DI STEVE WATSON
Uno degli attentatori suicidi che hanno attaccato Londra il 7 luglio fu
filmato mentre discuteva con un cassiere di che gli avrebbe dato del
resto
sbagliato alcune ore prima di farsi saltare in aria, ha riportato ieri
il London Independent.
Un esperto di anti-terrorismo della Polizia Metropolitana ha anche
detto ad
un seminario che i quattro terroristi – Mohammad Sidique Khan di 30
anni,
Shehzad Tanweer di 22, Germaine Lindsay di 19 e Hasib Hussain di 18 –
non
coincidevano con il profilo preconcetto del terrorista.
Il funzionario ha detto al seminario tenutosi a Preston (nel
Lancashire) due
settimane fa: “Questo non è l’atteggiamento di un terrorista – Voi
pensereste che è normale.
“Tanweer ha pure giocato a cricket la sera prima di andare a Londra –
Ora,
sono queste le azioni di qualcuno che sta per farsi saltare per aria il
giorno successivo?
“Ho visto il footage della CCTV su queste persone. Non sembra che
stiano
andando a commettere assolutamente alcun crimine. L’attentatore di
Russel
Square [Hasib Hussain] si vede in effetti mentre va per negozi e in
mezzo
alla calca [prima del suo attacco]”. Ha detto l’esperto.
Shehzad Tanweer (a sinistra) e Germane Lindsay alla stazione della
metropolitana di King’s Cross nel centro di Londra.
Queste rivelazioni sono ancora di più una prova che suggerisce che i
cosiddetti “attentatori suicidi” non avevano praticamente la minima
idea di
stare per morire il 7 luglio.
RIEPILOGHIAMO LE PROVE
1. Gli attentatori hanno comprato biglietti del treno andata e ritorno
ed
hanno pagato un parcheggio a lungo termine – Secondo degli esperti che
sono
stati interpellati dalla polizia, hanno parcheggiato una macchina in
affitto
fuori dalla stazione ferroviaria ed hanno pagato per un parcheggio di
sette
giorni, quindi hanno acquistato biglietti andata e ritorno per Londra.
2. Alcune bombe furono lasciate in macchina. Se voi state per usare
quattro
bombe in quattro luoghi, facendovi per questo saltare, perché
lascereste
delle bombe supplementari nella vostra macchina in affitto per farle
trovare
dalla polizia? E poi uno degli attentatori aveva speso parecchio di
recente
per riparare la sua macchina.
3. Nessun biglietto da suicida o messaggio video-registrato per le loro
famiglie è emerso come è successo per attacchi avvenuti altrove.
4. Filmati dalle telecamere a circuito chiuso della stazione, i quattro
uomini sembravano, ha detto la polizia, degli “allegri gitanti”, che
ridevano e scherzavano e portavano zaini pesanti. London Independent ,17 luglio 2005
5. Bancomat e una patente appartenenti ad Hasib Hussain furono trovati
tra i
resti del bus 30. Documenti appartenenti ai suoi summenzionati amici
sono
pure stati scoperti nei luoghi degli attentati alla metropolitana.
Perché
attentatori suicidi dovrebbero portarsi dietro dei documenti personali?
Pensavano che sarebbero andati da qualche altra parte dopo essersi
fatti
saltare?
E poi come sarebbe che documenti cartacei riescono a rimanere
intatti in esplosioni che squarciano acciaio e persone?
6. Perché la bomba di Hasib Hussain è esplosa dopo, e perché si trovava
su
un pullman? Il suo percorso prescelto era bloccato ma avrebbe
semplicemente
potuto prendere un’altra linea della metropolitana. Ci furono
testimonianze
di un uomo sul bus 30 che rovistava freneticamente nel suo zaino appena
prima dell’esplosione. Hussain aveva sentito delle altre esplosioni e
si
fece prendere dal panico? Venne anche rivelato che fece una sosta per
un Big
Mac. Un ritratto di un fondamentalista musulmano davvero intransigente
che
odia i valori occidentali, quello di uno che passa da McDonald’s prima
di
“farsi saltare”.
7. Come fa davvero comodo [pensare] che tutti gli zimbelli sospettati
avrebbero dovuto saltare nei loro singoli attacchi sebbene l’ultima
parola
fosse che gli attacchi non erano attentati suicidi, ma esplosioni sincronizzate, temporizzate.
8. Bruce Lait, sopravvissuto della metropolitana, ha detto ai media
locali
che la bomba si trovava SOTTO il treno – “Il poliziotto disse ‘attenti
a
quel buco, è la che c’era la bomba’. Il metallo era tirato verso
l’alto
come se la bomba si trovasse sotto il treno. Sembrava si pensasse che
la
bomba fosse stata lasciata in uno zaino, ma non ricordo nessuno che si
trovasse dove c’era la bomba, o nessuno zaino” ha detto.
Un’altra fonte credibile, il giornalista del Guardian Mark
Honigsbaum,
parlò con testimoni oculari delle esplosioni di Edgware Road, che
descrissero essenzialmente la stessa cosa. I testimoni oculari dissero
a
Honigsbaum che “mattonelle, le coperture del pavimento del treno,
improvvisamente si sollevarono, saltarono”. Cliccate qui per ascoltare
l’audio.
9. La rivendicazione di un “Gruppo di Al-Qaeda” secondo la quale gli
attentatori lavoravano per loro risultò essere una panzana.
