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Il sito Covid World segnala un esperimento del tutto analogo a quello descritto da Renovatio 21 qualche giorno fa.
Grazie alla possibilità di limitare le ricerche su Google News su specifici periodi di tempo, l’autore ha raggruppato in un grafico il numero di risultati ottenuti per l’espressione «died suddenly» (tradotto: “morto/a improvvisamente”), mese per mese a partire dal 2019.
L’esperimento soffre indubbiamente di alcuni limiti. Per citarne solo alcuni: nulla vieta che le stesse notizie siano riportate da più testate; la notizia della scomparsa improvvisa di un personaggio noto darà origine a molti articoli sullo stesso evento, la morte potrebbe riguardare animali, etc.
Tuttavia, pare emergere un trend piuttosto chiaro: il numero di notizie relative a morti improvvise è in significativo aumento a partire dalla primavera del 2021.
Potete voi stessi provare a vedere, in italiano, con Google.
Scrivete «malore» e poi profilate per la categoria «Notizie» (tasto in alto a sinistra, sotto la barra di ricerca).
Notate la quantità di malori, praticamente tutti fatali – per pagine e pagine.
Ora, facciamo un salto indietro nel tempo.
Sulla stessa pagina cliccate su «strumenti», sempre sotto la barra di ricerca.
Cliccate quindi «Recenti»: vi si aprirà un menù a tendina, scegliete l’ultima voce: «intervallo di date».
Quindi scegliete, poniamo, dal 1° al 30 novembre 2019, prima che vi fossero i vaccini e pure la pandemia conclamata.
Cliccate «Vai».
Guardate che mondo diverso. I malori erano tutt’altro.
Tanti malori dei VIP, da cui si riprendono subito. L’attore Giorgio Tirabassi, «malore poco prima della presentazione del suo film: operato, fuori pericolo».
Malore per Catherine Deneuve: «lieve ischemia». È ancora viva, ci sembra.
Grave malore per Leiji Matsumoto, il papà di Capitan Harlock: «ricoverato per sospetto ictus».
Ci sono perfino i finti malori: «Colto da malore sul San Carlone, vigili del fuoco al lavoro… ma è solo un’esercitazione».
Ci sono i malori furbetti e criminali: «Al Pronto Soccorso per un malore inganna l’attesa rubando negli spogliatoi».
C’è di tutto davvero: ma non lo stillicidio infame che vediamo oggi, con le testate locali (solo quelle, in realtà: perché non possono fischiettare davanti a pezzi di comunità che spariscono) a fare liste infinite di persone che mancano improvvisamente, e sempre con questa parola che ritorna: malore. Malore. Malore. Malore.
Verrebbe da scherzarci: «Malore» is the new «Nessuna correlazione».
Ma non c’è nulla da ridere. Questa potrebbe essere una vera strage, il battesimo nel sangue – e nell’mRNA – del XXI secolo dominato dalla Necrocultura.
Fonte: https://www.renovatio21.com/lincredibile-aumento-dei-malori-un-grafico/
Pubblicato il 19.11.2021