DI PAUL CRAIG ROBERTS
La Russia desidera così ardentemente di far parte di questo impresentabile occidente al collasso da rischiare di perdere la sua nozione della realtà.
Nonostante dure lezioni su dure lezioni, la Russia non abbandona la sua speranza di rendersi accettabile per l’Occidente. L’unico modo in cui potrebbe è di accettare la condizione di vassallaggio nei suoi confronti.
La Russia ha calcolato male le sue attese di risoluzione diplomatica della crisi che Washington ha creato in Ucraina, riponendo le speranze nell’accordo di Minsk, che non ha mai avuto alcun supporto Occidentale in ogni caso, nè a Kiev, nè a Washington, Londra o presso la NATO.
La Russia potrebbe mettere la parola fine alla crisi Ucraina semplicemente accettando le domande dei territori ex Russi di rinuirsi alla Russia. Una volta che le Repubbliche separatiste tornassero a essere parte della Russia, la crisi sarebbe di fatto finita. L’Ucraina ovviamente non potrebbe nemmeno sognarsi di attaccare la Russia.
La Russia non procede in questo senso soltanto perchè medita che la mossa verrebbe interpretata come una provocazione e indisporrebbe l’Europa. Ma, al contrario, ciò che la Russia avrebbe bisogno di fare è mandare chiaro il messaggio all’Europa che giocare il ruolo di strumento di Washington contro la Russia è affare rischioso e presenta più costi che benefici.
Al contrario, la Russia mette al riparo l’Europa dai costi che Washington gli impone e al tempo stesso non la fa quasi per niente pagare agli Europei per essersi scagliati contro la Russia puramente ed esclusivamente nell’interesse di Washington. La Russia rifornisce ancora i suoi nemici dichiarati mentre le loro forze aeree continuano a volare provocativamente in prossimità dei confini Russi, provocando la stessa nazione che gli fornisce l’energia per farli volare.
Questo è un fallimento diplomatico, non un successo. La diplomazia non ha speranze quando una parte crede nella diplomazia e l’altra soltanto nella forza.
La Russia dovrebbe comprendere che la diplomazia non può funzionare con Washington e I suoi vassalli NATO, I quali non credono nella diplomazia e si affidano sempre alla forza. La Russia deve capire che quando Washington dichiara Mosca uno stato fuorilegge che “non agisce in rispetto delle norme internazionali” quello che intende veramente con questo eufemismo è il fatto che non stia seguendo i suoi ordini e nient’altro. Per “norme internazionali” Washington intende la sua volontà. Le nazioni che non si allineano alla sua volonta, pertanto, non agiscono in accordo alle “norme internazionali”.
Perchè Washington e solo Washington decide che cos’è “diritto internazionale” perchè l’America è la nazione “eccezionale e indispensabile” e nessun altra sfiora neanche lontanamente questo primato.
Ogni nazione con una politica estera indipendente è in automatic una minaccia per Washington. La dottrina neoconservatrice Wolfowitz esprime questo punto in tutta chiarezza. La dottrina Wolfowitz, fondazione della politica estera e militare USA, definisce come minaccia ogni paese estero con un potere sufficiente da poter agire come limitazione alle azioni unilaterali di Washington. La dottrina Wolfowitz dichiarà senza alcuna ambiguità che ogni paese con potere sufficiente da ostacolare gli obiettivi di Washington in tutto il mondo è una minaccia e che “il nostro obiettivo principale è evitare il riemergere di qualsiasi nazione con queste caratteristiche”.
Russia, Cina e Iran stanno sullo stomaco di Washington. Trattati e “cooperazione” non significano nulla. La cooperazione svolge solo il compito di distogliere l’attenzione degli obiettivi e fargli dimenticare che sono obiettivi da abbattere. Il ministro degli esteri Russo Lavrov pare credere che adesso, col fallimento della politica guerrafondaia di distruzione in Medio Oriente portata avanti dagli USA adesso è naturale che Washington e la Russia poranno lavorare insieme a contrastare i jihadisti dell’ISIS in Iraq e Siria. Speranza vana, la Russia non possono portare avanti obiettivi condivisi in Siria ed in Iraq, perchè i due governi hanno obiettivi contrastanti. La Russia persegue la pace, il rispetto del diritto internazionale e il contenimento degli elementi jihadisti radicali. Washington vuole la guerra, essere libera da vincoli sulla legalità delle sue azioni e ha finanziato e finanzia gli elementi jhadisti radicali nell’interesse di proseguire la sua politica di destabilizzazione del Medio Oriente e rovesciamento del governo Assad in Siria. E persino se Washington desiderasse davvero perseguire gli stessi obiettivi della Russia l’orgoglio di Washington non gli consentirebbe di lavorarci insieme dal momento che questo annullerebbe l’immagine costruita della Russia come minaccia nemica.
