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La Redazione

 

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'MI SONO FATTA ROVINARE DALLA CRISI DI CIPRO'

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A cura di Truman
Il 17 Aprile 2013
147 Views
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DI HELENA SMITH

The Observer (The Guardian)

Sharon Connor rischia di perdere oltre 50.000 € dopo che i suoi profitti derivanti dalla vendita di una casa rimangono congelati in una banca sull’isola.

Prima la tragedia ha colpito Sharon Connor (nella foto) quando il marito Gary è stato stroncato da un attacco di cuore a gennaio dell’anno scorso. Aveva appena compiuto 54 anni. Dalla gestione di un business di successo nel settore delle immersioni subacque a Cipro, la madre di due figli si è ritrovata catapultata in un mondo di dolore, incapace persino di visitare la villa tutta arredata, a due piani, che la coppia aveva acquistato sull’isola.
“Mi ci sono voluti cinque mesi prima di poter mettere piede nel posto”, ha detto la Connor, che era da sola quando ha trovato il marito morto nel letto. “Ho ancora i flashback e li vedo continuamente nella mia testa.”

Nel mese di marzo la vedova ha deciso di mettere in vendita la proprietà. Nel giro di tre giorni aveva trovato un acquirente, affittato una nuova casa nel Regno Unito e trovato lavoro al di fuori di Londra. “Stavo cercando di andare avanti con la mia vita”, ha detto all’Observer la 55enne dal Kent, “finché non mi sono ritrovata presa in questo scenario da incubo che ha colpito Cipro”.

Questo fine settimana la [vedova] inglese si trova di fronte alla prospettiva della rovina finanziaria in seguito alla notizia sconvolgente secondo la quale i proventi dalla vendita della casa – € 181,000 (£ 155,000) – rimarranno congelati nella Banca di Cipro a seguito delle restrizioni al movimento di capitali imposte per contenere la crisi.

Mentre la dimensione delle esigenze di salvataggio di Cipro cresceva da € 17 miliardi a € 23 miliardi, ha saputo che il denaro, depositato in un conto speciale ai fini della transazione, non poteva essere trasferito nel Regno Unito. Ora vive nella paura che, come altri depositanti con più di 100.000 € a Cipro, sarà anche lei caduta vittima del raid sul risparmio che il governo cipriota è stato costretto ad attuare per ottenere gli aiuti internazionali.

“E’ assolutamente ingiusto. I miei fondi non dovrebbero essere congelati, in quanto non sono risparmi che hanno maturato interessi”, ha detto la Connor, la cui sfortuna è stata che il denaro ha raggiunto il suo conto due ore prima della chiusura delle attività il 15 marzo.

“Era il ricavo di una vendita immobiliare che doveva restare in banca per un solo giorno. Lo stesso giorno in cui il denaro è arrivato, ho inviato una email alla banca per trasferire i fondi – alcuni dei quali erano in Euro ed altri in Sterline – nel Regno Unito, ma sabato mattina è arrivata la notizia che le banche cipriote erano in grave difficoltà finanziaria”.

Da allora Connor, che la settimana scorsa avrebbe dovuto comprare una casa bifamiliare con tre camere da letto, nel Kent, sta combattendo per ottenere i suoi soldi. Ha scritto a “tutti quelli che sono qualcuno”, tra cui David Cameron e Angela Merkel, e ha iniziato una campagna su Facebook chiamata “Gary e Sharon contro Merkel”.

“Ogni giorno è una lotta”, ha detto la vedova da Welling a sud-est di Londra. “Mi sono ripresa dopo che Gary se n’è andato l’anno scorso fino a quando, durante la notte, il mio mondo è stato capovolto di nuovo … è uno scenario che mi ha fatta ammalare.”

Connor ha calcolato che potrebbe perdere € 50.000 (£ 42.000) a seguito del prelievo di emergenza che Nicosia deve ora mettere in atto per beneficiare dell’assistenza finanziaria da parte dell’Unione europea e del Fondo monetario internazionale. Le rivelazioni secondo le quali il governo cipriota assediato dovrà trovare quasi il doppio del previsto per soddisfare i termini del piano di salvataggio da 10 miliardi € – in presenza di segnali, per i quali il ricco nord della UE si è stancato del salvataggio del blocco del sud fortemente indebitato – hanno solo acuito la sua angoscia. “Ora vivo nella preoccupazione che con le ultime notizie secondo cui i requisiti di salvataggio di Cipro stanno per essere molto più grandi, i depositanti soffriranno ancora di più,” ha detto.

Connor aveva sperato di essere esentata dal prelievo – insieme ad altri casi particolari – ma il suo appello per l’esenzione è stato rifiutato dalla banca centrale dell’isola la scorsa settimana. Venerdì scorso la Banca di Cipro le aveva detto che voleva dei chiarimenti. “Ho chiesto al mio rappresentante presso la Banca di Cipro di presentare il mio appello alla banca centrale, ed a loro volta hanno chiesto il contratto di vendita e dettagli sui procuratori legali”, ha ricordato. “La scorsa settimana il comitato della banca centrale ha rifiutato la richiesta. Ho anche detto che non riesco a trasferire i fondi dal mio conto verso il Regno Unito.”

Per un crudele scherzo del destino, la vendita doveva essere conclusa una settimana prima. “Nella documentazione necessaria mancava un documento, il che ha impedito di chiudere l’affare”, ha detto. “Se l’operazione fosse andata come inizialmente prevista, i fondi ora sarebbero sul mio conto corrente nella banca britannica.”

Connor, che ha anche cinque nipoti, ora è stata costretta ad incassare i suoi due regimi pensionistici privati per sbarcare il lunario. “Ho i miei mobili in deposito senza alcun modo di sapere quando, o se, potrò acquistare la mia proprietà”, ha detto. “Il consiglio comunale non mi consente di registrarmi nel loro elenco perché ho in banca i fondi derivanti dalla vendita della casa, anche se non posso accedere al denaro.

Se non fosse stato per l’aiuto di amici e parenti, lei dice, che non avrebbe superato questo calvario. “Se non fosse stato per la bontà di mia sorella, Teresa, ed altri membri della famiglia, sarei senza casa,” ha detto. “Vivo nella speranza che prevalga il buon senso e che riceverò ciò che è mio di diritto. Si tratta di denaro che mio marito ed io abbiamo accumulato, denaro per il quale abbiamo lavorato per tutta la nostra vita.”

Fonte: www.guardian.co.uk

Link: http://www.guardian.co.uk/world/2013/apr/14/briton-cyprus-financial-ruin?INTCMP=SRCH

14.04.2013

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di RUFFY

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