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La Redazione

 

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L'EMARGINATO BRADLEY MANNING VS L'ECCEZIONALISMO AMERICANO

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A cura di Davide
Il 23 Agosto 2013
95 Views

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DI PEPE ESCOBAR
informationclearinghouse.info

La condanna a 35 anni appena appioppata a Bradley Manning potrebbe essere vista come una perversa espressione dell’eccezionalismo americano (1).

Il messaggio trasmesso dal governo statunitense è chiaro: se uno qualsiasi di voi – per quanto libero e coraggioso – crede di essere abbastanza eccezionale da condividere informazioni confidenziali sulla sicurezza nazionale con i media, con gli americani e con l’opinione pubblica globale, verrete puniti senza pietà. Non è importante che, come spiegato dal Government Accountability Project , le azioni di Manning non hanno provocato danni fisici a nessuno negli USA (a parte la sempre più vanescente credibilità di Washington), o che stava divulgando informazioni su pratiche sporche e persino atrocità. La sua “ricompensa” è stato un processo in un tribunale fantoccio.

Come Birgitta Jonsdottir, la parlamentare islandese che ha lavorato con WikiLeaks, ha brevemente commentato, “un processo giusto … non era mai stato previsto. Nonostante sia professore di diritto costituzionale, come Comandante Supremo dell’esercito americano – e Manning è stato giudicato da una corte marziale – il presidente ha preventivamente dichiarato Manning colpevole”.

Come altri miti dell’eccezionalismo americano, una stampa “libera” è già morta e sepolta da tempo. Mentre veniva giudicato dalla corte marziale, Manning ha spiegato come ha prima cercato di consegnare le informazioni al New York Times e al Washington Post. È stato totalmente ignorato. Si potrebbe ipotizzare che il governo statunitense ci avrebbe pensato almeno due volte prima di perseguire una fonte protetta da una voce dell’establishment come il New York Times.

Manning è diventato una fonte di WikiLeaks ed il governo americano è uscito allo scoperto: questa organizzazione non fa veramente parte della stampa “libera” in quanto diretta da quello che i pubblici ministeri hanno definito come un “anarchico dell’informazione”, Julian Assange. È “stampa libera” solo quando lo diciamo noi. Tuttavia, per gli americani e l’opinione pubblica globale è chiaro dove andare a cercare del vero giornalismo oggi.


Il Sistema sconfigge gli Emarginati

Il governo americano non ha fatto prigionieri (letteralmente): i pubblici ministeri hanno chiesto al giudice Lind del tribunale fantoccio una sentenza di carcerazione di almeno 60 anni. Sei mesi fa Manning si è dichiarato colpevole di una serie di capi di accusa – allora affrontava una pena di al massimo 20 anni. Tuttavia il governo americano ha detto “no” ed ha aggiunto l’accusa, ora molto nota, di “complicità e favoreggiamento col nemico” (dalla quale è stato alla fine prosciolto: persino Lind l’aveva trovata esagerata). Eppure Manning è stato scoperto colpevole di non meno di 20 accuse, delle quali sei in violazione dello Espionage Act e molte illegittime.

Così l’ex consulente dell’Agenzia di Sicurezza Nazionale Edward Snowden ha sempre avuto ragione: è scappato a Hong Kong (e poi Mosca) perché era più che sicuro che non avrebbe avuto un processo equo. Ed è esattamente ciò che accadrà all’ospite dell’ambasciata inglese in Ecuador Julian Assange se sarà così sfortunato da essere estradato nel USA – dove un gran giurì lo ha già incriminato.

WikiLeaks ha interpretato la condanna a 35 anni come una “notevole vittoria strategica”, aggiungendo che MAnning potrebbe essere libero “in meno di nove anni”. Ma non è una vittoria. La vittoria sarebbe stato il rilascio di Manning. Invece, nella migliore delle ipotesi, dovrà languire in una prigione militare almeno fino al 2021, quando potrebbe essere rilasciato per buona condotta.

Qui un resoconto abbastanza bilanciato di Manning come un giovane infelice. Psicologicamente, è il classico Emarginato: sarebbe stato facilmente descritto da un romanzo di Camus o Dostoevsky. Tuttavia, l’elemento più cruciale è la trascendenza – quando l’Emarginato lascia il segno. Il capitano di marina David Moulton, uno psichiatra forense che ha testimoniato in difesa di Manning, ha detto alla corte marziale che Manning aveva “l’impressione che le informazioni da lui divulgate avrebbero davvero cambiato il modo in cui il mondo vede le guerre in Afghanistan e Iraq, nonché le guerre future”.

Con il tempo, potrebbe avere ragione. Ricapitoliamo, brevemente, parte di ciò che il giovane analista, dall’interno di un cubicolo con aria condizionata nel deserto iracheno, ha detto al mondo prima che un umile hacker – col quale si teneva in contatto in rete – lo vendesse al FBI.

