Sabato 16 luglio, una trentina di persone si è accampata in piazza Montecitorio. L’obiettivo è dare vita ad un movimento molto più vasto
16 luglio 2011. Secondo chi ha preso l’iniziativa, questo movimento dovrebbe avere il nome della data in cui ha avuto inizio.
Ieri mattina, alle otto, una trentina di persone provenienti da diverse parti d’Italia (personalmente ho parlato con una persona che viene da Livorno e con una che viene da Firenze) si sono accampate in piazza di Monte Citorio per iniziare una serie di dibattiti ed assemblee da cui tirar fuori un nuovo modo di intendere questa nostra società. L’Occupazione ad oltranza della piazza, democratica, pacifica e apartitica (i partiti non li vogliono assolutamente tra i piedi: non vogliono farsi inghiottire dalla politica politicante) vuole produrre progetti politici per affrontare questioni importanti, così come emerge dal loro volantino:
– dimissioni del governo e nuova legge elettorale, elezioni subito;
– abbattimento degli enormi costi della politica rispetto a tutti gli altri stati europei attraverso le riduzioni degli stipendi di parlamentari e amministratori pubblici, abrogazioni dei rimborsi spesa e vitalizi, riduzioni e adeguamento delle pensioni a[i livelli di] quelle di tutti i cittadini italiani, abrogazioni delle auto blu, controllo sui voli di Stato etc etc;
– libertà, uguaglianza e legalità;
– abolizione dei finanziamenti alle scuole private;
– precariato, disoccupazione, cassa integrazione e welfare;
– sistema pensionistico;
– pressione fiscale;
– assistenza ai diversamente abili e barriere architettoniche;
– assistenza anziani soli;
– problemi relativi alle abitazioni, mutui, affitti, sfratti
– potere bancario;
– emergenza rifiuti;
– inquinamento, potenziamento delle energie rinnovabili;
– vivisezione;
– comitati referendari popolari;
– altri punti suggeriti e concordati
– stragi e cosiddette calamità naturali contro la vita, la sicurezza, la salute, l’ambiente;
– immigrazione
oggi, domenica 17 luglio, nel pomeriggio, il movimento si sposterà in piazza san Giovanni, dove, alle 19.30 avrà inizio un’assemblea aperta a tutti e da cui ci si augura che prenda piede un movimento di respiro nazionale, costituito da cellule regionali e locali.
Sull’onda dei movimenti spagnolo e greco, ma, perché no, anche islandese, si vogliono muovere i primi passi verso una gestione della cosa pubblica più prossima alle necessità dei cittadini. Naturalmente servono forze. Ne servono tante e le aspettano a braccia aperte.
Auguri
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