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La Redazione

 

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L’ITALIA E’ LA PREDA E ROMA NON VALE UNA MESSA

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A cura di Davide
Il 7 Marzo 2015
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DI MITT DOLCINO

scenarieconomici.it

L’attacco finale a Berlusconi sancisce la fine dell’Italia: il Paese finirà povero e soggiogato, serbatoio di manodopera a basso costo per i paesi ex coloniali. Roma non vale una messa

Tristemente, ho letto oggi le nuove rivelazioni contro Berlusconi, intercettazioni venute fuori adesso – chissà come – in cui compare sulla stampa uno sputtanamento equivalente alla famosa Culona Inchiavabile di memoria pre-golpista.

Il problema vero è che gli italiani ancora una volta non hanno capito nulla, fanno sempre gli stessi errori, ripetuti: si, gli italiani non hanno capito che a fare così ci si fa male da soli, il nemico non è Berlusconi ma sta all’estero, durante una crisi epocale un paese che si definisca tale cerca di garantire la propria sopravvivenza attingendo alle ricchezze altrui, a maggior ragione se si tratta di vecchie potenze ex coloniali ora in decadimento. Ed infatti la preda è l’Italia… E pubblicare cosa ha detto l’ex premier anni fa non serve assolutamente al Paese. Berlusconi è già finito, che serve annientarlo definitivamente sputtanandolo pubblicamente, serve forse per il bene della Nazione?

Ma dico io, perché capita questo? Forse per aver dichiarato che farà opposizione? Mi sembra democratico che un’opposizione esista, anzi forse il Cavaliere ha sbagliato a pensare che sarebbe sopravvissuto fino alle prossime elezioni venendo a patti: lui, il suo partito non possono sopravvivere fino a dopo novembre 2016, chi non l’ha ancora capito è fesso. Oggi vediamo ancora una volta compiersi l’epilogo della tragedia tipica dell’antica Roma, il tradimento tra le fila degli amici.

Si sappia che chi scrive è stato fino al 2010 tra i più grandi critici dell’ex Caimano (questo si, ex!). Oggi eliminando Berlusconi si consegna l’Italia definitivamente a Renzi ma implicando nessun contraltare politico, nessuna opposizione. Ossia la verità sarà una ed unica, il declino, le tasse determinate dalla permanenza nella moneta unica, la fine segnata per un paese ex-ricco diventeranno le verità, anzi le uniche verità concesse. E dice questo colui che su questo sito più ha difeso Renzi – beccandosi sonore critiche, a questo punto giustificate -. Inoltre, dati alla mano, avendo letto Agatha Christie, ormai non c’è più nemmeno il dubbio che le azioni della magistratura vadano all’unisono con la politica, con buona pace della Costituzione: guarda caso oggi che Berlusconi torna all’opposizione vera i giudici finiscono il lavoro…. Insomma, sarà un caso ma posso almeno dire che così non si va da nessuna parte?

Si, perché quello che la gente non ha ancora capito è che se è vero che l’Italia crescerà quest’anno di uno zero virgola questo succederà solo a fronte di un decollo epocale del dollaro di 28 figure e di un dimezzamento del prezzo del petrolio in dollari in un solo anno, in presenza di un minimo di ripresa nei paesi limitrofi. Che succederà quando la situazione si normalizzerà, quando il petrolio tornerà a salire ed il dollaro si indebolirà? O, più semplicemente, quando la ripresa mondiale e soprattutto europea si sfinirà per mancanza non di liquidità ma di opportunità? Nessuno ci dice che la grande depressione venne vinta solo grazie allo scoppio della seconda guerra mondiale: anche questa depressione non farà eccezione, ci vuole un conflitto*.

Ma prima dell’epilogo i paesi ricchi ma deboli verranno depredati dagli ex poteri coloniali, preda nobile l’Italia. Depredati di risparmi, assets, aziende di Stato, pensioni (la Grecia sembra debba mettere le pensioni a garanzia del proprio debito da ripagare all’Europa…). In breve, del benessere che esisteva fino al 2010, l’Italia usciva da vincente dalla crisi subprime semplicemente perché aveva un sistema bancario arretrato che non si era impelagato in carta di dubbio valore. Ed aveva un padrino in Libya che negli ultimi 40 anni ha sempre salvato le aziende italiane evitando che venissero vendute allo straniero, purtroppo durante Tangentopoli era bloccata dal caso Lockerbie per cui i capitali libici furono congelati sulla sponda africana, magari non casualmente… [ed infatti gli stessi oggi interessati alle ricchezze del Belpaese non potevano accettare l’Italia vincente a valle della crisi del 2008-2010, …]

Cosa attendersi? Un lento e progressivo declino, repressione fiscal giudiziaria per fare cassa, tasse in salita, concentrazione del potere nelle mani dei soliti noti, la media borghesia sparirà e la fame ricomparirà in molti strati della popolazione. L’Italia diventerà il laboratorio del piano Funk di nazista memoria, un paese depredato delle proprie ricchezze che sarà serbatoio di manodopera a basso costo non risparmiante ma solo consumante. Alla fine senza un’opposizione questo significherà anche una deriva autoritaria, mi direte quando per legge verranno confiscate le proprietà private a saldo del debito pubblico.

Soluzioni non ce ne sono visto quello che capita a chi si oppone. Meglio emigrare fino a quando si può. Attendetevi una tassa sull’emigrazione o exit tax a breve, massimo un anno. Forse lasciare affogare il Paese è il solo modo per l’accozzaglia di regioni che si chiama Italia – un Paese che non sa reagire ai soprusi – per portare un correttivo ad una situazione insostenibile, lasciando di fatto decidere ad altri. Che significa anche velocizzare un lento ma inesorabile declino.

Voi direte certamente che esagero. Penso proprio di no, chi mi conosce già mi maledice perchè sa che troppo spesso ci prendo, magari sbagliando le tempistiche ma la sostanza non si discute. In ogni caso l’unica domanda che va posta ai governanti responsabili dello scempio è questa: chi pagherà anche le Vostre pensioni. Anche perché la retroattività legale nel non pagarle varrà anche per loro…

Mitt Dolcino ha capito che ha perso e dunque non serve più, da oggi verranno fatti commenti e qualche volta analisi solo su spunti di politica internazionale**, Roma – questa Roma – non vale una messa.

Mitt Dolcino

Fonte: http://scenarieconomici.it/

Link: http://scenarieconomici.it/messa-requiem-per-litalia-paese-finitra-povero-soggiogato-serbatoio-manodopera-basso-costo-per-i-paesi-ex-coloniali-roma-non-vale-messa/

6.03.2015

*Attenzione ad istigare la Russia, soprattutto se sei confinante: vogliamo davvero correre il rischio di mettere all’angolo un paese che per sedare la rissa può tranquillamente far esplodere una testata termonucleare nell’est Europa, includendo in questa la ex DDR? Alla fine, sempre per sedare la rissa, gli USA fecero lo stesso a Hiroshima e Nagasaki evitando lo spargimento di sangue di una invasione di terra tecnicamente impossibile, il Giappone non era conquistabile militarmente [memento l’ultimo giapponese sull’isola del Pacifico che dopo 20 anni ancora era armato ed in combattimento contro i nemici dell’Imperatore]

**Magari concedendomi una deroga con commenti sull’alienazione delle aziende di Stato

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