DI ROBERT F. KENNEDY JR.
Rolling Stone
I Repubblicani hanno impedito a più di 350000 elettori dell’ Ohio di votare o hanno impedito che venisse contato il loro voto – un numero sufficiente da mettere John Kerry alla Casa Bianca
Come molti Americani ho passato la sera delle elezioni del 2004 guardando i resoconti in televisione e chiedendomi come mai gli exit polls, che avevano previsto una schiacciante vittoria per John Kerry , fossero così sbagliati. Per mezzanotte, i conteggi ufficiali mostravano un vantaggio decisivo per George Bush – e il giorno dopo, mancando prove legali per contestare il voto, Kerry ammise la sconfitta. I Repubblicani derisero, definendoli dei matti con “cappelli di carta stagnola”, coloro che esprimevano dubbi sulla vittoria di Bush, mentre i media nazionali, con poche eccezioni, fecero poco per indagare la validità delle elezioni. The Washington Post respinse immediatamente le accuse di frode come “teorie del complotto”, (1) e The New York Times dichiarò che “non c’è prova di furto di voti o errori su larga scala.”(2)
Ma nonostante il blackout dei mezzi di informazione continuavano ad emergere indicazioni che nel 2004 fosse accaduto qualcosa di profondamente preoccupante . Quasi metà dei 6 milioni di elettori Americani che vivono all’estero (3) non ricevettero mai le loro schede – o le ricevettero troppo tardi per votare(4)—dopo che il Pentagono chiuse in maniera inspiegabile un sito Web all’avanguardia usato per archiviare le iscrizioni da oltreoceano. (5) Un’ azienda di consulenze chiamata Sproul & Associates, che era stata assunta dal Republican National Committee per registrare i voti in sei stati molto combattuti, (6) fu scoperta a stracciare le iscrizioni Democratiche. (7) Nel New Mexico, che fu deciso da 5988 voti, (8) delle macchine mal funzionanti misteriosamente non riuscirono a registrare correttamente nemmeno un voto presidenziale su 20000 voti. (9) In tutta la nazione secondo la commissione federale incaricata di implementare le riforme elettorali, addirittura un milione di voti andarono persi a causa di difettose apparecchiature per il voto – approssimativamente un voto ogni 100. (10)
I resoconti erano particolarmente inquietanti in Ohio, lo stato critico che decise la vittoria di Bush nel collegio elettorale. Funzionari eliminarono decine di migliaia di possibili elettori dagli elenchi, impedirono che venissero trattate le carte di iscrizione generate dai giri di raccolta di elettori Democratici, imbrogliarono le zone democratiche quando assegnarono le macchine per il voto e deragliarono illegalmente un riconteggio che avrebbe potuto dare la presidenza a Kerry. Un seggio in una scuola evangelica a Miami County ha registrato un numero impossibile di votanti del 98% , mentre una sezione di voto nel centro di Cleveland ha registrato un afflusso egualmente impossibile di solo 7%. A Warren County, i funzionari elettorali Repubblicani hanno persino inventato una inesistente minaccia terroristica per impedire ai media di monitorare il conteggio ufficiale del voto. (11)
Ogni elezione, naturalmente, ha delle anomalie. Il sistema di voto in America è un confuso collage di regole elettorali gestite soprattutto da funzionari della città o della contea. “Nel 2004 non abiamo avuto una elezione per il presidente”, dice Robert Pastor, che dirige il Center for Democracy and Election Management alla American University. “Non abbiamo avuto cinquanta elezioni. In realtà abbiamo avuto 13000 elezioni gestite da 13000 municipalità indipendenti e quasi sovrane.”
Ma ciò che è davvero anomalo nelle irregolarità del 2004 è stata la loro inclinazione decisamente di parte: quasi senza eccezione hanno colpito John Kerry e beneficiato George Bush. Dopo avere accuratamente esaminato le prove mi sono convinto che nel 2004 il partito del presidente ha montato una massiccia, coordinata campagna per sovvertire la volontà popolare. In tutto il paese, funzionari elettorali Repubblicani e militanti del partito hanno impiegato una vasta quantità di tattiche antietiche e illegali per aggiustare le elezioni. Una revisione dei dati disponibili rivela che nel 2004, nel solo Ohio, almeno a 357000 elettori, la schiacciante maggioranza dei quali Democratici, fu impedito di votare o non ebbero contati i loro voti(12) – quantità più che sufficiente a cambiare il risultato di una elezione decisa da 118601 voti.(13) (vedete Ohio’s Missing votes) In quello che potrebbe essere il singolo più stupefacente fatto delle elezioni, un cittadino dell’ Ohio ogni quattro che si era iscritto al voto nel 2004 si è presentato al seggio solo per scoprire che non era indicato negli elenchi, grazie agli sforzi dei Repubblicani per sradicare l’alluvione senza precedenti di elettori Democratici ansiosi di esprimere il loro voto. (14) E ciò non tiene nemmeno conto dell’ inquietante evidenza di aperta frode, che indica che sino ad 80000 voti per Kerry furono invece contati per Bush. Solo questo è uno spostamento di più di 160000 voti – abbastanza da mettere John Kerry alla casa Bianca. (15)
“E’ stato terribile,” dice il Senatore Christopher Dodd, che nel 2002 aiutò a modellare le riforme che avrebbero dovuto prevenire tali abusi elettorali. “Persone che hanno aspettato per 12 ore in fila per esprimere il loro voto, persone a cui non è stato permesso di votare perché erano nel seggio sbagliato – è stato uno scandalo. In Ohio, c’era un segretario di stato che era determinato a garantire un successo Repubblicano. Sono terribilmente demoralizzato.”