10. Gli attentatori sono stati descritti come quattro “bravi
giovanotti”,
“ragazzi normali che giocavano a basket e prendevano a calci il
pallone, uno
era figlio di un proprietario di un fish’n’chip, un altro era
insegnante
alle elementari. I parenti stretti di uno degli attentatori, il
laureato in
educazione fisica di 22 anni, sono stati menzionati dicendo di “non
riuscire
a comprendere perché fosse diventato un assassino di massa”.
COME HANNO FATTO QUESTI BRAVI GIOVANOTTI A METTERE LE LORO MANI SU
IMPORTANTI ESPLOSIVI DI CATEGORIA MILITARE,
E SE LE LORO CASE NE ERANO
PIENE, ABBASTANZA DA LEGITTIMARE L’EVACUAZIONE DI 600 PERSONE, LE LORO
FAMIGLIE NON SE NE SAREBBERO ALLORA ACCORTE ?
LA MONTATURA
Sono stati molteplici i rapporti particolareggiati sul fatto che questi
uomini non coincidono con il profilo di un terrorista intransigente, e
che
fossero gente davvero simpatica che aveva ogni ragione di vivere.
Guardate
le notizie qui sotto:
www.prisonplanet.com/articles/july2005/140705
www.prisonplanet.com/Pages/Jul05/170705 http://
Quando venne rilasciata una registrazione video di Mohammad Sidique che
lo
mostrava in abiti Arabi e mentre parlava di compiere attentati, i suoi
vecchi amici e gente della zona che lo conosceva furono assolutamente
convinti che il nastro fosse un falso.
“Molta gente da queste parti lo
amava. Lo conosco da tutta la vita, era amico di tutti”, ha detto
qualcuno.
“So che le persone possono cambiare in un attimo, ma non posso dire che
lui
sia una di queste. E’ stato insegnante dei miei figli, era un
insegnante
davvero bravo. Non era mai duro – nessuno potrebbe dire che fosse un
estremista – era tranquillo e dedito ai bambini. Lo amavano tutti”
Le famiglie degli attentatori ancora oggi restano “incredule”
sul
perché
avrebbero fatto una cosa del genere.
In un modo simile quando un sospettato degli attacchi falliti del 21
luglio
fu catturato a Roma, la gente che lo conosceva era “scioccata”
dal
fatto che
questi avesse anche solo considerato tali attività. Queste persone sono
degli zimbelli che credono di prendere parte ad esercitazioni o
addestramenti, e quando gli eventi realmente vanno in scena dal vivo o
saltano per aria o vengono catturati come colpevoli e collegati con i
falsi
gruppi di Al-Qaeda.
Nel caso degli attentatori di Madrid costoro si misero in un angolo in
un
hotel e si fecero saltare in aria. Accidenti che convenienza. Più tardi
fu
rivelato che due di loro erano informatori della polizia
e che erano
collegati alla testa della squadra artificieri della Guardia Civil
spagnola.
Abbiamo ampiamente documentato come esercitazioni su bombe nei treni
della
metropolitana erano in corso negli stessi luoghi e alla stessa
ora il 7
luglio. La stessa cosa successe l’11 settembre.
Queste esercitazioni
vengono
usate come copertura per abbindolare chi vi è coinvolto ed in più
rallentano
o bloccano le reazioni dei servizi di emergenza e via dicendo appena
avvenuto il disastro.
Il Governo può quindi servirsi della scusa dell’attacco terroristico
per
compiere un giro di vite sulla popolazione ed incitare a una
legislazione
draconiana e restringere la libertà, aumentando di conseguenza il
proprio
potere autorizzandosi dieci volte di più mentre afferma semplicemente
di
proteggere la propria gente. L’abbiamo visto con le nuove leggi sul
terrorismo, settori con libertà di parola e legislazione sulle carte
d’identità che vengono proposte nel Regno Unito.
Il chiodo finale nella bara concernente coinvolgimenti interni è
spuntato
quando venne ammesso che il cosiddetto cervello degli attentati sia del
7
luglio che del 21 luglio, Haroon Rashid Aswat, fa parte
dell’Intelligence
Britannica.
L’esperto di terrorismo John Loftus ha detto a Fox News:
“Tempo addietro nel 1999 [Aswat] venne in America. Il Dipartimento
della
Giustizia voleva accusarlo a Seattle perché lui e i suoi compari
stavano
cercando di avviare una scuola di addestramento per terroristi in
Oregon…
abbiamo appena appreso che le sedi centrali del Dipartimento di
Giustizia
USA ordinarono ai giudici di Seattle di non toccare Aswat…
apparentemente
Aswat stava lavorando per l’intelligence Britannica”.
La domenica [17 luglio] l’Independent
rivelò che uno degli attentatori,
Khan, aveva legami – compreso un contatto telefonico – con Aswat. Una
fonte
della sicurezza ha rivelato che l’MI5 era talmente ai ferri corti in
quel
periodo da dover domandare agenti alla sua forza sorella, l’MI6,
affinché
venissero richiamati dall’estero per aiutare a tenersi aggiornato sui
sospettati. Sebbene il nome di Khan venne fuori nel corso delle
indagini,
egli non fu interrogato.
Khan nell’ambiente era ben conosciuto ed era stato filmato
dall’Intelligence
Britannica.
La mente degli attentati di Londra era sotto la direzione e la
protezione
dell’MI6. Il principale attentatore di Londra era in contatto con Aswat
alcuni giorni prima. Quanto deve ancora essere ovvio che elementi
criminali
delle agenzie di intelligence erano coinvolte in questo attacco?
Steve Watson
Fonte: www.prisonplanet.com/
Link:http://prisonplanet.com/articles/november2005/011105london_bomber.htm
1.11.05
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ORIENTE