MINACCIA BIOLOGICA E ORDINE ESECUTIVO 13292

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blankDI JORGE HIRSCH

L’ influenza aviaria deve essere usata come pretesto per un attacco, non il programma nucleare iraniano.

La storia si ripete, ma sempre con nuovi intrecci. Siamo tornati indietro ai vecchi e cari giorni in cui una Dichiarazione di guerra precedeva una guerra. Tale dichiarazione si è verificata il 16 marzo 2006.
Ritornando ai vecchi ordini siamo ora in una fase di “Sitzkrieg” alla quale seguirà a breve la fase di “Blitzkrieg”.
Nei giorni passati, il Congresso ha dichiarato una guerra e ha reso esecutivo tale ordine.
Il Congresso ha dichiarato guerra lo scorso 16 marzo approvando l’H.R. 282: “Contenere l’attuale regime iraniano responsabile di un comportamento minaccioso e supportare una transizione democratica in Iran”.Questo e un precedente decreto sono in aperta violazione con gli Accordi di Algeri stipulati tra gli U.S.A. e l’Iran nel gennaio 1981, che avevano stabilito che “da quel momento in poi gli Stati Uniti non sarebbero intervenuti, direttamente o indirettamente, diplomaticamente o militarmente, negli affari interni dell’Iran”; in ogni caso questo rappresenta un chiaro disinteresse per il trattato politico 353.

Gli Stati Uniti promisero a Russia e Cina che il rapporto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite appena approvato non sarebbe stato un impulso per un’azione militare nei trenta giorni successivi all’approvazione; lo promisero realmente, gli Stati Uniti attaccheranno non prima di 30 giorni dalla data imposta dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per fermare il programma di arricchimento nucleare dell’Iran, ad esempio non prima della fine di Aprile.
Il pretesto potrebbe essere una minaccia imminente di un attacco biologico da parte dell’Iran.

LA DICHIARAZIONE DI GUERRA CONTRO L’IRAN

Poco prima della battaglia di Pearl Harbour la Dichiarazione Congressuale dell’8 dicenbre 1941 sancì:

“Poiché il governo del Giappone ha commesso atti di guerra, gratuiti e ingiustificati, contro il governo e il popolo degli Stati Uniti d’America, lo stato di guerra tra Stati Uniti e Giappone è formalmente dichiarato; e quindi il Presidente è autorizzato a dirigere le forze armate navali ed aeree contro il governo imperiale del Giappone e quindi a dichiarare guerra al Giappone stesso”.

Analogamente la dichiarazione formale di guerra all’Iran,
il Consiglio di Sicurezza Strategico del marzo 2006 ha stabilito:

“Non possiamo non guardare la sfida che viene da un paese come l’Iran”

“Il regime iraniano sponsorizza il terrorismo; minaccia Israele; è una seria minaccia alla pace in Medio Oriente, destabilizza il processo democratico in Iraq; e distrugge le aspirazioni della sua gente alla libertà”.

“Il primo compito del governo degli Stati Uniti d’America resta quello che è sempre stato: proteggere la sua gente e gli interessi americani nel mondo.
Questo è un principio fondamentale dell’America, prevenire le attuali minacce, usando tutti gli strumenti a disposizione del potere nazionale, prima che queste minacce possano diventare più gravi e provocare danni”.

“La più grande minaccia è il rischio di passività nei confronti della minaccia stessa – è il motivo principale per prendere iniziative atte a difenderci, anche se non si conoscono i tempi e i modi di un attacco del nemico. Alcune delle più grandi minacce sono attacchi terroristici con Armi di Distruzione di Massa (WMD)”.

“Per prevenire qualsiasi atto ostile dei nostri avversari, gli Stati Uniti, se necessario agiranno preventivamente”.

“Le conseguenze di un attacco con WMD sono potenzialmente devastanti, non possiamo restare a guardare oziosamente un così grave pericolo materiale”.

“Ci sono sempre alcuni programmi non accertati e segreti”.

“Il progresso nelle biotecnologie ha creato grandi opportunità per gli stati e per i loro governi di creare pericolosi agenti patogeni”.

“Considerando la potenziale minaccia delle armi biologiche, stiamo potenziando la nostra capacità di rispondere alla minaccia di pandemie, come l’influenza aviaria”.

Ciò è stato discusso dal Dipartimento di Stato che, basandosi su informazioni disponibili, ha riferito che l’Iran rappresenta una palese minaccia per un offensiva biologica, in aperta violazione ai programmi internazionali del BWC. (Convenzione per la messa al bando delle armi biologiche Ndr)”

La dichiarazione del 16 marzo aggiunge che gli Stati Uniti useranno armi nucleari nella guerra contro l’Iran.