Infatti, l’estensione degli sforzi Repubblicani per truccare il voto ha scioccato persino i più esperti osservatori delle elezioni Americane. “In Ohio c’è stata la più sporca elezione che l’America abbia mai visto,” mi ha detto Lou Harris, il padre dei sondaggi politici moderni. “Guardi all’ affluenza e ai voti nei singoli seggi, paragonati ai modelli storici in quelle contee, e puoi dire dove sono le discrepanze. Sono evidenti come un dito pollice infetto.”
[Illustrazione di Matt Mahurin]
I. Gli Exit Polls
La prima indicazione che qualcosa è andato gravemente storto il 2 Novembre 2004, sono state le inesplicabili discrepanze tra gli exit polls e i reali conteggi dei voti. Gli exit polls in trenta stati non solo non ci hanno preso ma deviavano in una maniera che non poteva essere spiegata dai loro margini di errore. In tutti tranne che in quattro stati la discrepanza ha favorito il Presidente Bush. (16)
Nei passati decenni gli exit polls si sono evoluti in una scienza esatta. Infatti, tra sondaggisti e statistici, tali indagini sono ritenute le più affidabili. A differenza dei sondaggi pre-elettorali, in cui ai votanti si chiede di prevedere il loro comportamento in un qualche momento futuro, gli exit polls chiedono ai votanti che escono dalla cabina elettorale di riferire un’ azione che hanno appena compiuto. I risultati sono estremamente accurati: gli exit polls in Germania non hanno mai sbagliato per più di tre decimi di un punto percentuale.(17) “Gli exit polls non sbagliano quasi mai,” ha notato dopo il voto del 2004 Dick Morris, un consulente politico che ha lavorato sia per i Repubblicani che per i Democratici. Tali indagini sono “così affidabili”, ha aggiunto, “che vengono usate come guide per la relativa onestà delle elezioni in paesi del Terzo Mondo.”(18) Nel 2003, brogli elettorali rivelati in Georgia dagli exit polls hanno costretto Eduard Shevardnadze alle dimissioni.(19) E nel Novembre 2004, gli exit polls in Ucraina—pagati dall’ amministrazione Bush—hanno mostrato una frode elettorale che ha negato la presidenza a Viktor Yushchenko.(20)
Ma quello stesso mese, quando gli exit polls hanno rivelato preoccupanti discrepanze nelle elezioni USA, i sei media che avevano commissionato il sondaggio hanno trattato la sua stessa esistenza come una fonte di imbarazzo. Invece di considerare le discrepanze come una storia che meritava un’ investigazione, i networks hanno grattato via gli offensivi risultati dai loro siti web e li hanno sostituiti con numeri “corretti” che erano stati pesati retroattivamente per essere in accordo con il conteggio ufficiale. Piuttosto che trovare un errore rispetto ai risultati elettorali, i maggiori mezzi di informazione hanno preferito respingere i sondaggi come sbagliati. (21)
“La gente che ha eseguito gli exit polls e quelli di noi che erano loro clienti li hanno riconosciuti come profondamente erronei,” dice Tom Brokaw, che è stato il conduttore di NBC News durante le elezioni del 2004. “Erano veramente una schifezza – i vecchi modelli semplicemente non funzionano più. Non andrei in onda un’ altra volta con questi.”
In effetti gli exit polls creati per le elezioni del 2004 erano progettati per essere l’indagine elettorale più affidabile della storia. Le sei organizzazioni di informazione – che coprono l’intero spettro ideologico dalla CBS a Fox News – trattennero la Edison Media Research e la Mitofsky International,(22) il cui direttore, Warren Mitofsky, lanciò nel 1967 per la CBS gli exit poll(23) e gli è largamente attribuito il merito di avere assicurato la credibilità delle elezioni del 1994 in Messico.(24) Per il suo sondaggio nazionale, Edison/Mitofsky ha selezionato un campione casuale di 12219 elettori(25) – circa sei volte più grande di quello normalmente usato in sondaggi nazionali(26)—portando il margine di errore sino a più o meno l’ un percento.(27)
La sera del voto, gli inviati di ciascuno dei sei grandi networks furono informati dai sondaggisti alle 7:54 p.m. Furono informati che Kerry aveva un vantaggio insormontabile e avrebbe vinto in maniera schiacciante: almeno 309 voti elettorali contro i 174 di Bush [si tratta dei voti dei grandi elettori che, nominati dal voto della gente, poi eleggono il Presidente n.d.t] e con 55 testa a testa che non si potevano ancora assegnare.(28) A Londra, il Primo Ministro Tony Blair andò a dormire riflettendo sui suoi rapporti con il Presidente eletto Kerry. (29)
[Bush & Kerry]
Appena le ultime sezioni elettorali chiusero nella West Coast, gli exit polls mostrarono che Kerry era in testa in dieci degli undici stati in bilico – compresi vantaggi dominanti in Ohio e Florida – e che stava vincendo in tutta la nazione di un milione e mezzo di voti. Gli exit polls mostravano che Kerry aveva il fiato sul collo di Bush in presunte roccaforti Repubblicane come la Virginia e il North Carolina.(30) Contro questi numeri la probabilità che Bush vincesse era meno di una su 450000.(31) “O gli exit polls sono di gran lunga completamente sbagliati oppure George Bush perde,” dichiarò un analista della Fox News.
