Da poco più di una settimana, in numerose città di Italia, è apparso un grande manifesto che sprona i cittadini a riflettere criticamente sull’utilità del Green Pass.
“Il Green Pass non ferma il virus, ma ci mette gli uni contro gli altri” #BastaGreenPass.
Un messaggio semplice quanto chiaro, seguito da sei persone che esprimono il loro malcontento attraverso un espressione di disappunto, quasi infelice, con affianco la descrizione della professione lavorativa che rappresentano.
Una forma di protesta che esplicitamente denuncia l’uso improprio ed illogico del Green Pass, che ha impressionato la maggior parte dei dissidenti, i quali non ne possono più dell’autoritarismo contro chi non la pensa come vorrebbe la propaganda.
Nessuno attualmente conosce chi si è speso tanto per questa campagna mediatica. Un eroe o un gruppo di eroi rimasti anonimi – sui manifesti non si fa riferimento a nessun movimento o associazione – che hanno deciso di opporre al pensiero unico il loro, condivisibile, punto di vita su questo strumento totalitario, che serve solo a radicalizzare le divisioni all’interno della società.
Liberi cittadini, quindi, capaci di squarciare questo velo asfissiante che opprime da troppo tempo la popolazione, attraverso una protesta pacifica, ma comunque molto incisiva.
Chiunque passerà, vedrà il manifesto e penserà che il popolo è arrivato al limite e per questo ha deciso di mostrarsi, attraverso dei messaggi espliciti, per smuovere le coscienze.
Questi cartelloni, come detto, sono presenti in diverse città di Italia, come Napoli, Bisceglie, Trani, Teramo, Scanzano, Taranto, Cassino, Corato, Matera, Barletta e così via.
Non possiamo fare altro che ringraziare gli autori per il loro sforzo, far conoscere la loro protesta ed essere loro riconoscenti per essere parte di una minoranza critica, che nonostante tutto continua a lottare per l’affermazione delle idee di libertà e non discriminazione.
Se li vedete per strada, vi raccomandiamo di fotografarli e condividerli il più possibile, per dare forza a questa azione.
Ecco una carrellata di immagini:
Massimo A. Cascone, 26.03.2022