“La sicurezza, credibile e attendibile delle armi nucleari continua a giocare un ruolo fondamentale. Stiamo rafforzando la deterrenza con lo sviluppo di una Nuova Triade composta da sistemi offensivi costituiti da armi convenzionali e nucleari”.

…e ciò è ulteriormente rafforzato da quanto stabilito dal Consiglio di Sicurezza miliare e strategico per combattere lo sviluppo delle armi di distruzione di massa:

“Operazioni offensive possono includere opzioni cinetiche (nucleari e convenzionali) e/o operazioni non cinetiche (come per esempio operazioni legate al passaggio di informazioni) al fine di disincentivare o combattere una minaccia da WMD o usi sostitutivi di WMD”.

Questo è naturalmente il motivo per il quale l’Iran è una minaccia, perché intende sviluppare armi nucleari. Il solo proposito di questo clima, che va aldilà di ogni evidenza, è generare una situazione di stallo alle Nazioni Unite che permetta a Bush di avere l’appoggio di altre nazioni. In ogni caso i bombardamenti non avranno inizio prima di un lungo periodo e dopo una lunga campagna di scredito nei confronti della minaccia nucleare e biologica iraniana.

CASUS BELLI

Non ci sono motivi per muovere guerra all’Iran a causa del suo programma nucleare. La IAEA ha rilevato che nei 20 anni del suo sviluppo non c’è stata alcuna applicazione militare del materiale nucleare. L’amministrazione Bush ora ammette ufficialmente che l’Iran è sfuggito alle regole del trattato di non-proliferazione nucleare, e che non permetterà l’arricchimento dell’uranio ai paesi che non sono nel trattato. In ogni caso, non si tratta di una “fuoriuscita” dal trattato, il diritto ad un completo programma nucleare civile è una parte del compromesso che i paesi che non aderiscono al trattato devono rispettare.
Per gli Stati Uniti definire tutto ciò una fuoriuscita dal trattato, significa abrogare unilateralmente quel trattato e proporre un differente accordo al quale i paesi che non fanno parte del trattato devono aderirvi.

L’amministrazione Bush sostiene che un programma civile nucleare che porti l’Iran alla conoscenza delle tecnologie necessarie per costruire ordigni atomici è inaccettabile.
Il Dipartimento di Stato sostiene che “l’Iran sta espandendo le sue conoscenze biotecnologiche e biomediche su larga scala, raggiungendo ottimi livelli nella ricerca farmaceutica”.
Queste capacità potrebbero fare da apripista per la realizzazione di un potenziale programma BW fino alla realizzazione concreta di ordigni”.
Perché gli Stati Uniti dovrebbero chiedere all’Iran di fermare la sua ricerca scientifica e biotecnologia che poi trasferiscono alla Russia?

La bugia chiave dell’ Ordine Esecutivo 13292 è riferita alla presenza di armi di distruzione di massa e alla “difesa contro il terrorismo internazionale”.

Se dettagli concreti sul programma di armi biologiche dell’Iran fossero resi pubblici, essi dovrebbero essere sottoposti a pubblico scrutinio e sarebbero discreditati; gli Stati Uniti hanno “assemblato”una serie di informazioni classificate come riservate da elementi del Congresso, sotto la pressante costrizione di non rendere pubblici questi dati.

Per esempio il 25 giugno 2004 una sottocommissione della Casa Bianca sull’Iran e la proliferazione del terrorismo in Medio Oriente definita MEMBERS ONLY CLASSIFED BRIEFING sostenne che”era ormai tempo di denunciare il programma di armamenti biologici di questi paesi e di provvedere al suo smantellamento”.

Analogamente c’è un team di esperti legati all’amministrazione Bush, che sostiene che il programma biologico dell’Iran rappresenta una reale ed imminente minaccia. Ci sono sempre diverse strade da percorrere nel campo della scienza, ma un aperto dibattito scientifico sul programma biologico iraniano non è possibile poiché le informazioni disponibili sono classificate come riservate, ogni dichiarazione “fuori dal coro” può trovare un supporto nella comunità scientifica internazionale. La minaccia biologica deve essere invocata, perché porta con sé come elemento naturale la minaccia di una pandemia di influenza aviaria causata dalla mutazione del virus H5N1 portato dagli uccelli migratori.


LA MINACCIA BIOLOGICA

Consideriamo per esempio il dottor Ward Casscells (nella foto sotto), un famoso cardiologo, divenuto “esperto” di bioterrorismo.
Recentemente il dottor Casscells è divenuto colonnello dell’esercito. Secondo il Dipartimento della Difesa “ i suoi anni di ricerche sulla influenza aviaria sono ritenuti un punto di svolta”.

