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La Redazione

 

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LE IMPECCABILI LEZIONI DI ECONOMIA DELL’ISIS (MADE IN CIA ?)

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A cura di Davide
Il 1 Settembre 2015
107 Views
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DI TYLER DURDEN

zerohedge.com

Quale modo migliore di trasformare delle legittime richieste di ritorno a un denaro vero e al Gold Standard, che paragonarli al terrorismo jihadista? Non c’è un modo migliore, ecco perchè alcuni ieri si sono molto divertiti a vedere come il cosidetto centro mediatico dello Stato Islamico, Al Hayat, ha diffuso un video con standard di produzione non inferiori ad Hollywood (o quantomeno San Fernando Valley) nel quale l’ultimo e più potente “gruppo jihadista”, sottoprodotto degli interventi USA in Medio Oriente, annuncia che conquisterà la Federal Reserve stessa attraverso (rullo di tamburi), “un ritorno al Dinar d’Oro”.

Come ci ricorda Bloomberg, il consiglio della Shura dello Stato Islamico ha assegnato un compito al suo Beit Al Mar, cioè il Tesoro, ossia il conio di monete, in varie denominazioni in oro, argento e rame.

Le monete non ci sono ancora, ma al loro posto l’ISIS ha sfornato un filmato propagandistico di 55 minuti con il massimo che si possa reperire su youtube in fatto d’effetti speciali, nel quale la voce narrante dell’ISIS, dice, in perfetta lingua inglese: “La storia ripete sè stessa, ed una della grandi forme di corruzione mai apparse sulla terra è stata la creazione oscura delle banconote, frutto delle banche sataniste, una creazione che si è sviluppata in un sistema di asservimento fraudolento orchestrato dalla Federal Reserve Americana, una corporation privata e un sistema capace, tramite l’uso dell’inganno e della forza, di privare la gente di ciò che le è dovuto, imponendogli l’uso dei pezzi di carta che conosciamo come dollari”.

Tutto ciò che hanno è la facoltà di stampare le banconote della Federal reserve e questo rimpiazza l’oro e l’argento che ci ha donato Allah come mezzo di scambio di beni e servizi. Allah benedette i canti dei Khilafah e donò loro l’abilità e la capacità di previsione per sfuggire ai tentacoli del sistema della Federal reserve e ripristinare il Dinar d’Oro e il Dirham d’argento come misura ultima di beni e servizi a partire dal luogo di nascita dello Stato Islamico

Ed ecco il pezzo forte: “La nostra moneta ha come compito di spezzare i tentacoli del sistema capitalistico di schiavitù, sancito da un pezzo di carta chiamato dollaro della Federal reserve”.

Da qui alla mezz’ora seguente di filmato va sempre a migliorare. Il video scorre mostrando i fallimenti non solo del dollaro, come moneta di emissione della Federal reserve, che dal 1971 non è più agganciata ad alcun valore reale, ma spiega con sorprendente efficacia i potenziali pericoli del sistema bancario basato sulla riserva frazionaria (30 minuti di video), che per come molti hanno provato di persona, ha quasi comportato il collasso del capitalismo. Poi un pò di anni fa, il fallimento della Lehman ha esperito a tutti come se le contropartite finanziarie vengono meno, non esistono praticamente mai valori reali corrispondenti per soddisfare i crediti esigibili esistenti. Si arriva anche al grottesco quando l’ISIS si spinge persino a colpire il sistema dei petrodollari (min. 38) e cita Jim Rickards (al min.39) a supporto delle sue osservazioni sul male.

Quello che ciò implica è il tentativo di accostare chiunque faccia simili osservazioni ed esprima simili pensieri a un simpatizzante dell’ISIS, perciò un terrorista.

Aggiunge Bloomberg:

“Il gruppo ha annunciato per la prima volta l’intenzione di battere moneta propria nel Novembre 2014, circa 5 mesi dopo la cattura della città nord-Irakena di Mosul ed il suo leader Abu Bakr Al-Baghdadi annunciò il Califfato. Nel video rilasciato Sabato non c’è spiegazione per il ritardo nell’emissione di moneta. Non spiega nemmeno dove questa moneta si conierà o come sarà distribuita o come andrà a rimpiazzare le valute esistenti in circolazione nei territori che il gruppo occupa in parti di Iraq e Siria.

Stampare le monete è relativamente semplice dal momento che gli orefici di Mosul hanno importato macchine dall’Italia negli anni recenti, e ciascuna di essi ha la capacità di emettere 5000 monete al giorno. I metalli invece possono provenire con tutta probabilità dalla banche che il gruppo ha catturato, riscatti, le case dei Cristiani ed altre minoranze in fuga, dicono.

