In questi primi giorni di maggio l’Europa ha aumentato notevolmente le importazioni di gas rispetto ad aprile, ha affermato Alexey Belogoriev, viceDirettore capo per l’energia presso l’Istituto di Energia e Finanza (IEF).
“Dal 1° maggio, c’è stato effettivamente un aumento esplosivo delle forniture di gas russo via gasdotto all’UE, rispetto ai livelli molto bassi di aprile. Per esempio, le consegne alla Finlandia, secondo ENTSO-G, sono aumentate di 4,8 volte tra il 30 aprile e il 4 maggio. Le consegne del gasdotto Yamal-Europa, che sono scese a zero negli ultimi giorni di aprile, sono tornate al livello dei primi di aprile nei primi giorni di maggio”, ha dichiarato l’esperto.
Tra i fattori che hanno contribuito all’aumento di richiesta dall’Europa, due in particolare sono stati reputati da Belogoriev i principali.
Il primo è sicuramente l’abbassamento del prezzo del gas in reazione a quanto successo ad aprile. Mentre infatti il prezzo del gas di aprile era ancorato ancora alle quotazioni di marzo, il prezzo di maggio ha risentito dell’abbassamento della domanda di aprile, che ha costretto le quotazioni ad abbassarsi. Per farla semplice, il prezzo si basa su quanto accaduto il mese precedente, e sappiamo che è ad aprile che l’idea embargo ha iniziato ad aleggiare.
Il secondo fattore chiave, legato strettamente al primo, è la necessità dei paesi di fare scorte nel caso in cuoi l’embargo davvero dovesse esserci. Soprattutto se si prende in considerazione anche il fatto che alcuni paesi europei ancora non si sono dichiarati disponibili a ottenere le forniture attraverso il nuovo metodo di pagamento imposto da Mosca.
“La Finlandia, per esempio, ha tempo fino al 20 maggio per fare il prossimo pagamento, e potrebbe rimanere senza gas russo dal 21 maggio” se non accettasse di aprire il conto presso GazpromBank ha detto Belogoriev.
Come sappiamo infatti già Bulgaria e Polonia hanno detto no alle richieste russe e si sono viste tagliate le forniture, ora la patata bollente è nelle mani degli altri paesi europei che hanno tempo fino al 21 maggio per decidere come comportarsi.
“Pertanto, è abbastanza naturale voler accumulare quanto più gas russo possibile nelle due settimane rimanenti. In altre parole, l’aumento osservato è opportunistico e quindi insostenibile. Anche se la Russia e l’UE riescono a superare la crisi del rublo a maggio, è probabile che le forniture diminuiscano in estate”, ha concluso Belogoriev.
Massimo A. Cascone, 06.06.2022
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