Ieri, mercoledì 6 aprile, il riconfermato Primo Ministro ungherese Viktor Orban ha annunciato durante una conferenza stampa che l’Ungheria è pronta a pagare in rubli il gas russo, rompendo così con i diktat europei che invece vanno verso la direzione di un braccio di ferro con la Russia.
Già in precedenza il Ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto aveva affermato che le autorità dell’UE “non hanno alcun ruolo” da svolgere nel suo accordo di fornitura di gas con la Russia, che si basa su un contratto bilaterale con la multinazionale Gazprom.
L’intenzione della Commissione europea “che ci dovrebbe essere una sorta di risposta comune da parte dei paesi importatori di gas russo” non è stata considerata necessaria, ha affermato l’ungherese Szijjarto, aggiungendo che le nazioni hanno firmato individualmente contratti bilaterali. “Nessuno ha voce in capitolo su come modifichiamo il nostro contratto” ha concluso. La Commissione Europea per il momento non ha commentato la posizione del governo ungherese.
L’Ungheria, che dipende fortemente dalle importazioni russe di gas e petrolio, lo scorso anno ha firmato un nuovo accordo di fornitura di gas a lungo termine, in base al quale Gazprom dovrebbe spedire 4,5 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Nel frattempo, tra le mosse del presidente Putin c’è da segnalare la sua volontà anche di ampliare la cooperazione economica tra Mosca e Belgrado, soprattutto nel settore energetico, aprendosi a un confronto con il suo omologo serbo Aleksandar Vucic.
Il contratto della Serbia per il gas russo scade infatti il 31 maggio, e la necessità di pervenire a un rinnovamento del contratto è fondamentale per entrambe le parti attualmente. “I colloqui sul nuovo contratto devono essere lanciati il prima possibile”, si legge in una dichiarazione dell’ufficio di Vucic.
A ciò si aggiunge che tra i paesi che ancora non hanno capito come risolvere il problema degli approvvigionamenti, se decidono di assecondare la follia dei maggiori governi europei, c’è anche la Lettonia, che, secondo Sputnik Italia, starebbe propendendo anche lei per cedere al rublo pur di non far morire la propria popolazione.
Massimo A. Cascone, 07.04.2022