Ma con il proseguire della serata i conteggi ufficiali iniziarono a mostrare differenze – sino al 9.5% — non plausibili con gli exit polls. In dieci degli undici stati in bilico, i margini del conteggio si allontanarono da ciò che avevano predetto gli exit polls. In ogni caso il cambiamento favorì Bush. Basandosi sugli exit polls la CNN aveva previsto che Kerry avrebbe sconfitto Bush in Ohio di un margine di 4.2 punti percentuali. Invece i risultati elettorali mostrarono Bush vincente del 2.5 percento. Bush prese in Penssylvania il 6.5% in più di quanto predetto dagli exit polls e in Florida il 4.9% in più.(33)
Secondo Steven F. Freeman, un ricercatore ospite della Università della Pennsylvania specializzato in metodologie di ricerca, le probabilità che questi tre cambiamenti avvengano assieme sono una su 660000. “Abbastanza per poter dire in una scienza esatta che qualcosa è impossibile,” dice, “è impossibile che le discrepanze tra i conteggi previsti e quelli reali nei tre stati in bilico delle elezioni del 2004 possano essere dovuti al caso o ad errori fortuiti.” (vedete The Tale of the Exit Polls)
Perplesso per le discrepanze Freeman ha laboriosamente esaminato i dati pubblicati dalla Edison/Mitofsky nel Gennaio 2005. “E non sono nemmeno un politico – disprezzo i Democratici,” dice. “ Sono un esperto di sondaggi. Mi sono messo a fare ciò perché ero scioccato dal fatto che gli exit polls si fossero potuti sbagliare così tanto.” Nel suo prossimo libro, Was the 2004 Presidential Election Stolen? Exit Polls, Election Fraud, and the Official Count Freeman espone un’ analisi statistica dei sondaggi profondamente inquietante .
Nel suo resoconto postumo due mesi dopo le elezioni, la Edison/Mitofsky non riuscì ad identificare alcun errore nel suo metodo – così i sondaggisti, in pratica, ne inventarono uno apposta per l’elettorato. Secondo Mitofsky i sostenitori di Bush semplicemente non erano propensi a parlare con i sondaggisti il 2 Novembre (34) – mostrando per la prima volta un’ avversione sconosciuta e non documentata che ha falsato i sondaggi in favore di Kerry di un 6.5% su tutta la nazione.(35)
I loro colleghi non ci hanno creduto. John Zogby, uno dei maggiori sondaggisti nazionali, mi ha detto che l’ipotesi di Mitofsky dell’ “intervistato riluttante” è “ridicola.”(36) Persino Mitofsky, nel suo rapporto ufficiale, ha evidenziato il punto debole della sua teoria: “E’ difficile indicare con esattezza la ragione per cui gli elettori di Kerry erano in generale più propensi a partecipare agli exit polls rispetto agli elettori di Bush.”(37)
Ora, grazie all’ accurato esame dei dati di Mitofsky da parte di Freeman e di un team di otto ricercatori, possiamo concludere che la teoria è totalmente sbagliata. Infatti erano i Democratici, non i Repubblicani, che erano meno propensi durante l’ Eelection Day a rispondere alle domande dei sondaggisti. Nelle roccaforti di Bush, Freeman e gli altri ricercatori hanno trovato che il 56 percento degli elettori hanno completato il sondaggio – in confronto al 53 percento nelle roccaforti di Kerry.(38)Osserva Freeman: “I dati presentati per supportare l’affermazione non solo non riescono a rafforzarla, ma in pratica la contraddicono.”
In più Freeman ha trovato che le maggiori disparità tra gli exit polls e il conteggio ufficiale ci furono nelle roccaforti Repubblicane. Nei seggi dove Bush ha ricevuto almeno l’86% dei voti gli exit polls erano sbagliati di almeno il 10%. Al contrario, nei seggi in cui Kerry ha dominato di un 80% o più, gli exit polls erano giusti entro tre decimi di punto percentuale – uno schema che suggerisce che i funzionari elettorali Repubblicani hanno riempito le urne nelle zone per Bush.(39)
“Quando guardi ai numeri, vi è una quantità tremenda di dati che appoggia l’ipotesi di una frode elettorale,” conclude Freeman. “Le discrepanze sono più alte negli stati più combattuti, più alte dove c’erano governatori Repubblicani, più alte in stati con maggiore proporzione di comunità Afro-Americane e più alte negli stati in cui vi sono state le maggiori lamentele durante l’ Election Day. Tutti questi sono forti indicatori di frode – eppure questa ipotesi è stata totalmente ignorata dalla stampa e, stranamente, dal Partito Democratico.”
[Hey Bush, si può dire ‘frode elettorale’?]
L’ evidenza è particolarmente forte in Ohio. In Gennaio, un team di matematici del National Election Data Archive, un gruppo di controllo non schierato politicamente, ha paragonato gli exit polls ai conteggi ufficiali in ognuno dei quarantanove seggi indagati dalla Edison/Mitofsky. In 22 di questi seggi – circà la metà di quelli indagati – hanno scoperto risultati che differivano largamente dal conteggio ufficiale. Ancora una volta –contro ogni probabilità—le grosse discrepanze erano massicciamente a favore di Bush: in solo due dei sospetti 22 seggi le differenze hanno beneficiato Kerry. La più violenta discrepanza è venuta dal seggio numerato da Mitofsky col 27, allo scopo di proteggere l’anonimato degli interrogati. Secondo gli exit poll, Kerry avrebbe dovuto ricevere il 67% del voto in questo seggio. Eppure il conteggio ufficiale gli assegna solo il 38%. La probabilità statistica di una tale variazione è solamente una su 3 miliardi.(40)
Tali risultati, secondo l’archivio, forniscono “una prova virtualmente irrefutabile di broglio elettorale.” Le discrepanze, aggiungono gli esperti, “ sono consistenti con l’ipotesi che Kerry avrebbe vinto l’elezione in Ohio se i conteggi ufficiali avessero riflettuto accuratamente l’intenzione di voto dell’ elettore.”(41) Secondo Ron Barman, vice presidente dell’ archivio e analista delle politiche pubbliche alla Loyola University di Chicago, “Nessuna spiegazione statistica rigorosa” può spiegare le differenze “completamente non casuali” che hanno quasi uniformemente beneficiato Bush. I risultati finali, aggiunge, “sono completamente consistenti con una frode elettorale – in modo specifico con uno scambio dei voti.”
