MA PERCHE' MONTI PARLA COME UN AUTOMA ?

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FONTE: IL CUORE DEL MONDO (BLOG)

Diversi amici del blog (a cominciare da Marcello Foa) avvertono nell’oratoria di Mario Monti un “non-so-che” di meccanico, con scansione piatta dei termini (mai accompagnata dalla mimica corporea) intervallata da pause tutte uguali in durata temporale.

Sembra quasi che parli a comando (dietro suggerimento di un occulto regista) come capita ai manipolati mentali.
Naturalmente, si tratta solo di un’impressione perché Monti (sino a prova contraria) manipolato non dovrebbe essere.Però, la manipolazione mentale è possibile anche a distanza (“in remoto”), pur in assenza di microchip incorporati.

La prova più seria è data dalla pistola psicotronica (= mind-bending psychotronic gun) che la Russia ha già in dotazione e che è capace di trasformare un uomo normale in zombie.

Ne ha dato notizia l’INTERNATIONAL BUSINESS TIMES
http://www.ibtimes.com/articles/324666/20120405/zombie-apocalypse-radiation-guns-russia-vladimir-putin.htm
citando dichiarazioni in tal senso fatte da Anatoly Tsyganok (responsabile del Centro Previsionale Militare di Mosca) e dallo stesso presidente russo Vladimir Putin.

E gli USA ? Forse, sono in netto ritardo rispetto alla tecnologia russa ma cercano di risalire la corrente, come confermato dal Daily Mail .
A proposito di Canada e USA, i conduttori televisivi:
– Mark McAllister del Global Toronto News
– Judge Judy Sheindlin della CBS
– Sarah Carlson della WISC-TV
sono caduti pubblicamente (e misteriosamente) in stato confusionale durante le loro trasmissioni televisive :
http://www.dailymail.co.uk/news/article-1372538/Are-government-microwave-mind-control-tests-causing-TV-presenters-brains-melt-down.html#ixzz1rhxYLiyG

“Targeted” per effetto di “microwave-mind-control-tests” (come si suol dire in linguaggio militare) ?

Mah…..

Silvio il 11 aprile 2012 alle 15:46:

Perchè parla – o parlano – così?

Una risposta (non è detto che sia “la” risposta) credo di poterla dare io.

Quello che ha scritto Nessie, a proposito della musicalità e della ricca complessità della lingua italiana è molto bello, io credo che il modo di parlare di Monti – e anche della Fornero, e di altri della loro stessa estrazione – debba qualcosa, ma non tutto al fatto che hanno trascorso all’estero, in ambienti che parlano inglese, una parte importante della loro vita. E non credo che siano alieni: se fossi un infiltrato da Z Reticuli mi sceglierei come corpo ospite qualcuno tipo Blankfein o Soros o la Clinton o Evelyn Rotschild, qualcuno col potere vero, non questi. (Nessie, non sto ironizzando. Tu sei una delle persone che non mi sognerei mai di sfottere, solo che mi hai dato uno spunto di ragionamento).

Ora, tornando al supermario nazionale (non quello della BCE): uno potrebbe dire che parla così perché è un modem – strumento di codifica e trasmissione dati, o quello che gli pare, ma la spiegazione che dò io è più semplice.

Un po’ di tempo fa scrissi qualcosa a proposito del narcisismo e dell’elitismo. Vi proposi di giocare ai profiler, e per me non può che essere un gioco, in un certo senso, visto che la medicina – inclusa quella psichiatrica – non è il mio mestiere. Ma posso pensare.

Ora, un narcisista – o un elitista, che poi è la versione “gestalt” del narcisismo – sono particolarmente vulnerabili alla vergogna – e una gaffe o una scorretta espressione dei concetti che devono presentare espone all’ironia e all’imbarazzo. Sono acquiescenti e servili nei confronti di chi ha il potere e li ha imposti nella loro attuale posizione – e l’attenzione alla linearità semplicità e al controllo dell’espressione è l’attuazoione di un ordine, e il portare al controllore il compitino “ho fatto come mi avevate detto, avete sentito?”.