Manning ha divulgato il video di un elicottero Apache dal titolo Collateral Murder (2) – un’illustrazione grafica del perché gli Stati Uniti hanno perso la guerra e l’occupazione in Iraq. Non per errore, la falsa indagine condotta dal Pentagono su uno dei suoi – che aveva ridotto i civili iracheni a “bastardi morti” – ha concluso che l’equipaggio dell’elicottero aveva seguito le “regole d’ingaggio”.

L’Emarginato ha consegnato a WikiLeaks circa 400.000 SIGACTS (“atti significativi”, in Pentagonese) sull’Iraq – descrivendo raid notturni sospetti e attacchi con ordigni esplosivi improvvisati. Questo ha aiutato il sito web indipendente Iraq Body Count (3) di controbattere ripetutamente al Pentagono (“noi non facciamo la conta delle vittime”).

Ha consegnato a WikiLeaks 75.000 SIGACTS sull’Afghanistan. Persino la “libera stampa” del New York Times – che ne ha pubblicati alcuni – è stata costretta ad ammettere, in maniera piuttosto umile, che si trattava di “immagini nude e crude della guerra in Afghanistan per molti aspetti molto più sgradevoli del quadro ufficiale”.

Manning ha presentato al mondo i dossier di più di 700 detenuti di Guantanamo, la cui assoluta maggioranza rende chiaro che non dovrebbero neanche starci a Guantanamo.
Ha divulgato non meno di 250.000 di telegrammi del Dipartimento di Stato – di cui molti ridicoli in maniera incredibile, ma molti altri descriventi la pressione stile mafia su una serie di Paesi affinché non dessero importanza alle “detenzioni straordinarie” della CIA, del tutto illegali.

Ultimo, ma non meno importante, le informazioni di Manning hanno rivelato dettagli su come Washington coccoli diversi riprovevoli dittatori arabi, specialmente il corrotto Ben Ali in Tunisia. Queste potrebbero – o forse no – essere state usate o giustificate per scatenare i vari filoni della primavera araba, ma il fatto è che l’opinione pubblica è stata posta di fronte alla completa e documentata entità dell’ipocrisia di Washington.

Riassumendo: un imbarazzo di proporzioni galattiche. Non c’è da stupirsi se il governo americano abbia reagito con tanta furia.

Quei Bravi Ragazzi

La battaglia legale non è finita. Il caso Manning ora passa alla Corte d’Appello Militare. Potrebbe finire alla Corte Suprema. Gli avvocati di Manning faranno immediatamente appello e la prossima settimana Manning invierà un dichiarazione personale ad Obama per richiedere la grazia presidenziale.

Obama potrebbe mostrarsi all’altezza. Ma non contate su un Comandante Supremo che lo aveva preventivamente condannato affinché mostri compassione offerta dai cani della Casa Bianca, compreso il nuovo cucciolo, Sunny. Il governo statunitense ha detto chiaramente che Manning non è stato punito solo per i suoi discutibili “crimini”, ma soprattutto in qualità di un pazzo che ha gridato a chiunque di seguire lo stesso percorso.

Nel frattempo nessuno, assolutamente nessuno in una posizione di potere è stato punito come conseguenza di ciò che Manning ha mostrato al mondo, come i casi di tortura … scusate, “interrogatori rinforzati” … in Iraq, in Afghanistan e a Guantanamo, oltre al meccanismo delle detenzioni straordinarie.

Lo scorso anno, il Procuratore Generale personale di Obama, Eric Holder, aveva già escluso che qualcuno venisse perseguito. Secondo un recente sviluppo, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha richiesto di accordare l’immunità procedurale a George W. Bush, Dick Cheney, Donald Rumsfeld, Colin Powell, Condoleezza Rice e Paul Wolfowitz nel caso della corte federale di San Francisco per cui avrebbero pianificato e finanziato la guerra in Iraq in violazione del diritto internazionale.

Morale della favola: Bradley Manning rimarrà confinato in una prigione militare, mentre criminali di guerra come George “Dabliu” Bush, Dick “Darth Vader” Cheney, Donald “cose sconosciute sconosciute” Rumsfeld, Paul “siamo la nuova OPEC” Wolfowitz, Condoleeza “fungo nucleare” Rice, George “slam dunk” Tenet e la loro schiera rimangono a piede libero.
Questo è tutto ciò che c’è da sapere sull’eccezionalismo americano

Pepe Escobar
Fonte: www.informationclearinghouse.info
Link: http://www.informationclearinghouse.info/article35941.htm
22.08.2013

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ROBERTA PAPALEO

1) http://it.wikipedia.org/wiki/Eccezionalismo_americano
2) http://www.youtube.com/watch?v=xH9xSHcFreY
3) http://www.iraqbodycount.org/

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