Settimane dopo l’acquisto del greggio russo scontato, l’India si prepara a un forte aumento degli acquisti di carbone dal paese, nonostante le pressioni Occidentali chiedano il contrario. La sesta economia mondiale sta infatti spingendo fortemente sulla sicurezza energetica in questo momento di riassetto degli equilibri geopolitici, conscia della dipendenza strategica dalle importazioni russe.
Come riportato nell’articolo della CNBC, le importazioni di carbone sono aumentate già nel mese di marzo, toccando i massimi storici dagli ultimi due anni. Secondo Matthew Boyle, analista principale presso la società di intelligence delle materie prime Kpler, il paese asiatico ha acquistato 1,04 milioni di tonnellate di carbone russo, la quantità più alta da gennaio 2020.
A conferma di ciò, la scorsa settimana il ministro dell’acciaio indiano Ramchandra Prasad Singh ha affermato che il paese sta cercando di raddoppiare le importazioni di carbone dalla Russia, in quanto ingrediente vitale per la produzione dell’acciaio.
Il carbone rappresenta quasi il 70% della produzione di elettricità dell’India, secondo le prospettive 2021 dell’Agenzia internazionale per l’energia. La nazione è classificata come il secondo consumatore e importatore di carbone al mondo, dopo la Cina. L’anno scorso, l’India è stata colpita da una carenza di carbone a causa dell’impennata della domanda di energia post-pandemia, e vuole evitare che ciò riaccada.
Dal canto suo la Russia è il sesto produttore mondiale di carbone. Secondo quanto riferito, nel 2020, il 54% delle esportazioni di carbone della nazione è andato in Asia, mentre circa il 31% è andato in Europa.
“I mercati sospettano che l’India e la Cina possano aumentare le importazioni di carbone dalla Russia, compensando parte dell’impatto di un divieto formale dell’UE sulle importazioni di carbone russe” , ha detto ai media Vivek Dhar, direttore della ricerca sulle materie prime minerarie ed energetiche presso la Commonwealth Bank of Australia, in un nota la scorsa settimana.
Insomma, mentre i leader di Corea del Sud, il Giappone e l’Europa stanno cercando di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento, lasciando in balia delle loro decisioni i popoli, l’India guarda già in prospettiva e rafforza il suo partenariato con la Russia.
Massimo A. Cascone, 14.04.2022