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DI MIGUEL MARTINEZ
kelebeklerblog.com
I media ci raccontano che un centenario è morto, e cosa pensa a fare lo Stato? Una legge, certo, con “pene da uno a cinque anni“. Più galera per tutti!, la panacea universale.
Movimento Cinque Stelle hanno chiesto che la legge, che loro comunque
sostengono a spada tratta, passi prima in aula. Anche a partire da oggi stesso, secondo loro. Che però significa perdere ventiquattr’ore di tempo-TV.
mi stupisce che la furia devastatrice dei Cinque Stelle si abbatta
anche su provvedimenti di civiltà come il negazionismo dell’Olocausto.”
dalla classica lagna italica, ossessionata con la presunta importanza di
Silvio Berlusconi: Debray ci parla infatti soprattutto della Francia,
dove cogliamo però gli stessi processi di fondo, di cui il gaudente di
Arcore è semplicemente una delle tante espressioni.
attraverso la solenne architettura dei monumenti e dei viali, il ritmo
delle festività e le parate, unico spettacolo di massa (a fianco di
quelli residui della Chiesa).
trasmetterà, senza autorizzazione, dei segnali da un luogo a un altro,
sia con l’aiuto di apparecchi telegrafici sia con qualsiasi altro mezzo,
sarà punito con la prigione, da un mese a un anno di reclusione.”[1]
con il controllo delle scuole che – libro su libro, secondo un percorso
iniziatico ascendente – modellano il Cittadino. Con la sua “epopea
prometeica”, come la definisce Debray: “il progresso, il senso della storia, la pace attraverso la scienza, la padronanza senza fine né limite della natura, ecc.”
dall’industria mediatica nazionale, subordinata allo stato, all’impresa
in grado di aggirare tutte le frontiere, e questo ha spezzato il
controllo dello Stato Nazione sulle informazioni.
noioso tra le pubblicità, la telepresenza entra in tutte le case molto
prima degli aridi comunicati del potere.
“In
un mondo in cui tutto ciò che non si vede alla televisione non esiste,
un governo senza immagine ha tutte le ragioni di preoccuparsi”.
videocratica si basa solo sul consenso popolare e il consenso popolare è
una realtà fluttuante che deve essere conquistata con un’opera continua
di seduzione. L’azione dello Stato si sposta dal governo alla seduzione.
spostamento c’è già una perdita di potere e di centralità. Non è più la
società civile a ruotare intorno allo Stato, bensì lo Stato che si fa
satellite della società civile.
non è più possibile alcun progetto a lungo termine: le onde arrivano a
sorpresa, durano un istante, e vanno cavalcate tutte. Per cavalcare,
occorre promettere più velocemente di quanto si possa fare; anzi, il fare – al di là di singoli gesti simbolici – mette a rischio la velocità del meccanismo seduttore.[2]
con il cronometro in mano dei membri della commissione Giustizia di ieri
sia solo un sintomo di tutto ciò, come lo è il disfacimento della
scuola pubblica, la crisi della sanità e di quanto possiamo ricondurre
al concetto di “Stato Nazione”.
Miguel Martinez
Fonte: http://kelebeklerblog.com
Link: http://kelebeklerblog.com/2013/10/17/lo-stato-seduttore-ha-fretta/
17.10.2013
Note:
un anno a cinque anni” per il negazionismo – anche in tempi di crisi, il
carcere resta un settore dinamico e in crescita costante.
con maestria il ruolo del simpatico buffone, una figura ancora
leggermente al di fuori del flusso temporale e con rimandi arcaici.
Matteo Renzi gioca invece con bravura il ruolo di chi cavalca istante
per istante l’onda mediatica, promettendo qualunque cosa, tanto nessuno gli presenterà mai il conto. Fuori dall’Oltrarno.