DI ANTONIO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Cara L.
Vladimir? Non è un santo, sicuramente. E neanche ingenuo. La sua figura disturba, sì: disturba perché grazie a lui il paese si è rialzato ed era allo sfascio. Disturba perché ha le idee molto chiare, perché non ubbidisce agli ordini del N.W.O. (New World Order).
Disturba perché non si fa intimidire. Ma soprattutto perché in questo momento è impensabile pensare di sostituirlo con un’altra figura.
In Russia è molto popolare e se domani ci fossero le elezioni vincerebbe con oltre il 60% dei voti al primo turno.
Le insinuazioni e valutazioni gratuite che quasi tutti i quotidiani occidentali hanno sbattuto in prima pagina su un suo coinvolgimento nell’uccisione di Nemtsov sono sbagliate e vergognose.
Quelli che le fanno, e quelli che autorizzano gli altri a farle e pubblicarle, non conoscono la Russia.
I russi comuni, la gente della strada, che prima non aveva niente e non aveva quindi niente da perdere, con le sanzioni non hanno perso, anzi: hanno riguadagnato l’orgoglio nazionale. Li sento parlare per strada e nei caffè. Sghignazzano parlando degli occidentali. Dicono: “Sono stupidi perché i primi a soffrire delle sanzioni sono proprio loro” e giu’ a ridere di nuovo.
La gente della strada a Mosca pensa che l’Europa è stupida. Questo e’ quanto.
Kissinger, sì, proprio lui: aveva ragione quando diceva che il problema più importante di questo mondo è che è guidato non dalla politica ma dal denaro.
Per finire, dato che potrei scrivere per ore, dopo trent’anni di vita vissuta in Russia (e non solo a Mosca), dico solo questo: Nemtsov? Pace all’anima sua. Non era più niente e nessuno. Ora che è morto è diventato un eroe. La maggior parte dei giovani russi neanche sapevano chi fosse finchè non e’ stato ucciso. Tutto il resto è polvere.
Un abbraccio.
p.s.: ora tocca a te: che dice la gente di Roma sui… cittadini europei che vivono in Russia ?
Antonio
13.02.2015