Ad ogni modo, io non conosco scienziati credibili e indipendenti che facciano gli stessi accertamenti: il Dott. Casscells ha scritto su quattro riviste circa gli effetti dell’influenza e delle sue complicazioni cardiache, che non sono state citate da nessun scienziato. La sua ricerca denominata “Influenza come arma biologica” è stata citata solo 5 volte e solo 5 giornali riferiscono di quest’ultima. La sua pubblicazione “Influenza come una minaccia bioterroristica; la necessità di una vaccinazione globale” è stata citata zero volte!

Ovviamente, le sue grandi ed eminenti credenziali come scienziato saranno sostenute dall’Amministrazione Bush se il Dott. Casscells testimonierà la credibilità dell’intelligence americana che indica come un serio pericolo il virus dell’influenza aviaria sviluppato nei laboratori biologici iraniani.
Il Dott. Casscells ha esaminato la zona del Medio Oriente come uno dei punti di maggior diffusione possibile dell’influenza aviaria.
Ha sottolineato che “l’influenza aviaria sta diventando un problema esplosivo” e ha sostenuto l’uso dell’aviaria come arma biologica. Analogamente anche i suoi colleghi scienziati della “Difesa di Houston” hanno sottolineato la minaccia relativa allo sviluppo del bioterrorismo, e sono molto ben supportati dall’Amministrazione e dai rappresentanti dell’Esercito.

L’Amministrazione Bush ha speso molte risorse per combattere la minaccia bioterroristica, circa 7 miliardi di dollari all’anno, senza che ci fosse stato mai un precedente attentato bioterroristico.
Ci sono sempre stati molti scienziati che si affollavano laddove ci fossero state grandi risorse economiche, tutti devoti a convalidare le conclusioni altrui pur di beneficiare di sovvenzioni cospicue, compresi i media che pubblicizzeranno la minaccia fantasma del bioterrorismo.

Inoltre, lo scorso anno circa 700 scienziati, inclusi 2 Nobel hanno firmato una petizione che aveva come oggetto la diversificazione dei fondi rispetto ai progetti sulla salute pubblica connessi alla biodifesa, definendola una “direzione sbagliata” delle priorità.

Il Dott. Richard H. Ebright, un famoso biologo molecolare, ha sostenuto che “la maggior parte dei più importanti microbiologi sta discutendo le implicazioni che riguardano la difesa dal bioterrorismo, tutti microbiologi ai quali l’amministrazione Bush sta cercando di dare visibilità.

Circa la supposta minaccia dell’influenza aviaria, mentre essa è continuamente sbandierata dall’amministrazione americana, gli esperti sostengono che non è una seria minaccia ma è solo motivata da giochi politici. Si tratta di tutt’altra questione.

Il 15 marzo, proprio prima della chiusura del nuovo consiglio nazionale di sicurezza strategico, ho suggerito che l’influenza aviaria come casus belli può essere un motivo per muovere guerra all’Iran, “una necessità”, prima della stagione degli uccelli migratori, cioè prima della primavera. Seri elementi, emersi quel giorno, lasciano supporre questo scenario. La conferenza stampa sui “preparativi” contro l’influenza aviaria del segretario Micheal Leavitt (che qualche settimana prima aveva incitato a conservare il latte e altre scorte sotto il letto) ha sostenuto quanto segue: “Pensate al mondo come ad un vasto incendio,un incontenibile incendio, una pandemia; se noi ci trovassimo in una simile situazione saremmo calpestati, se non riuscissimo a controllare e domare quest’incendio la situazione diverrebbe incontrollabile”.
Un attacco alle installazioni iraniane deve essere sollecitato per evitare di essere “calpestati” da una pandemia.

Ma Bush ha bisogno dell’autorizzazione del Congresso per bombardare l’Iran? La risposta è contenuta negli “statement” del Presidente del 16 ottobre 2002, quando si discuteva circa l’autorizzazione congressuale a bombardare l’Iraq.
Si dice quanto segue:

“…ho cercato una risoluzione aggiuntiva per avere il supporto del Congresso per usare la forza in Iraq, l’uso della forza diverrà necessario. Mentre mi sforzo di ricevere tale consenso e supporto dal Congresso, la mia risposta, se non dovessi avere questo consenso, sarà che l’autorità costituzionale conferisce al Presidente l’autorità per usare la forza al fine di prevenire o rispondere ad un’ aggressione o ad altre minacce agli interessi degli Stati Uniti”.