II: Il Funzionario Partigiano
Nessuno stato nelle elezioni del 2004 è stato più importante dell’ Ohio. Lo stato fu la chiave di ogni vittoria presidenziale Repubblicana sin da quella di Abraham Lincoln, ed entrambi i partiti hanno schiacciato lo stato con pubblicità televisive, organizzatori sul campo e volontari allo scopo di registrare nuovi elettori e dare energia ai vecchi. Bush e Kerry sono andati in Ohio un totale di 49 volte durante la campagna elettorale – più che in qualunque altro stato. (42)
Ma nella battaglia per l’Ohio i Repubblicani avevano un vantaggio decisivo: l’uomo incaricato del conteggio era Kenneth Blackwell, il co-presidente del comitato per la rielezione di Bush. (43) Come segretario di stato dell’ Ohio, Blackwell aveva ampi poteri per interpretare e far applicare le leggi elettorali statali e federali – stabilendo standards per qualunque cosa, dalla gestione della registrazione degli elettori sino alla conduzione dei riconteggi ufficiali.(44) E in quanto direttore in Ohio per la rielezione di Bush, aveva una potente motivazione per manipolare le regole in favore del suo candidato. Balckwell, infatti, è stato per Bush il “principale consigliere per il sistema elettorale” durante il riconteggio del 2000 in Florida,(45) dove ha potuto vedere in prima persona il successo della sua controparte Katherine Harris, il segretario di stato della Florida che lì co-presiedeva la campagna elettorale di Bush.(46)
Balckwell – ora candidato Repubblicano per la carica di governatore in Ohio(47)—è ben noto nello stato come agguerrito militanti ansioso di fare carriera nel Grand Old Party [“GOP” Partito Repubblicano n.d.t.]. Un diretto leader dei fondamentalisti di destra dell’ Ohio, si oppone all’aborto anche nel caso di stupro(48) ed è stato il maggior sostenitore dell’ emendamento contro al matrimoni gay che i Repubblicani hanno usato per infiammare la partecipazione nelle contee rurali(49). Ha apertamente denunciato Kerry come un “impenitente Democratico liberale,”(50) e durante le elezioni del 2004 ha usato i suoi poteri per privare del diritto di voto centinaia di migliaia di cittadini dell’ Ohio nelle roccaforti Democratiche. In un regolamento emesso due settimane prima delle elezioni, un giudice federale ha rimproverato Blackwell per il cercare di “ottenere nel 2004 in Ohio lo stesso risultato raggiunto in Florida nel 2000.”(51)
“Il segretario di stato deve amministrare le elezioni – non rovinarle,” dice l’ Onorevole Tennis Kucinich, un Democratico di Cleveland che ha avuto a che fare per anni con Blackwell. “L’elezione del 2004 in Ohio spicca come un esempio di come, sotto la bandiera della legge, un funzionario elettorale statale può impedire l’esercizio del diritto di voto.”
La più estesa indagine di ciò che è successo in Ohio è stata condotta dall’ On. John Conyers, il Democratico di grado più elevato nella House Judiciary Committee [Commissione della Camera per la Giustizia n.d.t.](52) Frustrato per l’ incapacità del suo partito di dare seguito alla diffusa evidenza di intimidazione elettorale e frode, Conyers e lo staff di minoranza del comitato hanno tenuto udienze pubbliche in Ohio, dove hanno esaminato più di 50000 lamentele da parte degli elettori.(53) Nel Gennaio 2005, Conyers ha pubblicato un dettagliato resoconto che delinea “in Ohio irregolarità elettorali e anomalie massicce e senza precedenti.” Il resoconto conclude che i problemi erano” causati da cattiva condotta intenzionale e comportamento illegale, gran parte del quale coinvolgeva il Segretario di Stato J. Kenneth Blackwell.”(54)
“Blackwell ha fatto sembrare Katherine Harris un pasticcino,” mi ha detto Conyers. “Ha ritenuto che il suo ruolo fosse di limitare la partecipazione degli elettori Democratici. Abbiamo avuto udienze a Columbus per due giorni. Il livello di rabbia era così alto che saremmo potuti rimanere per due settimane. Migliaia di persone volevano testimoniare. Non mi era mai capitato nulla di simile in precedenza.”
Quando ROLLING STONE ha cercato un confronto con Blackwell a riguardo dei suoi tentativi di parte di sovvertire le elezioni, egli ha accantonato ogni accusa come “palesemente stupida.” L’ Ohio, ha insistito in una intervista telefonica, ha stabilito uno “standard aureo” per la correttezza elettorale. In effetti la sua campagna per sovvertire la volontà degli elettori era cominciata molto tempo prima dell’ Election Day. Invece di accogliere la valanga di coinvolgimento dei cittadini accesa dalla campagna elettorale, Blackwell ha permesso che funzionari elettorali a Clevelando, Cincinnati e Toledo conducessero una massiccia epurazione dei loro elenchi elettorali, escludendo sommariamente i nomi di più di 300000 elettori che non avevano votato nelle due precedenti elezioni nazionali.(55) A Cleveland, che andò cinque a uno per Kerry, quasi un elettore su quattro fu cancellato dagli elenchi tra il 2000 e il 2004.(56)
[Rolling Stone: la rivista che ha curato questa inchiesta]
Vi erano motivi legittimi per ripulire le liste elettorali: molti nomi appartenevano senza dubbio a persone che si erano trasferite o erano decedute. Ma migliaia in più erano elettori regolarmente registrati che sono stati privati del loro diritto costituzionale al voto—spesso senza alcuna notifica—semplicemente perché avevano deciso di non andare a votare nelle precedenti elezioni.(57) Nel seggio 6C di Cleveland, dove più di metà degli elettori furono cancellati,(58) l’affluenza è stata del 7.1% solamente (59) – la più bassa dello stato.
Secondo il resoconto di Conyers, cancellazioni improprie “hanno probabilmente tolto il diritto di voto a migliaia i elettori in tutto lo stato.”(60) Se solo un elettore su dieci dei 300000 esclusi si fosse presentato durante l’ Election Day – una stima conservativa fatta da ricercatori elettorali – sarebbero stati 30000 cittadini privati irregolarmente della possibilità di esprimere il voto.
