affinchè accolga la nostra richiesta di amicizia nonostante la politica estera aggressiva dei Paesi Nato
DI GIANNI PETROSILLO
Conflitti e strategie
Noi, cittadini italiani ed europei, ci dissociamo dalle iniziative ostili che i nostri governi stanno intraprendendo nei confronti della Russia e del suo popolo, imponendo sanzioni economiche ed altre misure restrittive, che non sussistono in giustificati motivi e non rispondono a comprovate cause razionali. Riteniamo, anzi, che questo modus operandi, aggressivo e adialogico verso Mosca, rappresenti la maniera più errata e controproducente per risolvere le partite diplomatiche e le diatribe geopolitiche tra vicini. Consideriamo la Russia, e la sua popolazione, parti integranti della storia europea, come centinaia di anni di destini incrociati e condivisi attestano, dalla nascita del mito della Terza Roma, erede della civiltà romano-bizantina, fino ai nostri giorni.
La Russia è un paese fratello col quale è opportuno mantenere costantemente aperti canali di dialogo costruttivo e di mutua cooperazione, finalizzati al superamento delle rispettive problematiche politiche, economiche, finanziarie e sociali.
L’amicizia tra i nostri Stati, tra l’Italia e la Russia e tra la Russia e l’Unione Europea, è necessaria a tutti gli attori in campo per affrontare la crisi sistemica mondiale che sta colpendo le nostre società, mettendo a repentaglio prosperità e benessere generali. Questa situazione di nuova precarietà epocale, derivante dall’indebolimento del pregresso ordine mondiale, eretto su alleanze e contrapposizioni in via d’estinzione, o già esauritesi, pone anche gravi dilemmi di sicurezza globale, ad esempio, nei confronti di fenomeni come il terrorismo islamico e la criminalità internazionale, i quali richiedono un approccio comune e coordinato per essere fronteggiati e debellati.
In tal senso, un’Europa coesa e collaborativa, da Brest a Vladivostok, è la risposta adeguata da dare a queste emergenze radicate o insorgenti. Relazioni più equilibrate nella Comunità Internazionale, e nei suoi organismi decisionali, basate sull’ascolto e sulla sintesi delle posizioni e delle istanze di tutti i partner – allontanando il ricorso a comportamenti prevaricatori, come quelli messi in atto da Amministrazioni che ancora si percepiscono eccezionali, perché investite da un’inesistente quanto autoreferenziale destino manifesto – sono l’atout per restituire ai popoli serenità e fiducia reciproca.
Nessuno che tenga veramente alla libertà, alla democrazia e alla stabilità, in una fase di incipiente caos geopolitico, può permettersi di escludere la Russia, nazione che ha solide fondamenta in questi valori, dall’edificazione di un orizzonte mondiale più libero, democratico e sicuro per tutti. Soltanto i detrattori di questi principi possono affermare il contrario. Questi nemici sono quelli che oggi usano perfidi pretesti per allontanare Mosca da Bruxelles, accusandola di avere delle responsabilità dirette nel conflitto ucraino o nella destabilizzazione di altre entità statuali, caratterizzate da fragilità etnica e territoriale, presenti sul continente europeo.
Nonostante la propaganda messa in atto per convincere l’opinione pubblica occidentale circa la veridicità di queste affermazioni, noi italiani e cittadini dell’UE, rifiutiamo di prendere per buone queste storie, supportate unicamente da discorsi demagogici e retoriche sconfinanti nel pregiudizio russofobico.
Crediamo fermamente, invece, che Mosca non abbia mai cambiato la sua prospettiva, dichiarata dal Presidente Putin in un discorso tenuto di fronte a parlamentari di nazionalità europea, nel 2001: “la Russia è un paese europeo che nutre sentimenti di amicizia verso gli altri e che si prefigge, come scopo principale, una pace stabile sul continente”.
Un’Europa che ostracizza la Russia è un’Europa mutilata che perde un pezzo della sua anima e della sua storia. Per questo auspichiamo l’immediato superamento delle sanzioni e il ristabilimento di un clima di relazioni normali tra Mosca, Bruxelles e Roma.
Link: http://www.conflittiestrategie.it/lettera-alla-russia-2
Per fimare la petizione: https://www.change.org/p/governo-della-federazione-russa-affinch%C3%A8-accolga-la-nostra-richiesta-di-amicizia-nonostante-la-politica-estera-aggressiva-dei-paesi-nato
4.06.2015