La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

LIKE A ROLLING STONE

blank
A cura di Davide
Il 10 Ottobre 2008
60 Views

blank

DI GIANLUCA FREDA
Blogghete!!

Com’era bello il fascismo! Quando c’era il mascellone le crisi finanziarie e borsistiche avevano sull’economia italiana lo stesso effetto di un terremoto in Giappone. Tante pagine di giornali dedicate alla catastrofe, interventi pensosi di insigni naturalisti, un sacco di chiacchiere sul tram tra impiegati morti di sonno. Ma alla fine dei conti, le conseguenze pratiche sulla vita quotidiana si riducevano, per l’italiano medio, ad uno spettacolo pirotecnico a cui assistere incuriositi tenendosi a debita distanza. Questa beata strafottenza verso le crisi internazionali non era dovuta, in realtà, alle doti del mascellone, né ad una posizione internazionale dell’Italia particolarmente solida in economia. Al contrario, era proprio la povertà dell’Italia di allora, la sua struttura ancora semirurale, il suo isolamento commerciale ed economico, a permetterle di guardare alle crisi globali con la stessa curiosità disinteressata con cui si assisterebbe ad una lontana eruzione solare. Il Duce non era che l’espressione ruspante di questo felice provincialismo, che teneva l’Italia lontana dai luculliani banchetti del capitale, ma anche dalle dolorose indigestioni.


Oggi tutti i giornali parlano di una crisi economica “simile a quella del 1929”. Sta arrivando il 1929! Il 1929 è già qui! E’ la nuova Grande Depressione! A questi inguaribili ottimisti vorrei dire che non sanno di cosa stanno parlando. Nessun italiano lo sa. Una crisi come quella del ’29 qui da noi non c’è mai stata. Ci sarà adesso, per la prima volta nella nostra storia e nessuno sembra avere un’idea chiara di ciò che ci aspetta. Nel 1929 la nostra produzione industriale non poteva crollare, essendo pressoché inesistente. La disoccupazione era diffusa, ma endemica e connaturata. Nessuno si stupiva di vedere un povero né essere poveri era cagione di particolare discredito sociale. Siccità e grandinate erano pericoli più temuti della recessione e la stessa parola “recessione”, in un paesetto come l’Italia fascista, non aveva un gran significato. Nessuno temeva di perdere la casa, perché le case, per chi le aveva, erano da generazioni un bene appartenente alla famiglia, non ad una banca creditrice di mutui quarantennali. Chi non possedeva una casa, aveva comunque una scelta: poteva imparare l’arte edilizia e costruirsela da solo, dove trovava spazio; oppure poteva restare a dormire sotto uno di quegli splendidi ponti edificati dal programma di sviluppo urbano del Ministero dei Lavori Pubblici. A tutti coloro che si sono battuti per entrare ad ogni costo nella rutilante giostra del capitalismo globalizzato – perché l’economia rurale, si sa, era una cosa brutta e antiquata – faccio i miei migliori auguri di buona e duratura crisi economica. Sarà una nuova esperienza d’apprendimento, che permetterà ai nostri dotti economisti della domenica di parlare di argomenti sperimentati sul campo, anziché proferire teoretici vaticini fondati sul nulla negli inserti borsistici dei rotocalchi.

In un certo senso, siamo stati, ancora una volta, relativamente fortunati. La nostra economia è declinata a poco a poco negli ultimi vent’anni ed è rimasto ormai ben poco che crollando possa fare rumore. Le grandi aziende sono state svendute, i piccoli imprenditori lottano già da anni contro il fisco vampirico e lo spettro del fallimento, i nostri servizi pubblici sono già una fogna e lo sono sempre stati, la disoccupazione è un concetto relativo per chi ha un lavoro precario, un lavoro a progetto, un mezzo lavoro pagato a ore. Sarò incosciente, ma mi aspetto solo cose buone da questa crisi. Come cantava Bob Dylan: “When you’ve got nothing, you’ve got nothing to lose”. L’esplosione del bubbone immobiliare, annunciata da anni, è l’inizio di un processo di guarigione del corpo sociale, che – se siamo fortunati – potrebbe perfino passare, non dico per la morte del capitalismo in sé, ma almeno per il decesso doloroso e meritatamente orrendo, di questo capitalismo farlocco; un capitalismo che non ha più alcun capitale alla sua base, ma solo cartaccia moltiplicata all’infinito per produrre e acquistare altra cartaccia. Tonnellate e tonnellate di immondizia azionaria che si riverseranno, all’improvviso, sulle nostre teste ignare. Ma guardate il lato positivo: potremo finalmente dare una ripulita e più radicale sarà la pulizia, meglio sarà per tutti. Da oggi in poi – se siamo saggi – accoglieremo ogni spacciatore di fetenzie finanziarie con gli onori che si merita: mezzo chilo di pallettoni dritto nella zona pelvica. Le banche, quelle che sopravviveranno, torneranno a essere banche, non puzzolenti suq di spazzatura azionaria venduta come investimento.