III. La Strike Force
Nei mesi che hanno portato alle elezioni, l’Ohio è stato nel mezzo del più grande giro di registrazioni al voto della sua storia. Decine di migliaia di volontari e operatori politici stipendiati di entrambi i partiti hanno sondato lo stato, correndo a registrare nuovi elettori prima del termine del 4 Ottobre. A coloro che erano sul campo era chiaro che i Democratici stavano sorpassando le loro controparti Repubblicane: un’ analisi del New York Times prima delle elezioni trovò che le nuove registrazioni in tradizionali roccaforti Democratiche erano aumentate del 250% a paragone del solo 25% nelle contee di orientamento Repubblicano. (61) “I Democratici ci hanno letteralmente lasciato in mutande,” confessò un funzionario Repubblicano di Columbus all’ Washington Times.(62)
Per arginare la marea di nuove registrazioni, il Comitato Nazionale Repubblcano e il Partito Repubblicano dell’ Ohio hanno cercato di cancellare decine di migliaia di elettori, prevalentemente delle città e delle minoranze, attraverso lettere illegali note in gergo elettorale come “ingabbiamenti”. Durante gli anni ’80, dopo che il Grand Old Party usò queste spedizioni per togliere il diritto di voto a circa 76000 elettori neri in New Jersey e Louisiana, fu costretto a firmare due separate ordinanze giudiziarie in cui concordava nell’ astenersi dall’ ingabbiamento.(63) Ma durante l’estate del 2004, i l Partito Repubblicano ha preso di mira elettori delle minoranze in Ohio scegliendoli attraverso il codice postale, e mandando lettere di registrazione a più di 200000 elettori appena registrati(64) in 65 contee (65). Il 22 Ottobre, appena 11 giorni prima delle elezioni, il Presidente del Partito Repubblicano dell’ Ohio Bob Bennett – che presiede anche il comitato elettorale della Contea di Cuyahoga – cercò di invalidare le registrazioni di 35427 elettori che si erano rifiutati di firmare le lettere o la cui posta ritornò in quanto non consegnata.(66) Circa metà degli elettori in questione erano di roccaforti Democratiche attorno o dentro Cleveland.(67)
Vi erano un sacco di valide ragioni per cui gli elettori non avevano risposto alle lettere: la lista includeva gente che non ha potuto firmare le lettere perchè arruolata nell’ esercito, studenti di college i cui indirizzi di scuola e di casa differivano,(68) e più di mille senzatetto che non avevano un indirizzo permanente a cui ricevere la posta.(69) Ma la posta non consegnabile, affermò Bennett, provava che le nuove registrazioni erano fraudolente.
Per legge, ogni elettore dovrebbe essere ascoltato prima di essere escluso dagli elenchi.(70) Invece, nella settimana prima delle elezioni, furono convocate corti sommarie in tutto lo stato sotto la direzione di Blackwell che inevitabilmente tolsero il diritto di voto a migliaia di elettori contemporaneamente (71) – un processo che un funzionario elettorale Democratico di Toledo ha paragonato ad una “inquisizione.”(72) A nessuno fu data la possibilità di mostrarsi per difendere il diritto di voto: le notifiche agli elettori in questione non solo furono mandate incredibilmente tardi, ma furono spedite allo stesso indirizzo che i Repubblicani ipotizzavano essere falso.(73) Come aggiunta all’atmosfera di intimidazione, investigatori dello sceriffo della Sandusky County furono mandati alle case degli elettori per investigare le accuse di frode mosse dai Repubblicani.(74)
“Mi dispiace che questo stia spaventando a morte questa gente, e che non si faranno mai vedere il giorno delle elezioni,” ha detto a giornalisti locali Barb Tuckerman, direttore dell’ Ufficio Elettorale di Sandusky. “Molti di loro sono giovani che si sono registrati per la prima volta. Ho chiamato alcune di queste persone e sono perfettamente in regola.”(75)
Il 27 Ottobre, stabilendo che probabilmente questi sforzi violavano “sia il diritto costituzionale ad un giusto processo sia il diritto costituzionale al voto,” il giudice distrettuale Susan Dlott fermò l’inchiesta Repubblicana(76) – ma non prima che decine di migliaia di nuovi elettori avessero ricevuto avvisi che si erano registrati in maniera impropria. Alcuni funzionari elettorali dello stato ignorarono illegalmente la sentenza della Dlott, togliendo centinaia di elettori dagli elenchi.(77) A Columbus e altrove, i registranti sotto inchiesta non ricevettero mai notifica che il tribunale gli aveva dato il permesso di votare.