Russia, Cina ed Iran sono I tre paesi con qualche margine di limitazione delle azioni unilaterali di Washington. Di conseguenza, sono tutte a rischio di attacco nucleare preventivo. Se sono talmente ingenue da credere di potranno lavorare insieme con Washington su obiettivi condivisi perchè Washington attesta ormai il fallimento di 14 anni di politiche di coercizione e violenza in Medio Oriente, aiutando Washington a tirarsi fuori dal caos che ha creato e che ha dato luogo allo Stato Islamico, non fanno altro che dormire e oziare mentre l’attacco nucleare preventivo è sempre lì pronto per loro in ogni momento.
Washington ha creato lo Stato Islamico, si è servito di questi Jihadisti per rovesciare Gheddafi in Libia e poi li ha mandati a rovesciare Assad in Siria. I neoconservatori Americani, e ricordiamo che ognuno di loro è fedelissimo alleato di Israele Sionista hanno come priorità la volontà di impedire l’esistenza di qualsiasi Stato Medio Orientale coeso e capace di interferire con la “Grande Israele che va dal Nilo all’Eufrate”.
I jihadisti dell’ISIS hanno appreso che la politica di Washington di uccidere e scacciare dalle loro case milioni di Musulmani in 7 diverse nazioni ha creato automaticamente vastissimo supporto per loro tra le genti del Medio Oriente ed ha questo punto ha iniziato ad agire in maniera indipendente dai suoi creatori a Washington.
La conseguenza è ancora più caos in Medio Oriente ed il controllo della situazione che è scappato di mano a Washington.
Anzichè lasciare Washington meritatatamente sola a soffrire le conseguenze dei suoi lavori sporchi, Russia e Iran, I due paesi più demonizzati ed odiati dall’Occidente sono accorsi a salvare Washington dalle sue azioni folli in Medio Oriente. Questo è un fallimento del pensiero strategico Russo e Iraniano. E le nazioni incapaci di pensare strategicamente non hanno speranze di sopravvivere.
Gli Iraniani dovrebbero capire che il loro trattato con gli Americani non significa nulla. Washington non ha mai onorato nessun trattato. Se pensate diversamente chiedete a tutte le tribù native Americane o l’ultimo Presidente dell’URSS Gorbachev.
Se il governo Russo crede veramente che la parola di Washington valga qualche cosa allora il governo Russo ha perso la testa.
L’Iran è ben amministrato e Vladimir Putin ha già salvato la Russia da definitive controllo da parte di SUA e Israele, nonostante questo entrambi i governi si ostinano ad agire come se fossero sotto l’effetto di qualche droga che li induce a credere che Washington possa mai essere un partner alla pari.
Illusioni pericolose, non solo per Russia e Iran, ma per il mondo intero.
Se abbassano la guardia saranno bombardate. La stessa cosa vale per la Cina.
Washington agisce in vista esclusivamente di una cosa, sempre e solo quella: l’egemonia mondiale.
Non è un segreto, basta chiederlo ai neoconservatori o leggersi i loro documenti.
I neoconservatori controllano Washington e nessun altra corrente di governo conta qualcosa.
E per i neoconservatori pure un disastro nucleare rientra nei rischi tollerabili per raggiungere finalmente il grande obiettivo dell’egemonia mondiale Americana.
Solo la Russia e la Cina possono salvare il mondo dalla catastrofe. Dobbiamo davvero temere che siano troppo illuse e perse in ammirazione per l’Occidente per decidersi a salvare il pianeta Terra?
Paul Craig Roberts
Fonte: www.paulcraigroberts.org
Link: http://www.paulcraigroberts.org/2015/09/23/russias-false-hopes-paul-craig-roberts/
23.09.205
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CONZI