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La Redazione

 

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Mercoledì ci sarà una zuffa costituzionale

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A cura di CptHook
Il 5 Gennaio 2021
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Assicuratevi che il vostro membro del congresso si schieri a favore della Repubblica

 

Steven Mosher – LifeSiteNews – Washington D.C. – 4 gennaio 2021

 

Stiamo vivendo la storia in divenire, e non è per i deboli di cuore. Ciò che accadrà nella prossima una o due settimane determinerà probabilmente il destino della nostra Repubblica. Sarà scritto e discusso dalle generazioni a venire.

La buona notizia è che, mentre le prove inconfutabili di massicci brogli elettorali continuano ad accumularsi, le cose cominciano a muoversi nella nostra direzione.

Nonostante i migliori sforzi del leader della maggioranza del Senato Mitch McConnell per trattenerli, i repubblicani al Senato degli Stati Uniti stanno iniziando a schierarsi per Trump.

Ha “aperto le danze” il senatore Josh Hawley la settimana scorsa, annunciando che avrebbe contestato le liste degli elettori di Biden presentate dagli Stati contesi.

Poi è arrivato il senatore Ted Cruz con altri dieci senatori che hanno detto che avrebbero appoggiato l’obiezione del senatore Hawley.

Per quanto riguarda la Camera, il numero di obiettori è semplicemente esploso. Il capo dello staff Mark Meadows ha detto domenica che oltre un centinaio di repubblicani solleveranno obiezioni. Alcune stime parlano di oltre 140, più di due terzi dell’intero caucus.

I numeri in entrambe le Camere continueranno a crescere, poiché i parlamentari arrabbiati chiedono un intervento. Tutti dovrebbero assicurarsi che i loro rappresentanti al Congresso e due senatori, se sono repubblicani, si impegnino ad alzarsi in piedi e ad opporsi alla lista di Biden negli Stati “rubati”.

Nella storica protesta costituzionale che si terrà il 6 gennaio, la nostra parte sarà ben armata di fatti.

Sempre più persone stanno arrivando a capire che semplicemente non è possibile che il presidente Trump abbia causato un cambiamento sismico nelle modalità di voto negli Stati Uniti – cosa che ha fatto – e che abbia comunque perso. È stata necessaria un’operazione di frode ben coordinata a livello nazionale per rovesciare la volontà del popolo e rubare le elezioni.

Sabato scorso Peter Navarro e Rudy Giuliani hanno tenuto una master class sulla frode elettorale a 300 legislatori statali di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, Pennsylvania e Wisconsin. Lunedì, l’instancabile Navarro darà seguito al suo primo rapporto sui brogli elettorali, “Immacolato inganno”, pubblicando un secondo rapporto ancora più ampio. Si chiamerà “L’arte del furto”.

Molte nuove prove sono emerse nell’udienza della scorsa settimana davanti ai legislatori della Georgia. L’inventore del “Codice a barre” Jovan Pulitzer è stato il protagonista dello spettacolo, mostrando in diretta durante la sua testimonianza come accedere da remoto a una macchina per il voto della Dominion. Alla faccia della sicurezza elettorale.

Pulitzer ha anche testimoniato che, utilizzando le tecniche di scansione ottica da lui sviluppate, è in grado di capire immediatamente se le schede elettorali sono frodi e falsificazioni su carta. Oggi dovrebbe avere accesso alle schede elettorali vere e proprie.

A testimoniare davanti al Senato della Georgia c’era anche un team di scienziati dei dati, che ha dimostrato come durante la notte delle elezioni 17.650 voti siano passati dal Presidente a Biden. Questo è più che sufficiente per assegnare lo Stato a Trump.

Non c’è bisogno che vi dica che tutti gli informatori, gli scienziati dei dati e gli analisti di software che si sono fatti avanti, a grande rischio della loro reputazione e anche delle loro persone, sono degli eroi. Ieri, Pulitzer ha riferito che i membri del suo team che vivono ad Atlanta sono stati attaccati, twittando: “Da un’auto che passava sono stati sparati 5 colpi attraverso le finestre della casa di un membro. Proprio attraverso la finestra della camera da letto di sua figlia”.

Quando avremo superato questo momento difficile – e Trump sarà al suo secondo mandato legale – queste persone saranno lodate come veri “Eroi della Repubblica”.

Anche la lista dei “Cattivi della Repubblica” si sta allungando. Tra questi ci saranno i diversi senatori repubblicani, guidati da Mitt Romney (“asfaltato” da Trump nelle primarie repubblicane del 2016, N.d.T.), che hanno dichiarato che “Gli elettori hanno parlato, e il Congresso deve ora adempiere alla sua responsabilità di certificare i risultati delle elezioni”. Ci si chiede di quali “elettori” stiano parlando – quelli che hanno votato dall’oltretomba? Quelli che non sono mai esistiti? O forse quei fortunati le cui schede sono state inserite nelle macchine di tabulazione e contate tre o quattro volte?

Oltre a contattare i vostri rappresentanti eletti, ci sono altri modi in cui potete aiutarci. Se siete in zona, andate al mega-raduno MAGA di mercoledì a Washington. Se non lo siete, andate a uno di questi raduni nella capitale del vostro stato, o organizzatene uno voi stessi davanti all’ufficio di un funzionario federale o statale che si rifiuta di agire contro i brogli elettorali.

Per esempio, oggi in Pennsylvania c’è un massiccio raduno per fermare il furto. Sappiamo che in Pennsylvania ci sono stati 170.830 voti in più rispetto agli elettori. Com’è possibile? E come può Biden essere “certificato” come vincitore dello stato, quando ci sono questi grotteschi giochi di voto?

Si spera che il senatore repubblicano Pat Toomey, che la scorsa settimana ha messo in dubbio l’idea che ci siano stati brogli elettorali, presterà attenzione alle richieste dei suoi elettori.

Tutti i funzionari eletti che non si schierano in modo inequivocabile contro i brogli elettorali dovrebbero essere considerati per sempre corrotti. Dovremo lavorare instancabilmente per rimuoverli.

L’establishment repubblicano deve capire che, qualunque cosa accada, il Partito Repubblicano è ora il partito di Trump. È un partito per la vita, socialmente conservatore, populista, filo-americano, composto da persone di tutti i ceti sociali, dagli idraulici ai piccoli imprenditori, che mettono la fede, la famiglia e la libertà al primo posto.

Noi intendiamo mantenerlo così.

 

Steven W. Mosher è presidente del Population Research Institute e autore di “Bully of Asia: Perché il sogno della Cina è la nuova minaccia per l’ordine mondiale”.

 

Link: https://www.lifesitenews.com/blogs/there-will-be-a-constitutional-rumble-on-wednesday

 

Scelto e tradotto da Arrigo de Angeli per ComeDonChisciotte

 

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