Il 29 Ottobre, un giudice federale trovò che il Partito Repubblicano aveva violato l’ordine del tribunale risalente agli anni ’80 che gli impediva di praticare l’ “ingabbiamento”. “La restituzione della posta non implica frode,” affermò la corte,(78) e i tentativi di togliere il diritto di voto prendevano di mira illegalmente “zone in cui predominano elettori appartenenti alle minoranze, interferendo e scoraggiando gli elettori dal votare in quei distretti.”(79) E tali sforzi di ingabbiamento non furono limitati all’ Ohio: il GOP prese anche di mira centinaia di migliaia di elettori delle città nei combattuti stati della Florida (80), Pennsylvania(81) e Wisconsin.(82)
I Repubblicani in Ohio lavorarono anche per negare il voto a cittadini che erano stati in carcere per crimini. Sebbene i carcerati riabilitati sono autorizzati a votare in Ohio, funzionari elettorali a Cincinnati chiesero che ex carcerati ottenessero la firma di un giudice prima di registrarsi per il voto. (83) Nel caso che non ricevessero il messaggio i militanti Repubblicani ricorsero all’ intimidazione. Secondo il rapporto di Conyers, una squadra di 25 volontari Repubblicani che si autodefiniva la Mighty Texas Strike Force [Forza di Incursione del Potente Texas n.d.t.] si riunì all’ Holiday Inn di Columbus il giorno prima delle elezioni, dietro l’angolo della sede del Partito Repubblicano dell’ Ohio – che pagò le loro stanze d’albergo. Gli uomini furono sentiti da un lavoratore dell’ albergo “mentre usavano telefoni a pagamento per fare telefonate intimidatorie a possibili elettori” e minacciando ex carcerati di altro tempo in prigione se avessero votato.(84)
Questa non era una operazione ‘freelance’. La Strike Force – un’ appendice del Comitato Nazionale Repubblicano(85) – era parte di un team di più di 1500 volontari del Texas che furono inviati in stati combattuti, solitamente in squadre di dieci. Il loro capo era Pat Oxford,(86) un avvocato di Houston che gestì il team difensivo di Bush nel 2000 in Florida,(87) dove elogiò caldamente gli sforzi di una folla che fece un’ incursione negli uffici elettorali della Dade County di Miami bloccando il riconteggio. Fu rivelato successivamente che coloro che furono coinvolti nel ”Brooks Brothers Riot” [Rivolta di Brooks Brothers n.d.t.] non erano abitanti della Florida arrabbiati ma membri pagati del GOP, molti dei quali giunti da fuori.(88) Foto della protesta mostrano che uno dei “rivoltosi” era Joel Kaplan, che ha appena preso il posto di Karl Rove alla Casa Bianca, dove ora dirige le operazioni politiche del presidente.(89)
IV. Ostacoli alla Registrazione
Per scardinare ulteriormente il processo che era tenuto a salvaguardare, Blackwell citò un arcano regolamento elettorale per rendere più difficile la registrazione di nuovi elettori. In un infame decreto, Blackwell annunciò che il 7 Settembre – meno di un mese prima della scadenza finale – i funzionari elettorali avrebbero trattato i moduli di registrazione solo se fossero stati stampati su fogli di carta bianca non oleata di 80 libbre, simili alle tipiche cartoline postali. Nel giustificare a ROLLING STONE la sua decisione Blackwell la ritrae come un tentativo di proteggere gli elettori: “Il servizio postale ci aveva raccomandato di stabilire uno standard di carta abbastanza pesante in modo che agli elettori non fosse tolto il diritto di voto a causa del danneggiamento dei loro moduli di registrazione da parte dei macchinari postali.” Eppure l’ordine di Blackwell si applicava anche alle registrazioni consegnate di persona agli uffici elettorali. Specificò inoltre che non sarebbe stato trattato nessun modulo di registrazione valido stampato su fogli di carta più leggeri che fosse miracolosamente sopravvissuto alle devastanti torture dell’ ufficio postale; invece, sarebbero stati trattati come domande per i moduli di registrazione, richiedendo che gli uffici elettorali inviassero moduli nuovi di stampa.(90)
La direttiva di Blackwell chiaramente violò il Voting Rights Act, che afferma che a nessuno deve essere negato il diritto di voto a causa di un errore nella registrazione che non “sia tale da determinare se l’individuo in questione è qualificato per il voto in base alla legge dello stato.”(91) La decisione gettò immediatamente nel caos gli sforzi di registrazione. I giornali locali che avevano stampato sulle loro pagine moduli di registrazione videro invalidati i loro sforzi.(92) La Contea del Delaware emise una notifica in rete in cui affermava che non avrebbe più potuto accettare i suoi stessi moduli di registrazione.(93) Persino Blackwell non poté seguire il protocollo: The Columbus Dispatch riportò che il suo stesso staff distribuì moduli di registrazione in carta più leggera che erano illegali secondo la sua legge. Sotto la minaccia di azione legale, Blackwell alla fine ritirò il suo ordine il 28 Settembre — sei giorni prima della scadenza per le registrazioni.(94)
Ma a quel momento il danno era fatto. Gli uffici elettorali in tutto lo stato, già con carenze di personale e subissati di moduli di registrazione, non furono capaci di trattarli tutti in tempo. Secondo un’analisi statistica condotta in Maggio dalla associazione apartitica Greater Cleveland Voter Coalition, 16000 elettori della città e dintorni non furono ammessi al voto a causa di errori di registrazione fatti da funzionari elettorali,(95) e altri 15000 persero il diritto al voto a causa di banali omissioni nei loro moduli di registrazione.(96) In tutto lo stato, conclude lo studio, un totale di 72000 elettori furono privati del diritto di voto a causa di errori di registrazione evitabili – l’un percento degli elettori in una elezione decisa a mala pena per un due percento.(97)
Nonostante i diffusi problemi, Blackwell autorizzò solo una indagine per errori di registrazione dopo le elezioni – a Toledo – ma il rapporto dei suoi stessi ispettori offre uno scorcio inquietante della malafede e della incompetenza che ha tormentato tutto lo stato.(98) Il più alto funzionario elettorale a Toledo era di parte alla maniera di Blackwell: Bernadette Noe, che presiedeva sia il comitato elettorale della contea sia il Partito Repubblicano della contea.(99) La carica del GOP era precedentemente ricoperta dal marito, Tom Noe,(100) che attualmente affronta accuse di reato per essersi appropriato di fondi statali e avere riciclato illegalmente attraverso intermediari, nella campagna elettorale di Bush, 45400 dollari di sua proprietà .(101)
