Alex Berenson
alexberenson.substack.com
Il 28 luglio, Pfizer e il suo partner BioNTech avevano pubblicato un aggiornamento dei dati a sei mesi dello studio clinico più importante sul loro vaccino Covid, quello che aveva convinto i regolatori di tutto il mondo a dare l’ok alla somministrazione [per l’uso di emergenza].
In un momento in cui le domande sull’efficacia del vaccino erano in aumento, il rapporto aveva ricevuto l’attenzione del mondo intero. Pfizer aveva dichiarato che l’efficacia del vaccino era rimasta relativamente alta, l’84% dopo sei mesi.
Aveva anche riferito che, durante la sperimentazione, erano morte 15 tra le circa 22.000 persone che avevano ricevuto il vaccino, contro 14 tra le 22.000 del gruppo placebo (un’iniezione salina che non conteneva sostanza attiva).
Queste non erano solo morti dovute alla Covid. Infatti, per lo più, non erano dovute alla Covid. Solo tre delle persone nello studio erano morte per malattie legate alla Covid – una che aveva ricevuto il vaccino e due l’iniezione salina. Gli altri decessi erano stati causati da malattie diverse, per lo più cardiovascolari.
I ricercatori chiamano questo dato “mortalità per tutte le cause.” Pfizer l’ha a malapena menzionato, allegando i dettagli delle morti [non nell’articolo principale ma] in un’appendice del rapporto.
La mortalità per tutte le cause è probabilmente il dato più importante per qualsiasi farmaco o vaccino, specialmente se destinato ad essere somministrato in via profilattica ad un gran numero di persone sane, come appunto i vaccini.
(Fonte: Appendix to “Six Month Safety and Efficacy of the BNT162b2 mRNA COVID-19 Vaccine,” disponibile qui: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.07.28.21261159v1.supplementary-material)
Sebbene i ricercatori avessero pubblicato il loro aggiornamento a luglio, i dati erano già vecchi di oltre quattro mesi. Avevano smesso di raccogliere informazioni sui decessi a partire dal 13 marzo, il “cut-off dei dati.”
Ma, anche all’epoca, le loro cifre erano comunque preoccupanti.
Nel rapporto iniziale sulla sicurezza, quello presentato alla FDA, che conteneva dati fino a novembre 2020, i ricercatori avevano scritto che erano morti quattro destinatari del placebo e due destinatari del vaccino, uno dopo la prima dose e l’altro dopo la seconda. L’aggiornamento di luglio aveva invertito la tendenza. Tra novembre 2020 e marzo 2021, erano deceduti 13 destinatari del vaccino, contro solo 10 nel gruppo placebo.
Inoltre, nove destinatari del vaccino erano morti per eventi cardiovascolari, come infarto o ictus, rispetto ai sei destinatari del placebo morti per quelle stesse cause. Lo squilibrio era piccolo ma già rilevabile, considerando che le autorità di regolamentazione di tutto il mondo avevano scoperto che i vaccini mRNA di Pfizer e Moderna potevano causare miocarditi nei giovani adulti.
(Il 29 luglio avevo accuratamente riferito di questo studio su Twitter e, il giorno dopo, Twitter mi aveva sospeso per una settimana, il quarto dei miei cinque “strike” per “disinformazione sulla Covid”).
Nel migliore dei casi, i risultati suggerivano che il vaccino Pfizer/BioNTech – ora imposto a quasi un miliardo di persone in tutto il mondo ad un costo di decine di miliardi di dollari e di restrizioni rovinose e peggiorative delle libertà civili – non faceva nulla per ridurre le morti complessive.
Peggio ancora, Pfizer e BioNTech, subito dopo che la Food and Drug Administration aveva dato l’ok al vaccino per uso di emergenza, l’11 dicembre 2020, avevano vaccinato quasi tutti i partecipanti del gruppo placebo.
Di conseguenza, avevano distrutto la nostra migliore possibilità di confrontare lo stato di salute a lungo termine di un gran numero di destinatari del vaccino con un gruppo scientificamente equilibrato di persone che non avevano ricevuto il farmaco. Il rapporto del 28 luglio sembrava essere l’ultimo aggiornamento chiaro sui dati di sicurezza che avremmo potuto avere.
Ma ora l’FDA ce ne ha fornito un altro.
L’8 novembre, l’agenzia ha rilasciato il suo “Summary Basis for Regulatory Action,” una nota di 30 pagine che spiega perché, il 23 agosto, avesse concesso la piena approvazione al vaccino Pfizer [in realtà valida solo per un marchio commerciale non ancora in produzione N.D.T.], sostituendo l’autorizzazione di emergenza del dicembre 2020.
Fonte: https://www.fda.gov/media/151733/download
E, sepolta a pagina 23 del rapporto c’è questa frase sbalorditiva:
Dalla dose 1 fino alla data di chiusura dei dati, il 13 marzo 2021, ci sono stati in totale 38 morti, 21 nel gruppo COMIRNATY [vaccino] e 17 nel gruppo placebo.
Pfizer, a luglio, aveva detto al pubblico di aver avuto, entro metà marzo, 15 morti tra i destinatari del vaccino. Ma alla FDA aveva detto che ce n’erano stati 21 – alla stessa data di chiusura dei dati, il 13 marzo.
21.
Non 15.
Anche la cifra sui decessi nel gruppo placebo era sbagliata. Pfizer aveva avuto 17 morti tra i destinatari del placebo, non 14. Nove morti in più nel complesso, di cui sei tra i destinatari del vaccino.
La discrepanza potrebbe derivare da qualche strano ritardo nei dati? Forse, ma il testo della FDA contiene anche il numero di casi di Covid riscontrati da Pfizer nei destinatari del vaccino. Quelle cifre sono ESATTAMENTE le stesse che Pfizer aveva pubblicato a luglio.
Eppure i conteggi dei decessi sono diversi.
Pfizer, in qualche modo, aveva contato male o aveva riferito al pubblico la cifra sbagliata o entrambe le cose. Stiamo parlando del numero di morti in uno dei più importanti studi clinici nella storia della medicina.
I dati dell’FDA dipingono un quadro notevolmente più preoccupante del vaccino rispetto ai numeri pubblicati a luglio. Anche se i numeri assoluti sono piccoli, i decessi complessivi erano stati più alti del 24% tra i destinatari del vaccino.
L’aggiornamento mostra anche che, tra novembre e marzo, vi erano stati 19 decessi tra i destinatari del vaccino, rispetto ai 13 del gruppo placebo – una differenza di quasi il 50%.
Le morti in più erano legate a problemi cardiaci? È impossibile saperlo. La FDA non ha riportato ulteriori dettagli sui decessi, dicendo solo che per nessuno di essi “era stato riscontrato un nesso con la vaccinazione.”
Ma con decine di migliaia di morti post-vaccino attualmente segnalati negli Stati Uniti e in Europa – e le percentuali delle morti per tutte le cause ben al di sopra della norma in molti Paesi – non sarà mai troppo tardi per un riesame di quella vaga rassicurazione.
Alex Berenson
Fonte: alexberenson.substack.com
Link: https://alexberenson.substack.com/p/more-people-died-in-the-key-clinical
16.11.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org