Molto spesso ci riescono ma la storia "fornisce" sempre delle occasioni nuove anche se dolorose. Ora ci troviamo difronte ad una nuova occasione cosi. Bisogna lottare e tentare di unire il popolo senza lamentarsi a priori per una nuova occasione mancata. Perché mancata ancora non e’.
Ho scritto un commento che suggerisce la creazione di un portale per la promozione dei prodotti PIIGS. Che ne pensi?
http://www.articolotre.com/2014/11/grecia-effetto-troika-bambini-disabili-chiusi-in-gabbia-come-animali/
Non penso che sia una cattiva idea, ma e’ questione di priorità.
La tua proposta sarebbe molto valida nel caso in cui i PIIGS riacquistassero la loro sovranità (tra le quali quella economica).
Diversamente sarebbe come tentare di affrontare una massiccia perdita di sangue con dei cerotti.