DI PEPE ESCOBAR
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Nessuna scossa. Prevedibile. Una strategia politica molto intelligente . L’intera campagna di FN si è basata sull’ Alterofobia – la paura dell’Altro. La disoccupazione, l’insicurezza, il terrorismo: è sempre errore dell’Altro.
Nella foto: Marion Le Pen, nipote di Marine, festeggia la sua vittoria in Provenza-Alpi-Costa Azzurra
Ora, il loro mantra è il nazionalismo . “Noi siamo i veri nazionalisti”. e funzionerà . Non c’è da stupirsi, sia a sinistra che a destra sono confusi – usando lo stesso vecchio mantra dei “valori repubblicani” . I valori che essi non sono in grado di rispettare – afflitti come sono da tutto, dall’ossessione neoliberal alla corruzione .
Pepe Escobar
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7.12.2015 (5.00 pm)
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura della REDAZIONE
Analisi sbagliata. Il FN fa opposizione da 35 anni ed è in fase positiva dal 2002 ben prima degli attentati terroristici. La situazione economica è poi disastrosa da anni, con una crescita del PIL bassa e una disoccupazione in crescita costante. L’economia è stato un fattore altrettanto importante per la scelta del FN da parte dell’elettorato. Un altro motivo per votare FN è stato il disastro euro e una UE in crisi terminale.
Il FN al potere sarebbe un disastro per il tipo di Europa, un regime votato agli interessi finanziari e alle lobby, che le élite hanno costruito in questi ultimi decenni.
Vero, tutto prevedibile. Pure i soliti commenti da sinistra.
"Nessuna scossa.Prevedibile"
In Francia uno sfondamento da parte del FN era atteso ben prima del massacro di Parigi… per cui è vero che era prevedibile… anzi gli attentati possono al limite aver dato una mano all’inguardabile Hollande che ha recuperato tanta popolarità nelle sue pose da presidente vero…
Da un articolo di Sergio Cesaratto – Fra Marx e List – Sinistra, nazione e
solidarietà internazionale:
"Rifacendoci a uno spunto di
Massimo Pivetti sosteniamo che lo Stato nazionale sia lo spazio più prossimo in
cui una classe lavoratrice nazionale può legittimamente sperare di modificare a
proprio vantaggio i rapporti di forza.
Nell’aver sostenuto lo svuotamento
della sovranità nazionale in nome di un europeismo tanto ingenuo quanto
superficiale, la sinistra ha contribuito a far mancare a sé stessa e ai propri
ceti di riferimento il terreno su cui espletare efficacemente l’azione politica
contribuendo in tal modo allo sbandamento democratico del paese".
Leggiamo anche cos’è che scriveva Gramsci:
Gli intellettuali italiani non si sono
mai sentiti organici, hanno sempre rifiutato, in nome di un loro astratto
cosmopolitismo, ogni legame con il popolo, del quale non hanno mai voluto
riconoscere le esigenze né interpretare i bisogni culturali.
In molte lingue – in russo, in
tedesco, in francese – il significato dei termini «nazionale» e «popolare»
coincidono: «in Italia, il termine nazionale ha un significato molto ristretto
ideologicamente e in ogni caso non coincide con popolare, perché in Italia gli
intellettuali sono lontani dal popolo, cioè dalla nazione e sono invece legati
a una tradizione di casta, che non è mai stata rotta da un forte movimento
popolare o nazionale dal basso: la tradizione è libresca e astratta e
l’intellettuale tipico moderno si sente più legato ad Annibal Caro o a Ippolito
Pindemonte che a un contadino pugliese o siciliano».
Ciao Pepe.
La le Pen non ce la può fare perchè:
il movimento cinque stalle è stato inventato da enrico sasson uno che querela quando qualcuno gli sbatte in faccia la verità. vedi udienza 15 dicembre 2015.
Qui il caro Pepe sembra proprio inciampato: la riduzione del FN "all’Alterofobia" uno se l’aspetta dai giornali da Repubblica in giu’.
Alterofobia un par de ciufoli …
I Francesi si stanno rendendo conto che essere dominati da una Elitè che non si cura della volontà popolare e del suo benessere non è un progresso ma un passo verso un ritorno all"Ancien Regime .
Essendo stati i Francesi i primi a ribellarsi contro il predominio di un Elitè Oligarchica con la Rivoluzione Francese il loro voto sembra una logica conseguenza .
?¿???
mda1,
vedo che siamo in sintonia, noi abbiamo capito come funziona altri preferiscono
ancora i dialoghi da bar o da finti intellettuali, li’ dove la verita’ e’ evidente, hanno mandato
i ragazzi dei 5s al macello, li hanno smembrati, quando si riprenderanno saranno
uguali ai partiti extraparlamentari, i pochi che hanno resistito alla cooptazione nei partiti
maggiori. Agnelli fra i lupi.E luoi travestiti da agnelli.