Ispettori statali che hanno indagato nelle operazioni elettorali a Toledo hanno scoperto “aree di grave preoccupazione”(102) A meno di un mese dalle elezioni, Bernadette Noe e il suo comitato avevano ancora da considerare 20000 moduli di registrazione al voto.(103) I funzionari decisero arbitrariamente che i moduli spediti (soprattutto da sobborghi Repubblicani) sarebbero stati trattati per primi, mentre le registrazioni lasciate all’ ufficio del comitato (il frutto di intensi giri Democratici di registrazione in città) sarebbero stati trattati per ultimi.(104) Quando un gruppo di gente comune chiamato Project Vote consegnò un pacco di 10000 moduli proprio prima della scadenza del 4 Ottobre, un funzionario elettorale casualmente commentò, “Potremmo non arrivarci.”(105) Lo stesso funzionario istruì gli impiegati a timbrare un intera scatola contenente migliaia di moduli, piuttosto che timbrare ogni singolo modulo come previsto dalla legge.(106) Quando la scatola fu aperta, i funzionari non ebbero modo di confermare che i moduli erano stati archiviati prima della scadenza – un errore, conclusero gli ispettori statali, che avrebbe tolto il diritto di voto a “diverse migliaia” di elettori di feudi Democratici.(107)
L’incidente più preoccupante scoperto dall’ indagine fu la decisione della Noe di ammettere militanti Repubblicani dietro le scrivanie del comitato per le elezioni a fare fotocopie di cartoline inviate per confermare la registrazione al voto(108) – dati che sarebbero potuti essere usati negli sforzi di ‘ingabbiamento’ da parte del GOP- Al loro secondo giorno presso l’ufficio, i militanti furono colti da un funzionario ad alterare i documenti.(109) Gli investigatori sgridarono il comitato elettorale per una “serie di errori madornali” che hanno causato “la distruzione, mutilazione e danneggiamento di dati pubblici.”(110)
Il giorno delle elezioni, la Noe mandò un team di volontari Repubblicani al magazzino della contea dove schede bianche erano lasciate all’aperto, “senza che vi fossero misure di sicurezza.”(111) L’ assistente direttore dello stato per le elezioni, che aveva appena assistito alla distribuzione delle schede, chiese che se ne andassero. I militanti del GOP si rifiutarono e alla fine dovettero essere allontanati dalla polizia.(112)
Nell’ Aprile del 2005, la Noe e l’intero Comitato per le Elezioni furono obbligati a dimettersi. Ma ancora una volta il danno era fatto. Ad un incontro “Victory 2004” tenutosi a Toledo quattro giorni prima delle elezioni, lo stesso Presidente Bush indicò alcuni attivisti “locali” per una lode speciale: “Voglio ringraziare i miei amici Bernadette Noe e Tom Noe per la loro guida nella Contea di Lucas.”(113)
V. “La Panca Sbagliata”
In una delle sue manovre più efficaci, Blackwell impedì a migliaia di elettori di ricevere le schede provvisorie durante l’ Election Day. Le schede di sicurezza erano state richieste nel 2002, quando il Congresso passò un pacchetto di riforme chiamato Help America Vote Act. Esso avrebbe prevenuto il ripetersi delle più madornali ingiustizie delle elezioni del 2000, quando funzionari della Florida impedirono di votare a migliaia di elettori delle minoranze regolarmente registrati perché i loro nomi non apparivano in sbagliati elenchi di seggio. Per legge, agli aspiranti elettori la cui registrazione è in dubbio al momento del voto, deve essere permesso di esprimere un voto provvisorio da contare dopo le elezioni se la registrazione si dimostra valida.(114)
“Le schede provvisorie sarebbero dovute essere un grande passo in avanti,” dice Tova Andrea Wang, un esperto di elezioni che fu insieme agli ex presidenti Jimmy Carter e Gerald Ford nella commissione che aprì la strada all’Help America Vote Act. “Ma poi diversi stati hanno eretto barriere, e questo nuovo diritto è stato completamente sventrato.”
In Ohio, Blackwell lavorò sin dall’ inizio per limitare la disponibilità delle schede provvisorie. (Le schede sono il più delle volte usate per proteggere elettori in aree urbane pesantemente Democratiche che si spostano spesso creando più possibilità di errori di registrazione da parte dei comitati elettorali.) Sei settimane prima del voto, Blackwell decretò illegalmente che i lavoratori al seggio avrebbero dovuto emettere sul posto un giudizio sull’ eventualità che un elettore vivesse o no nel distretto, e fornire schede provvisorie solo a coloro ritenuti idonei.(115) Quando la regola fu messa sotto giudizio in una corte federale, il giudice James Carr poteva a malapena trattenere la rabbia. Lo stesso scopo dell’ Help America Vote Act, sentenziò, era di rendere disponibili le schede provvisorie per gli elettori che gli addetti al seggio avessero giudicato inidonei: “Nel non menzionare nemmeno questa categoria – i primi beneficiari del voto provvisorio stabilito dall’ HAVA – Balckwell cerca apparentemente di ottenere in Ohio nel 2004 lo stesso esito avuto in Florida nel 2000.”(116)
Ma invece di adempiere all’ ordine del giudice di espandere il voto provvisorio, Blackwell insistette che Carr stava usurpando il suo potere di segretario di stato e fece un discorso pubblico in cui si paragonava a Moahndas Gandhi, Martin Luther King Jr. e all’ Apostolo Paolo – affermando che sarebbe andato in galera piuttosto che seguire la legge federale.(117) La Sesta Corte di Appello confermò la sentenza di Carr il 23 Ottobre – ma la confusione sulla questione fece si che un numero indicibile di elettori in tutto lo stato vennero illegalmente allontananti dai seggi durante l’ Election Day senza che gli fosse offerta la scheda provvisoria.(118) Un giudice federale invalidò anche un decreto di Blackwell che negava la scheda provvisoria ad elettori per corrispondenza a cui non era stata mandata la scheda per posta. Ma tale sentenza non arrivò prima delle 3p.m. del giorno delle elezioni, e probabilmente non giunse mai ai seggi – negando il diritto di voto ad ancora più potenziali elettori.(119)
Non sapremo mai con certezza a quanti elettori in Ohio fu negata la scheda dai due ordini illegali di Blackwell. Ma è possibile dare un numero abbastanza preciso di quelli che furono allonatanati dalla sua direttiva più disastrosa. Tradizionalmente, chiunque in Ohio si fosse presentato ad una sezione di voto nella propria contea avrebbe potuto ottenere una scheda provvisoria. M Blackwell decise di togliere le schede di chiunque si fosse presentato al distretto sbagliato – una mossa che avrebbe permesso di togliere il diritto di voto ai Democratici che vivono in dense aree urbane con molte sezioni per votare. Il 14 Ottobre, il giudice Carr annullò l’ordinanza, ma Blackwell ricorse in appello.(120) In tribunale fu appoggiato dal suo amico e sostenitore in campagna elettorale Tom Noe, che si unì al caso con un intervento in favore del segretario di stato.(121) Ebbe anche l’appoggio del Procuratore Generale John Ashcroft, che fornì un intervento in supporto della posizione di Blackwell – segnando il primo caso nella storia Americana in cui il Dipartimento di Giustizia è andato in tribunale per fermare il diritto di voto dei cittadini.(122) Il Sesto Distretto, riempito con quattro giudici nominati da George W. Bush, si mise dalla parte di Blackwell.
