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NON E’ UN PAESE…

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A cura di Davide
Il 28 Novembre 2013
41 Views

DI GIANFRANCO LA GRASSA
conflittiestrategie.it

Più o meno tutti, credo, conoscano il film dei Coen, “Non è un paese per vecchi”. L’Italia d’oggi non è più nemmeno un paese, è un’area di morti, cui è stato tolto il cervello. Per eseguire l’autopsia? Per curiosità o dubbio circa la sua presenza? Non so. Dico subito che non m’interessa nulla la decadenza di Berlusconi. Ha avuto quello che si merita. Soltanto andrebbe spiegato perché se lo merita. Non certo per i reati ascrittigli, una broda indigeribile.

Quando scoppiò “mani pulite”, una delle peggiori azioni di ipocrita giustizia di tutti i tempi e di tutti i paesi del mondo, io prima risi e poi mi incazzai. Ero abbastanza edotto circa certi “retroscena” di quel tipo (a mio avviso del tutto normali e giustificati!), riguardanti il Pci dalla fine degli anni ’60 (ben prima del “compromesso storico”, dopo di cui certi fenomeni accrebbero sicuramente la loro frequenza); e l’idea che tale partito fosse intonso da certi “affarucci” mi fece, appunto, prima ridere e poi incazzare. Tuttavia, mi infuriai pure contro quegli idioti di “destra” (in specie “berlusconiani”) che hanno continuato ininterrottamente a parlare di comunisti legati all’Urss e che “da est” prendevano i soldi. Farabutti mentitori! Il Pci stava già cambiando campo per diventare infine molto più bravo di loro nel trasformismo pro-Usa; e “i sghei” li prendeva soprattutto da tutta l’industria (pubblica e privata) italiana. Credo proprio che, come minimo, i tre quarti di finanziamenti fossero di carattere interno. Poi, non lo so ma ne sono convinto, arrivarono pure da oltreatlantico; e allora altro che i tre quarti dei finanziamenti presi non certo da fonti sovietiche (e dintorni)!

Poiché mi irritano oltre modo i mentitori, in specie stupidi e rozzi, non provo proprio nessun dispiacere per il trattamento riservato a quell’imbroglione del loro capo, campione di questo anticomunismo da “fiera delle castronerie”. Gli augurerei anche di peggio. E’ stato un vile e connivente con tutto ciò che è stato organizzato negli ultimi anni dai suoi “avversari”: a partire dal loro massimo vertice (che non si può nominare pena non si sa bene che cosa in questo paese di “Maramaldi”) fino agli elettori, una massa di decerebrati e invertebrati insieme. Il problema per cui non riesco a scaldarmi oltre certi limiti è che forte è la mia certezza di una vera pantomima recitata da tutti questi guitti al gran completo. Tra i loro seguaci, no, vi è senz’altro autentica acredine, forse persino odio in molti di loro. Ai vertici però no. Non dico che tutto sia manovrato come si trattasse di un meccanismo perfettamente funzionante in ogni sua parte. Nell’insieme, tuttavia, le varie mosse cono calcolate.

Gli orridi capetti della “sinistra” sanno bene che non possono non esibire ai loro elettori ancor più orridi lo “scalpo” dell’avversario una volta messo a terra (con sgambetto di Napolitano, cui tuttavia il Berlusconi ha offerto la gamba per lasciarselo fare; e non una volta, ma enne volte negli ultimi tre anni!). Questo vile personaggio si è ben preparato a recitare la parte del martire onde impedire che il suo elettorato (ultimamente in disaffezione crescente) lo abbandoni; forse perfino qualche malcontento tornerà all’ovile commosso per il “piazzale Loreto” – persino una simile idiozia, di un cattivo gusto da autentici “bottegai arricchiti”, hanno saputo inventare questi dementi di “destra” – cui sarebbe stato condannato il loro “nanetto”. Purtroppo, almeno in parte, questa nuova farsa riuscirà a conquistare – a “sinistra” come a “destra” – un popolo di deficienti, ormai senza memoria, senza storia, senza un qualsiasi bagliore di quella che viene detta intelligenza (almeno delle “cose” se non di “alti problemi dello spirito”).

Se almeno si mettessero le mani addosso e si facessero fuori a decine di migliaia, a centinaia di migliaia, o ancor di più. Non c’è purtroppo da sperarci; non credono in nulla di così importante per cui valga la pena di rischiare l’esistenza. Continueranno solo a “scoreggiare” insulti vomitevoli fra loro, a sventolare bandiere dei peggiori colori, a riempire piazze e vie di “rifiuti” (non umani, sia chiaro). Quindi, prepariamoci ad un nuovo spettacolo che farà il possibile per rinnovare quello del ventennio passato. Sono comunque mutati molti caratteri propri di quest’ultimo. Non è facile che possa durare ancora a lungo, se non altro perché due protagonisti di questo “basso” gioco hanno un’età tale che lascia aperta la più viva speranza di soluzioni “biologiche”. Certamente, ci sono dei sostituti, ma – soprattutto per quanto riguarda il “nanetto” – non sono in grado di effettuare un reale ricambio. Dopo tanti dinieghi (sinceri o fatti apposta per acuire il desiderio?) potrebbe tuttavia decidersi la sua “figlietta”; e dovremmo allora metterci veramente in lutto!

Per l’ennesima volta siamo obbligati a concludere con un “vedremo”. Comincia ad essere seccante, ma nemmeno in questo blog si nota un qualche sussulto; mi sembra che siamo tutti stanchi e del resto anche “circondati”, poiché i fetenti sono alla ricerca di politicanti e intellettuali “da feccia” in grado di dare il cambio rispetto a quelli ormai logoratisi. Sanno però che noi non siamo ricambi adeguati, non recitiamo la parte dei finti critici come quelli che essi pagano e fanno scrivere sui loro giornali e inviano in TV. Noi avremmo la reale intenzione di sputtanarli e di svelare il loro gioco perverso di falso contrasto. Noi siamo troppo convinti che non esistano né “destra” né “sinistra”, né tradizionalisti e conservatori né progressisti o rivoluzionari. Noi sappiamo che questi fottuti meriterebbero una fine orrenda, atroce. Sia chiaro che rispettiamo chi la pensa in modo diverso e persino opposto; basta che non si tratti di rinnegati, di fetidi pervertitori d’ogni barlume di verità, di distruttori d’ogni memoria. Per questo, ci silenziano. Pure noi siamo tuttavia colpevoli d’inerzia, sia chiaro, non assolviamoci tanto facilmente!

Gianfranco La Grassa
Fonte: www.conflittiestrategie.it
Link: http://www.conflittiestrategie.it/non-e-un-paese-di-glg-28-nov-13

28.11.2013

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