Scusa ma la le pen secondo te viene dalle banlieu parigine?
Guarda che i francesi non volevano la morte del loro re, e neanche volevano la liberta’ tanto decantata dai libri di storia, non sapevano e non sanno ancora cosa significa liberta’.
2 buoni su 180 che han portato in ragliamento.
Vado ancora una volta controcorrente. Molti editorialisti spiegano il trionfo di Marine Le Pen evocando le solite argomentazioni: parlano di una destra ovviamente populista, di risposta agli attacchi terroristici dell’Isis, di errori della destra gollista e della sinistra socialista. Pochi arrivano al punto.
Mi spiego: il Fronte Nazionale di Marine Le Pen non può essere liquidato come “populista” e tanto meno razzista per la semplice ragione che non è più il Fronte nazionale del padre, ma un partito diverso, che nei toni non si pone più all’estremità dello schieramento politico, ma si propone come erede del gollismo e dei valori più autentici della République. E’ diventato – o sta diventando – una grande formazione di centrodestra, capace di parlare a un elettorato trasversale, che parte dalla base più sciovinista, passa per la piccola e media borghesia e giunge persino a sedurre alcune fasce della sinistra moderata, oltre che – come accade già da tempo – le periferie delle grandi città che hanno subito per primi l’impatto con l’onda migratoria. Occupa uno spazio che sia il centrodestra sia il centrosinistra tradizionali hanno abbandonato o meglio hanno presidiato solo verbalmente, perdendo credibilità per l’evidente contraddizione tra la retorica ufficiale e il comportamento dei loro politici, che hanno guidato la Francia negli ultimi anni e che hanno fatto sovente il contrario di quel che avevano promesso, generando smarrimento e alla fine sfiducia.
Il fattore Isis non è stato decisivo, anzi poterebbe aver limitato la corsa della Le Pen per la semplice ragione che in ogni Paese di fronte ad attacchi terroristici gli elettori tendono a unirsi attorno alle istituzioni. E’ avvenuto negli Stati Uniti dopo l’11 settembre, più recentemente ad Ankara dopo l’attentato ai manifestanti pacifisti che ha spalancato le porte alla vittoria di Erdogan. Se domenica i francesi avessero votato per le politiche, il Fronte Nazionale avrebbe ottenuto meno consensi, il fatto che si siano recati alle urne per le regionali ha attenuato questo effetto. Di certo la vittoria del Fronte Nazionale non è attribuibile al terrorismo.
Marine Le Pen ha vinto perché è stata l’unica ad aver interpretato correttamente il profondo disagio che attraversa la società francese, un malessere al contempo economico, sociale, identitario e per averne chiaramente indicato la fonte: è l’Unione Europea che con le sue norme astruse paralizza l’economia, è il rigore imposto in difesa dell’euro che carica di tasse i cittadini, smantella lo stato sociale e scoraggia le imprese, è l’arroganza della Germania che anziché adoperarsi per correggere gli squilibri industriali e commerciali di cui è l’unica beneficiaria fa di tutto per protrarli all’infinito. E’ lo smarrimento per il comportamento di un Occidente, guidato dalla Casa Bianca, che non difende più la stabilità ma promuove inutili e pericolosissime tensioni alle porte dell’Europa, con la Russia di Putin e nel Vicino Oriente e che genera fenomeni destabilizzanti come la migrazione di massa, diventando ostaggio di un partner irresponsabile ed estremista come la Turchia di Erdogan.
E’ la continua erosione della sovranità di un Paese che non ha più la facoltà di essere padrone del proprio destino ed è costretto a subire il continuo depauperamento del proprio sistema economico e sociale.
Gli altri partiti non possono affrontare di petto queste tematiche poiché sono legati esplicitamente o implicitamente all’establishment internazionale che governa male, anzi malissimo, l’Europa. Marine Le Pen, invece, rifiuta l’abbraccio con quelle élite, parla chiaro, rassicura l’elettorato distanziandosi dal vecchio Fronte Nazionale e oggi, benché il processo di conversione del suo partito non sia ancora concluso, vince.
Marcello Foa
Fonte: http://blog.ilgiornale.it
Link: http://blog.ilgiornale.it/foa/2015/12/07/marine-le-pen-vince-perche-non-e-piu-populista/
7.1.2015
sempre che non trovino una scusa tipo "sicurezza nazionale" e rimandino di nuovo le elezioni.
Il m5s e’ l’unico a dire che la palestina e’ un paese che va riconosciuto e israele fermato per crimini di guerra.
Ma tu invece che pensi, che il "socialista"Hollande o il nanetto Sarkoza’ vengono dalle banlieu?