Ieri, venerdì 27 maggio, l’esercito iraniano ha sequestrato due petroliere battenti bandiera greca nel Golfo Persico. Secondo la ricostruzione, le truppe della Marina del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) hanno usato elicotteri per abbordare le petroliere Delta Poseidon e Prudent Warrior e, preso il controllo, le navi sono state successivamente scortate da alcune navi militari fuori dalle rotte di traffico internazionali fino alle acque iraniane a poche miglia dalla costa.
Sia il Ministero degli Esteri greco che i media iraniani hanno confermato la cattura delle navi, chiarendo che l’azione si è svolta in rappresaglia contro le azioni del governo di Atene, che a inizio settimana ha confiscato una petroliera battente bandiera iraniana che stava navigando in acque greche.
#BREAKING A second Greek-flagged oil tanker, Prudent Warrior, has also been seized by the Iranian military, according to @LloydsList.
The seizure of the two vessels comes in response to Greece's move to seize an Iranian tanker and letting the US confiscate its crude oil. pic.twitter.com/R2THAMo1d4— Iran International English (@IranIntl_En) May 27, 2022
Tale confisca sarebbe avvenuta, secondo la posizione di Teheran, sulla base alle sanzioni imposte da Washington a Mosca. Nel particolare, la nave confiscata dal governo greco, la petroliera Pegas, era precedentemente di proprietà della società russa Transmorflot, ed era stata sanzionata dagli Stati Uniti il 22 febbraio, due giorni prima dell’inizio delle ostilità in Ucraina. La stessa società Transmorflot è stata oggetto di sanzioni americane a partire dall’8 maggio.
A partire dal primo marzo però la Pegas, ribattezzata Lana, sarebbe passata sotto il controllo di dell’Iran, battendo quindi bandiera iraniana. Ciò, secondo Teheran, scagionerebbe quindi la nave stessa dalle precedenti sanzioni e renderebbe illegittimo quanto compiuto da Atene. A maggior ragione visto che poi il governo greco ha dato il via libera agli americani di poter requisire il carico della Pegas e portarlo negli Stati Uniti. Azione che l’Iran ha definito “un chiaro esempio di pirateria”.
“La Repubblica islamica ha deciso di adottare misure punitive contro la Grecia dopo che questa ha sequestrato una petroliera iraniana e ha permesso al governo statunitense di confiscare il suo greggio […] La Repubblica islamica ha espresso la sua profonda preoccupazione per la continua violazione delle leggi internazionali e delle convenzioni marittime internazionali da parte del governo statunitense”, ha riferito l’agenzia di stampa statale IRNA.
Massimo A. Cascone, 28.05.2022