Niente emozioni, perchè un narcisista non ha percezione del prossimo se non come fonte di gratificazione o come ostacolo da abbattere, e deve controllare (e controllarsi, per evitare l’imbarazzo). La semplicità sintattica e semantica è anche una perfetta mimesi per la mancanza di verità nel contenuto, e, dal punto di vista di chi espone, essendo quello che è, è anche una manifestazione del disprezzo verso l’altro come non persona. “Uso un linguaggio semplice così anche un deficiente (come voi) può seguire quello che dico”. E in quelle parole non c’è verità, ma in quei volti, in quegli atteggiamenti la verità c’è tutta.

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Tratti della personalità narcisistica:

– un eccessivo investimento sulla propria immagine a spese del proprio Sé
– una tendenza a sfruttare gli altri per i propri interessi
– un senso di grandiosità (il sentirsi importanti anche immeritatamente)
– il sentirsi unici/speciali
– l’avere fantasie di illimitato successo, potere, bellezza, controllo…
– mancanza di empatia verso gli altri e, in genere, di qualsiasi tipo di sentimento.

CARATTERISTICHE FISICHE FONDAMENTALI:

TESTA: Tesa e rigidamente controllata.
FACCIA: L’espressione facciale rivela frequentemente durezza, lineamenti ed espressione mascolina.
OCCHI: Tendono a vedere senza guardare: possono anche esprimere apparente dolcezza, come strumento di seduzione, ma non perdono mai contatto con la realtà. Strumento manipolativo più che di comunicazione non verbale.
BOCCA: forte tensione a livello di labbra e mascella, espressione spesso mascherata in un sorriso stereotipato che non fa trasparire emozioni. Sotto tensione manifestano una risata come negazione della paura o dell’incertezza, e come affermazione di superiorità.

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interessante, vero?

Il parlare scandito, la sintassi lineare, la grammatica e la semantica curate, il fraseggio interrotto da pause sono una manifestazione di questa deformazione della personalità, con tutti gli annessi, e guardate che col passare del tempo saltano fuori tutti. Pensateci un momento e non ditemi che non è vero. Fra parentesi, Monti e gli altri accoliti al governo non sono i soli personaggi di spicco del mondo politico italiano che parlano, si esprimono e comunicano, anche non verbalmente, esattamente nello stesso modo. Se metto l’elenco dei nomi, Foà, per pararmi il culo, mi censura – e lo ringrazio – ma andate a vedere chi sono i membri italiani dello European council on foreign relations, e ditemi se non ho ragione. Almeno quattro, due uomini e due donne – corrispondono al 100%, un’altro paio sono un discreto match. Perfettamente integrati nello stereotipo, espressione ed esecutori dell’élite.

Quindi, non sono né alieni, né macchine, ma non sono neanche proprio normali. Del resto ho conosciuto – e mi confronto quotidianamente nell’ambiente di lavoro – con personaggi di simili tratti psicologici, e comportamenti ugualmente dannosi e pericolosi.

Ora, quello che voglio dire, che voglio cercare di dire non mi è facile esprimerlo, perché non è facile non scoraggiarsi di fronte al ruzzolare degli eventi e allo sbriciolamento di tutto quello in cui io, e molti altri su questo blog e su altri – avevamo creduto, e poi ho attraversato momenti personali difficili, sono anni che sono come se fossi in guerra, quello che ho perso non me lo può ridare nessuno, quello che ho devo difenderlo ogni giorno, e sono stanco. Ma non mi sono spezzato e non mi voglio piegare.

Loro sono organizzati, sanno come muoversi (o chi li controlla sa come muoverli e come farli muovere), hanno tutte le procedure codificate e tutti i protocolli da applicare, un’enormità di mezzi e il controllo di quasi tutti gli strumenti base, e chi subisce e paga lo scotto è la gente come noi. Ma noi abbiamo il diritto di discuterli e gli strumenti intellettuali per farlo, e il dovere di analizzarli, freddamente, obbiettivamente, senza cedere alla paura e alla disperazione. Dobbiamo dominarci e controllarci, usare il nostro libero pensiero e la nostra logica, la nostra capacità analitica. Dobbiamo capirli, conoscerli e riconoscerli, e dobbiamo capire e controllare noi stessi. Chi conosce se stesso e conosce il suo avversario non dovrà temere di affrontare mille battaglie, ed è vero. Non dobbiamo immaginarceli più potenti o più alieni di quanto non siano. Non sono superiori, sono diversi, ma non sono nè invincibili né infallibili. Hanno fatto grandi piani, ma hanno fatto un casino in Iraq, dove si ritrovano al governo uno Sciita molto meno manipolabile di quanto avrebbero voluto. Non riescono a controllare il casino che hanno fatto in Egitto e in Libia, non riescono a venire a capo della Siria, hanno toppato in Iran con la rivoluzione verde di due anni fa, non riescono a venire a capo della Russia, non sono ancora riusciti a piegare l’Ungheria o a segare Orban. E ci sono state già circa duecento dimissioni di executives nelle principali banche d’affari di wall Street. La partita sarà lunga, dolorosa e incerta, e l’Italia non è messa bene per niente, ma è tutt’altro che finita.

