La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

MACCHINE PER IL VOTO ELETTRONICO PROGETTATE PER “RUBARE LE ELEZIONI”

blank
A cura di Davide
Il 6 Novembre 2012
74 Views

DI BOB FITRAKIS E HARVEY WASSERMAN
Freepress.org

Marta Steele ha svolto il ruolo di paladina per il movimento di integrità delle elezioni. Ha letto con fatica più siti web e blogs di ciò che si possa immaginare. È partita con il compito quasi impossibile di scrivere una narrativa storica definitiva della follia del voto elettronico negli Stati Uniti fra il 1988 e il 2008. Ancora più sorprendentemente, ha raggiunto il suo obiettivo.Le macchine per il voto elettronico sono perfettamente progettate per truccare le elezioni. Questo è il loro scopo principale. L’Irlanda se n’è appena sbarazzata totalmente. Germania, Giappone, Canada, Svizzera, tutte usano le urne di cartone. Perché? Perché si possono effettivamente contare in pubblico, e poi contarle di nuovo.

Ma qui negli U.S.A, le elezioni sono gestite e operate dalle aziende. Chiunque abbia avuto esperienza di toccare il tasto virtuale per John Kerry e avere il nome di George W. Bush evidenziato –com’è accaduto molto spesso in Ohio nel 2004- sa molto bene che ciò che Marta Steele documenta in questo notevole libro è diventato la realtà definitiva nel furto delle elezioni americane.

Ciò che lei ha fatto con i mezzi della documentazione è veramente impressionante. Mai più verranno chiamati “teorici della cospirazione” coloro che hanno dubbi sulla validità del voto elettronico. Con pura tenacia, l’autrice ha perlustrato il vasto pantano del cyberspazio e ha ripristinato tutti i dati essenziali e li ha assemblati in modo comprensibile e analitico. I lettori possono solo trarre una conclusione dal suo lavoro – quelli che negano la morte della democrazia sono folli “teorici della coincidenza”.

Lei ha accumulato montagne di episodi che mostrano che il cosiddetto “red shift”[1] in favore del Partito Repubblicano non è un’anomalia o un “intoppo” del computer, ma l’evidenza che esiste una sistematica manomissione delle macchine di voto computerizzato da parte delle compagnie private connesse al Partito Repubblicano. Nonostante la nostra rivista, il Columbus Free Press, e il nostro sito freepress.org, abbiano trattato in abbondanza dei difetti del voto elettronico e le irregolarità delle elezioni, siamo stati comunque sopraffatti dalla ricerca documentata in questo volume. Coloro che leggeranno questo libro non abboccheranno più alle linee della facile propaganda e non sosterranno più le motivazioni portate avanti da Karl Rove e dai suoi colleghi nel dare spiegazioni di risultati di elezioni impossibili.

Questo libro è importante perché la sua ricerca è molto dettagliata, la sua storia molto chiara, e la sua analisi molto convincente. Il libro distrugge la mitologia che “non può succedere qui”- che il nostro sistema è una vecchia e infallibile democrazia che non può essere corrotta. Questo potente lavoro forzerà tutti coloro che lo leggono a prendere posizione, ma più importante, a compiere un’ azione, magari anche un’azione diretta.

La svolta chiave che il libro consente è quella di frantumare l’assurda nozione che l’impero degli Stati Uniti possa molto bene intromettersi e rubare le elezioni all’estero, ma non userebbe mai queste tattiche in casa. Il fatto che la famiglia Bush, con il loro patriarca George Herbert Walker Bush direttore della CIA, sia così inestricabilmente legata alla crescita del voto elettronico e improbabili risultati elettorali non dovrebbe essere sorprendente. Questo è perché non è per coincidenza che lei inizia la sua storia delle irregolarità dei voti elettorali nell’anno in cui George H.W. Bush vince in New Hampshire e diventa presidente.

L’influenza della famiglia Bush corrisponde al black box [2] , al voto non trasparente in America. Più abbiamo privatizzato i nostri software e hardware e li abbiamo chiamati “segreti commerciali”, meglio sono andati i candidati della famiglia Bush, contro ogni probabilità. Le loro vittorie presidenziali, con gli exit polls andando ben al di là dei margini di errore e predicendo le vittorie dei loro opponenti, verrebbero facilmente denunciati dagli osservatori elettorali in un Paese del terzo mondo.