Nel video lo Stato Islamico si riferisce al Califfo Ad al Malik Ibn Marwan che introdusse il primo conio in lingua araba dell’Impero Islamico, privo di raffigurazione iconografica, circa nel 696 dopo Cristo.

Il gruppo militante sostiene che la sua moneta da un Dinaro da 21 carati pesa 4,25 grammi, mentre il 5 Dinari da 21 carati ne pesa il doppio. Tre denominazioni di Dirham d’argento e due di monete in rame sono state anche stampate per le piccole transizioni, hanno dichiarato”.

La cosa sorprendente è che nonostante tutto questo gran parlare non c’è traccia di tali monete in circolazione: “Ogni moneta porta un iscrizione che recita: Stato Islamico. Califfato fondato sulla dottrina della Profezia. La moneta da un Dinaro rappresenta pure sette spighe di grano che il gruppo sostiene rappresentino: “La benedizione di spendere conformemente al cammino tracciato da Allah”. La moneta da 5 Dinar presenta una mappa del Mondo.

Residenti intervistati telefonicamente a Mosul e Ramadi, la città dell’Iraq occidentale catturata dallo Stato Islamico in Maggio dicono che fino ad adesso non hanno visto nessuna moneta in circolazione, nè sono stati informati di come dovrebbe funzionare il cambio con la valuta attualmente in corso o nessun dettaglio sul tasso di cambio relativo. Dicono che comunque le famiglie sono preparate da un pò a questo.

“Saranno utilizzati solo in queste zone e la gente li userà solo per i loro bisogni e spese quotidiani” ha detto l’economista di Baghdad Basim Jameel: “Nessuno al di fuori di chi trova sottoposto al loro controllo accetterà mai questa valuta e non ho idea di come soddisferanno la domanda dal momento che perdono risorse giorno dopo giorno”, sostiene: “Alla fine non è che un mezzo di propaganda mediatica”.

Infatti no, non lo faranno. Nota Bloomberg: “Dal momento che Stato Islamico è classificato come gruppo terroristico queste monete non si potranno commerciare legalmente”. Ma il punto del video propagandistico di cui parliamo non è infatti la promozione del nuovo conio dell’ISIS che sicuramente non esisterà mai, il punto, annuncia questa propaganda made in Hollywood di serie C è di evocare una ideologia anti-FED, anti riserva frazionaria e pro standard aureo e farla equivalere ai malvagi pensieri terroristici diffusi dal gruppo jihadista Islamico.

E così in un colpo l’economia “Austriaca” è ridotta a una ideologia terroristica e chiunque osi indulgere negli stessi “malefici” malintesi diffusi dalla propaganda dello “Stato Islamico” sarà ipso facto un nemico dello Stato Americano.

Quindi come si fa a evitare di diverntare accidentalmente potenziali bersaglio dei droni? Bisogna rinunciare a tutti i malefici pensieri terroristici legati a una “concezione satanista delle banche” o un “sistema finanziario capitalista di riduzione in schiavitù, garantito da un pezzo di carta, la banconota della Federal reserve”.

Infatti, basterebbe giurare su un qualsiasi testo di economia Keynesiana per essere OK.

Ricordate: BTFD (buy the fucking dip, compra fino allo sgocciolo, termine legato allo scoppio della crisi Lehman Brothers) e abbiate fede incrollabile nella FED e non sarete a rischio di passare per gente con pensieri pro-ISIS!

(Il video “dell’ISIS” che non è altro che un corso superaccelerato di economia “Austriaca” {dalla scuola di Vienna, legata al filosofo ed ecomista liberale Friedrich Hayek, pioniere della teoria valutaria e delle fluttazioni valutarie, ed ai suoi prosecutori} che ormai sarà quindi da equipararsi al terrorismo, si può guardare sul sito di zerohedge: http://www.zerohedge.com/news/2015-08-30/austrian-economics-equivalent-terrorism-thanks-latest-islamic-state-gold-standard-pr , almeno finchè l’amministratore di rete non lo rimuoverà perchè è troppo malvagio è a chiunque colto a guardarlo si merita subito un drone).

Tyler Durden

Fonte: www.zerohedge.com

Link: http://www.zerohedge.com/news/2015-08-30/austrian-economics-equivalent-terrorism-thanks-latest-islamic-state-gold-standard-pr

30.08.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CONZI

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