In altre parole “Cerco l’autorizzazione del Congresso ma non ne ho bisogno e non ne avrò bisogno neanche la prossima volta con l’Iran”.

Il War Power Reolution incoraggia il Presidente a consultarsi con il Congresso fino all’ultima istanza, ma conferisce al Presidente la facoltà di entrare in guerra senza l’autorizzazione del Congresso, dipende semplicemente da lui terminare le ostilità in 60 o 90 giorni…il tempo necessario.

L’ATTACCO

Non è improbabile che ci saranno pubblici annunci al fine di scongiurare le ostilità in Iran, si avranno grandi fronti di opposizione. Chi dirà ufficialmente che l’attacco sarà per portare la pace? Forse sarà l’Iran stesso.

Relazioni tra Iran e Stati Uniti sono già in piedi da tempo, soprattutto per quanto riguarda la questione dell’Iraq. Le prossime relazioni tra i due paesi saranno senza intermediari; un ultimatum all’Iraq era stato reso pubblico il 17 marzo 2003, questa volta con l’Iran l’ultimatum potrebbe essere comunicato in via “privata”.
La ragione dei nostri attacchi deve essere chiara, la causa giusta e gli attacchi militari mirati.

L’attacco americano in Iran sarà prevedibilmente “misurato”, un accurato bombardamento alle postazioni militari “sospette” di lavorare ad armi non convenzionali, con missili Cruise lanciati da sottomarini e navi dal Golfo Persico. Questa è una componente del CONPLAN 8022 GLOBAL STRIKE MISSION, la quale è divenuta recentemente operativa e include anche testate nucleari pronte per l’attacco.

Le ragioni “chiare” e “giuste” per giustificare l’attacco possono essere considerate le seguenti: se una pandemia può causare 150 milioni di morti, e c’è una grande probabilità che l’intelligence abbia ragione, tutto ciò va prevenuto bombardando le postazioni iraniane, la morte di qualche milione di iraniani sarebbe solo un “effetto collaterale”.

Ogni reazione militare dell’Iran all’attacco, forse anche solo una reazione verbale, verrebbe interpretata come un’ “aggressione” agli Stati Uniti e ad Israele, con il risultato di un bombardamento dell’Iran su vasta scala con l’impiego di missili e armi nucleari.
Non è assurdo? Ricordate che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna bombardarono l’Iraq nella no-fly zone ben prima della sua invasione e la risposta irachena fu subito etichettata come “aggressione alle forze della coalizione”.
“Armi nucleari potrebbero essere usate nella fase iniziale dell’attacco e certamente saranno usate su vasta scala nel prosieguo dell’attacco”.

Perché tutto ciò accade? Perché tutto era già stato scritto anni fa.
Le azioni degli Stati Uniti contro l’Iran degli ultimi anni erano rivolte principalmente a destabilizzare il forte potere dell’Iran in quella zona e di conseguenza ad agevolare gli interessi americani.

SI PUO AGIRE PREVENTIVAMENTE?

Un gruppo di delinquenti sta portando l’America su una linea di non-ritorno. Dall’altra parte di questa linea ci sono i taboo nucleari, gli attacchi nucleari preventivi alle nazioni che non hanno armi nucleari, e l’”incentivo” alle nazioni che non hanno armi nucleari a rimanere tali. Una guerra nucleare globale e la conseguente distruzione dell’umanità è una possibilità concreta.

Gli Americani sono largamente contrari a tutto ciò che sta accadendo. Mezzo milione di persone si ritrova per strada a causa della legge sull’immigrazione e nessuno è in grado di dimostrare che la guerra contro l’Iran non produrrà radicali cambiamenti nella vita dei cittadini americani anche per le generazioni future.
I settori più importanti ed informati della società parlano già di una forte mobilitazione per impedire la guerra all’Iran.
Il Congresso tace.

Solo la gente può fermare tutto questo. Rassegnarsi al proprio lavoro non è abbastanza. L’opinione pubblica deve sapere, essere informata, per impedire l’attacco. Non farlo comporterebbe gravi conseguenze per l’America e il mondo intero.

Tutto quello che ci sarà da fare sarà portare i colpevoli davanti alla giustizia.
Anche Danton, Robespierre, Mussolini, Petain, Goering,Ceausescu occupavano posizioni di potere allo stesso punto della loro carriera.

Jorge Hirsch è professore di fisica all’Università di San Diego in California.

Fonte: www.rense.com/
Link: http://www.rense.com/general70/executiveorder13292.htm
04.04.06

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura diu GENNARO SEVERINO

VEDI ANCHE: GUERRA NUCLEARE CONTRO L’IRAN

BIO-TERRORISMO, ESASPERATO

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