Non c’è da stupirsi che quando la situazione si mise male, il segretario di stato repubblicano dell’Ohio J. Kenneth Blackwell ha rifiutato di far entrare gli osservatori degli Stati Uniti nelle cabine elettorali del Buckeye State [3] per verificare la veridicità del ballottaggio del 2004.

Crediamo che questo libro faccia più di qualunque altro nell’esporre i mali del voto elettronico. Le note finali da sole equivalgono a un grande passo avanti nel rivelare i crimini del voto elettronico privatizzato nella nostra nazione.

Dal momento che Al Gore e John Kerry si sono rifiutati, noi dobbiamo ora affrontare la realtà che fino a che il nostro processo di ballottaggio è dominato da macchine elettroniche, il risultato di ogni elezione può essere ribaltato da un governatore o segretario di stato con pochi colpi chiave a tarda notte. Considerando le centinaia di milioni che i ricchi e i super ricchi sono disposti a spendere per controllare il governo, dubitate che possano esitare per comprare un’elezione?

Ciò che Marta Steele ha fatto è confermare molto oltre ogni ragionevole dubbio che finché le macchine elettroniche sono al centro del nostro conteggio di voti, non c’è niente di simile alla democrazia negli U.S.A. Ciò che abbiamo invece è una aziendocrazia elettronica… proprietaria, misteriosa, anti-democratica e in vendita (o in affitto) al migliore offerente. La vera domanda è: ora che Marta ha reso tutto ciò perfettamente chiaro, cosa abbiamo intenzione di fare a riguardo?

Bob Fitrakis e Harvey Wasserman
Fonte: www.globalresearch.ca
Link: http://www.globalresearch.ca/electronic-voting-machines-designed-to-steal-elections/5310194
31.10.2012

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ILARIA GROPPI

NOTE

[1] Per “red shift” si intende la sistematica deviazione dei conteggi elettorali verso la parte conservativa (Repubblicana)

[2] Black box indica l’atto di votare con delle macchine elettroniche che non mostrano come operano per esempio con i software privati o diritti di proprietà.

[3] Buckeye State è il nome con cui è popolarmente conosciuto lo stato dell’Ohio

CICJ Books ha appena distribuito “Grassroots, Geeks, Pros, and Pols: The Election Integrity Movement’s Rise and Nonstop Battle to Win Back the People’s Vote, 2000-2008” di Marta Steele.

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
3 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • DDL Sicurezza - Sabato corteo "A pieno Regime"- Nonostante il maltempo, sarà una sorpresa per tutti. 13 Dicembre 2024
    DDL Sicurezza - Domani corteo "A pieno regime". Nonostante il maltempo, sarà una sorpresa per tutti Sabato 14 dicembre a Roma è previsto tempo molto brutto. Peccato perchè ...
    marcopa
  • Lo Sciamanismo 13 Dicembre 2024
    Il cinema moderno continua nella sua funzione di braccio armato della sovversione. Una delle più recenti dimostrazioni di quest’oltraggio della storia, la vediamo nel film "La sciamana", di ...
    mystes
  • Pre e Post Patriarcato. 11 Dicembre 2024
    Prima dell'avvento del patriarcato. Dopo l'avvento del patriarcato.
    Esquivèl
  • La scommessa: geostrategia 10 Dicembre 2024
    Se abbiamo finito gli svarionamenti, alla "abbiamo vinto abbiamo perso", per questa prima "tranche" di degustazioni al massacro inutle di poveracci (al solito) potremmo forse farci la domand...
    GioCo
  • Al Jolani vero muslim ? Per niente. 10 Dicembre 2024
    Qualche dubbio dopo Al Baghdadi, criptojewish criminale tanto quanto i suoi tagliagole, mi era venuto. Adesso qualche indizio a conferma che Abu Mohammed Al Jawlani ( Al Jolani ) sia in rea...
    oriundo2006
1 / 146 Pagine


blank