Secondo quanto affermato stamattina da Dmitry Peskov, portavoce del presidente della Russia Vladimir Putin, l’operazione militare in Ucraina sta procedendo “entro i tempi preventivamente approvati” dal governo russo e “sarà completata in tempo e per intero”.
Peskov ha anche sottolineato come l’operazione sia stata pianificata nei dettagli per colpire solo le infrastrutture militari, attraverso l’utilizzo di “armi moderne ad alta precisione”. Per questo motivo il Cremlino considera provocatorie le dichiarazioni di Bruxelles e Washington circa la velocità dell’avanzata delle truppe russe in territorio ucraino. Tali provocazioni vorrebbero spingere Mosca a compiere passi falsi e a prendere d’assalto le principali città, per renderla successivamente responsabile agli occhi dell’mondo della morte di civili.
“All’inizio dell’operazione, il Presidente della Russia ha infatti incaricato il Ministero della Difesa di astenersi da un assalto immediato a grandi insediamenti, tra cui Kiev, a causa del fatto che formazioni armate nazionaliste stanno attrezzando punti di tiro, schierando pesanti equipaggiamenti militari proprio nelle aree residenziali e i combattimenti in aree densamente popolate porteranno inevitabilmente a pesanti perdite tra i civili. E l’operazione è stata pianificata proprio in questa circostanza”, ha affermato Peskov, rifiutandosi di dare maggiori dettagli circa la durata dell’operazione militare.
Nel frattempo, è atteso nei prossimi giorni un quarto round di colloqui tra le delegazioni diplomatiche dei due Stati, anche se dall’ufficio presidenziale ucraino, nonostante le dichiarazioni dei giorni scorsi circa un avvicinamento delle parti, non traspare ottimismo.
Massimo A. Cascone, 14.03.2022
Fonte: https://ria.ru/20220314/demilitarizatsiya-1778072315.html – https://tass.com/world/1421647