Questo disastro finanziario globale è la fine di un incubo. L’economia globale era, da anni, un cadavere vivente, morto e marcito, tenuto in piedi, come fosse vivo, da continue iniezioni di liquidità. Si prendeva il corpaccione decomposto, lo si puntellava con miserabili tagli di mezzo punto ai tassi d’interesse, se ne liftava alla meno peggio il volto scarnificato e scheletrito con profluvi di chiacchiere sulla crescita e sul liberismo, poi gli si faceva fare “ciao” al popolo bue muovendogli con i fili la manina ossuta. E tutti lo riverivano, si sdilinquivano, rispondevano al saluto con un sorriso fino alle orecchie: “Ciao, simpaticone, ciao”. La fine di questo accanimento necrofilo sui resti mortali della Grande Bufala è una notizia che infonde speranza. Significa che dovremo metterci insieme, spremere le meningi, inventare nuovi modelli economici, liberarci una volta per tutte delle nozioni preconcette – la Crescita del Pil! La Moneta Unica! Il Rispetto dei Parametri di Maastricht! – che ci hanno trascinato giù per lo scarico insieme alla merda cartacea a cui avevamo affidato i nostri destini. Dovremo liberarci del dollaro, dovremo fare piazza pulita del liberismo opprimente che ci ha asfissiato per trent’anni, dovremo – qui ci vorrà coraggio – lasciare affondare i capitani americani con la loro nave di cartone e appropriarci, a pistolettate, di tutte le scialuppe disponibili. Oppure dovremo, semplicemente, sparire nel consueto buco nero della storia. Lì dentro, saremo in compagnia delle innumerevoli civiltà che non hanno saputo reagire, per sopravvenuta decerebrazione, ad una banale crisi economica e potremo attendere, con fiduciosa pazienza, i buoni barbari che arriveranno puntuali, ancora una volta, a sostituire gli imperi caduti nella trappola della loro stessa stupidità terminale. Anche questa non sarebbe una prospettiva disprezzabile. Come ci si sente a restare da soli? Come ci si sente a non avere una casa a cui tornare, come un perfetto sconosciuto, come una pietra che rotola?

Ragazzi, ci si sente da dio.

Gianluca Freda
Fonte: http://blogghete.blog.dada.net/
Link: http://blogghete.blog.dada.net/archivi/2008-10-09
9.10.08

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
2 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • Eroine moderne 12 Ottobre 2024
    Vedremo mai le boldracche de sx infiammarsi per questa ed altre donne che difendono il LORO MONDO contro l' occidente ? Leggete l'articolo: quella donna voleva solo fermare la guerra omici...
    oriundo2006
  • Prato, lavoratori protestano davanti a una pelletteria: aggrediti a sprangate 11 Ottobre 2024
    10 Ottobre 2024 - 18:30 «Nel cuore della notte una squadraccia armata di spranghe di ferro ha attaccato il picchetto della pelletteria Confezione Lin Weido...
    dana74
  • La Banca Mondiale ha approvato un nuovo fondo per l’Ucraina 11 Ottobre 2024
    11 Ottobre 2024 - 14:30 Il consiglio esecutivo della Banca Mondiale giovedì ha approvato lacreazione di un nuovo Fondo di intermediazione finanziaria(FIF) per ...
    dana74
  • Ma quale patrioti 11 Ottobre 2024
    La Russia ha sparato a zero militari italiani eppure è stata riempita di sanzioni con annessi insulti in diretta televisiva.Lo stato terrorista di israele dopo aver bombardato scuole, ambula...
    dana74
  • Come BlackRock governa LETTERALMENTE il mondo 10 Ottobre 2024
    come si approprierà dei nostri averi e del nostro futuro. Lo sta già facendo INTERVISTA DEL SECOLO IL SEGRETO DEL SUCCESSO DI BLACKROCK - CLAUDIO MENNILLO
    dana74


blank