FONTE: SECULAR INVESTOR
Mentre il Ministro delle Finanze Yanis Varoufakis stava contrattando il nuovo pacchetto di salvataggio in Lussemburgo, il Primo Ministro del governo greco Alexis Tsipras ha fatto un viaggio in Russia. Tutto ciò non era di sicuro una coincidenza.
Anche se sia i Russi sia i Greci inizialmente hanno sostenuto che la visita non avesse nulla a che fare con la crisi in Grecia, sia prima sia dopo l’incontro, alcuni ufficiali del governo russo hanno reso noto che se la Grecia facesse formale richiesta di aiuto, la Russia “tenterebbe di aiutarla”. Non è una coincidenza che Russia e Grecia abbiano già siglato il famoso “accordo del gasdotto” in cui entrambe le nazioni si impegnano a costruire un gasdotto per l’esportazione del gas naturale russo verso l’Europa attraverso la Turchia (per evitare i condotti che passano per l’Ucraina).
Questo accordo è importante per due ragioni. Prima di tutto il fatto che Russia e Grecia siano nuovamente migliori amiche innervosisce le nazioni europee, nonostante l’embargo economico che continua ad esserci. In secondo luogo, dettaglio che sembra essere trascurato dai media occidentali, la Russia sembra non nutrire rancore nei confronti dell’Europa occidentale (o almeno desidera che le relazioni rientrino nella normalità). Finchè le nazioni europee manterranno in vita l’embargo commerciale, la Russia potrebbe tranquillamente bloccare le forniture di gas all’Europa per mandare un segnale forte.
C’è anche una terza ragione potenziale per questo accordo. Evitando di far passare il gas per l’Ucraina, Putin potrebbe tentare di distrarre l’attenzione proprio dall’Ucraina, che era un’importantissima nazione di passaggio. Significa anche che la Russia preferirebbe non gettare alla Grecia un’ancora di salvezza, rischiando di compromettere le future relazioni e la possibilità di riconciliazione con le nazioni occidentali.
Per cui anche se la Russia ha la possibilità di salvare la Grecia (mettendole a disposizione qualche miliardo di euro, nonostante il suo deficit di bilancio) per molestare le nazioni occidentali, probabilmente non lo farà, poichè quale sia l’opinione circa Vladimir Putin, questi è un fine stratega e l’ultima cosa che desidera è una nuova guerra fredda.
Per cui no, la Grecia non dovrebbe fare affidamento sulla Russia e la sua unica speranza è di arrivare con una proposta appetibile al summit straordinario sull’Euro di lunedì. Sarà il meeting dell’ultima possibilità e sarà meglio per i Greci di avere maggiori dettagli a portata di mano a sostegno delle loro “proposte” precedenti. All’ultimo meeting dell’Eurogruppo Varoufakis aveva dei piani nuovi, ma si è dimenticato di tirar fuori anche un solo numero sugli introiti previsti, questo ha indisposto non poco gli altri negoziatori.
Un’altra soluzione per la Grecia potrebbe essere di vendere parte delle proprie riserve auree, ma questa possibilità è abbastanza remota, perchè garantirebbe alla nazione solo qualche settimana in più, dato che le riserve non bastano a coprire i debiti da pagare in luglio.
Per cui il motto “non ci sono alternative” non è mai stato calzante come in questo caso. La Grecia non dovrebbe fare affidamento sulla Russia e non può vendere il proprio oro per sfuggire al default. Per cui o riguadagna la credibilità persa all’interno dell’Eurozona al meeting di lunedì o sarà costretta a lasciarla. Non c’è alcuna possibile soluzione di mezzo.
Fonte: http://www.zerohedge.com/
Link: http://www.zerohedge.com/news/2015-06-21/could-russia-save-greece
21.06.2015
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione FA RANCO