Paladino il 10 aprile 2012 alle 22:25:

La voce da “elaboratore dati” di Hal già sentita nel film di Kubrick “2001 Odissea nello spazio” è già entrata nella leggenda della satira. Monti per ora viene solo sbeffeggiato da Crozza e da Grillo sul suo blog, proprio a causa della sua voce “atona”.

Ma ce dell’altro. Parla in questo modo pure la Fornero, una sua clone. E’ quel che David Icke definirebbe il “linguaggio rettiliano”, quello che dice e non dice, elude e sottintende. Quello che se dice che non ci saranno manovre aggiuntive, significa che regolarmente ci pioveranno addosso.

Le pause (calcolate o meno) tra un fraseggio e l’altro sembrerebbero tipiche di chi pensa in una lingua (l’Inglese?) ma è costretto ad esprimersi in un’altra come l’Italiano, che lungi dall’essere considerata la sua “lingua materna” come dovrebbe, visto che è nato a Varese, in realtà le risulta “aliena”.

Perché “aliena”? perché l’Italiano è lingua di cultura, di bellezza, d’arte, di musica e musiclaità poetica. E allora ad un economista che tratta di aride cifre, che le serve? Occorre fare uno sforzo sovrumano per lui, nato e cresciuto nelle università straniere, dover esprimersi in una lingua che non può usare in tutte le sue molteplici funzioni, nella ricca gamma dei suoi sostantivi, aggettive, sinonimi e contrari.

Mi permetta una pignoleria stilistica dott. Foa: “aura di salvatore della Patria” e non “aurea”.

No, Monti non possiede “aura”, ma suscita solo inquietudine e perfino un senso di panico e di smarrimento, solo a sentirne l’eloquio…rettiliano da Università di Yale, di Maastricht, da Bocconi.

Ognuno di noi, ognuno di voi incontra persone, amici, conoscenti, incontri occasionali. Se uno ricerca abbastanza, se uno si informa, e conosce, e capisce, e racconta a quelli con cui parla quello che ha compreso che ha compreso, e spiega i motivi per cui quello che afferma è vero, la gente capisce. La gente non è stupida, ma dobbiamo saper comunicare e sostenere le idee che scriviamo. Io sento discorsi sulle labbra di persone dalle quali non me li sarei mai aspettati, persone che un anno fa non si sarebbero neanche sognati di pronunciarli. Sento preoccupazione, sento paura, qualche volta sento disperazione, sento rabbia, ma sento sempre più consapevolezza, sento l’inizio della volontà. Sento persone con cui avevo discusso le stesse cose che discutiamo da anni su questo foro, e che mi avevano ascoltato con ironia, o con indifferenza, che ora si lasciano sfuggire cose tipo “mi sa che avevi ragione”. Non tutti sono scavatori di internet: se non vi leggono, se non ci leggono, cominciamo anche a parlare, a dialogare con quelli che loro disprezzano, e vogliono depredare e cancellare perché non li percepiscono come persone, ma Loro sono poche migliaia, i loro esecutori decine di migliaia, noi siamo milioni, ed abbiamo l’arma micidiale della verità.

“Quando affronto un avversario non faccio smorfie, non urlo, non mi contorco, lascio che sia lui a farlo, e mi mantengo dritto, esteriormente e interiormente, e quando vedo che egli è sufficientemente contorto nel suo intim, levo la mia Katana, vibro un fendente e lo anniento” – Miyamoto Musashi, il libro dei cinque anelli.

Nessie il 10 aprile 2012 alle 16:42

Fonte: http://blog.ilgiornale.it/foa/
Link: http://blog.ilgiornale.it/foa/2012/04/10/ma-perche-monti-parla-come-un-automa/
11.04.2012

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