Blackwell insiste che la sua decisione ha mantenuto pulite le elezioni. “Se avessimo permesso che esistesse questa nozione di ‘elettori senza confini’,” afferma, “si sarebbero aperte le porte per massicce frodi.” Ma persino i Repubblicani erano scioccati dalla mossa. DeForest Soaries, il direttore Repubblicano della Election Assistance Commission – l’agenzia federale costituita per far applicare l’ Help America Vote Act – rimproverò Blackwell, dicendo che la commissione non era d’accordo con la sua decisione di negare le schede agli elettori che si fossero presentati al distretto sbagliato. “Lo scopo della scheda provvisoria non è di allontanare chiunque dalle votazioni,” spiegò Soaries. “Vogliamo contare quanti più voti possibile.”(124)
La decisione lasciò che centinaia di migliaia di elettori in contee prevalentemente Democratiche navigassero il disarmante schieramento di 11366 distretti elettorali dello stato, i cui confini erano stati riscritti appena prima delle elezioni.(125) Per aumentare ulteriormente la loro confusione, i nuovi confini dei distretti erano indicati male sul sito web del segretario di stato, che il giorno delle elezioni era vecchio di mesi. Molti elettori, non più abituati, pare siano andati a seggi che non erano più i loro. Alcuni furono erroneamente rassicurati dagli scrutatori sul fatto che potevano dare un voto provvisorio in quel distretto. Invece, grazie alla regola di Blackwell, almeno 10000 voti provvisori furono scartati il giorno delle elezioni semplicemente perché i cittadini si misero nella fila sbagliata.(126)
A Toledo, Brandi e Brittany Stenson si misero in file diverse per votare alla palestra della scuola di St. Elizabeth Seton. Entrambe le sorelle erano registrate per il voto nel seggio della parte nord della città, dietro al gigantesco impianto DaimlerChrysler. Entrambe espressero il voto. Ma quando i conteggi furono aggiunti più tardi, la riunione familiare ebbe una drastica fine. Il voto di Brittany fu contato ma non quello di Brandi. Non fu sufficiente che avesse votato nel giusto edificio. Se avesse voluto che il suo voto fosse contato, secondo la regola di Blackwell, avrebbe dovuto scegliere la fila che portava al tavolo a lei assegnato. La sua scheda – insieme a quelle di sua madre, suo fratello e di altri 37 elettori dello stesso distretto – furono buttate (127) semplicemente perché erano, nelle parole dell’ On. Stephanie Tubbs Jones (D-Ohio), “nella Chiesa giusta ma sulla panca sbagliata.”(128)
Detto ciò, il caos deliberato che risultò dagli ostacoli di Blackwell alla registrazione funzionò. Gli elettori neri dello stato – che erano in maniera schiacciante per Kerry – avevano una probabilità del 20% in più rispetto agli elettori bianchi di essere costretti a votare con una scheda provvisoria.(129) Alla fine, quasi il 3% degli elettori dell’Ohio furono costretti a votare provvisoriamente(130) – e più di 35000 delle loro schede alla fine furono rifiutate.(131)
Robert Fitzgerald Kennedy Jr.
Fonte: http://www.rollingstone.com/
Link: http://www.rollingstone.com/news/story/10432334/was_the_2004_election_stolen/1
01.06.2006
Traduzione per www.comedonchisciotte.org di ALCENERO (Marcoc)
Note:
1) Manual Roig-Franzia and Dan Keating, ”Latest Conspiracy Theory — Kerry Won — Hits the Ether,”
The Washington Post, November 11, 2004.
2) The New York Times Editorial Desk, ”About Those Election Results,” The New York Times, November 14, 2004.
3) United States Department of Defense, ”Defense Department Special Briefing on Federal Voting Assistance Program,” August 6, 2004.
4) Overseas Vote Foundation, ”2004 Post Election Survey Results,” June 2005, page 11.
5) Jennifer Joan Lee, ”Pentagon Blocks Site for Voters Outside U.S.,” International Herald Tribune, September 20, 2004.
6) Meg Landers, ”Librarian Bares Possible Voter Registration Dodge,” Mail Tribune (Jackson County, OR), September 21, 2004.
7) Mark Brunswick and Pat Doyle, ”Voter Registration; 3 former workers: Firm paid pro-Bush bonuses; One said he was told his job was to bring back cards for GOP voters,” Star Tribune (Minneapolis, MN), October 27, 2004.
8) Federal Election Commission, Federal Elections 2004: Election Results for the U.S. President.
9) Ellen Theisen and Warren Stewart, Summary Report on New Mexico State Election Data, January 4, 2005, pg. 2
James W. Bronsan, ”In 2004, New Mexico Worst at Counting Votes,” Scripps Howard News Service, December 22, 2004.
10) ”A Summary of the 2004 Election Day Survey; How We Voted: People, Ballots & Polling Places; A Report to the American People by the United States Election Assistance Commission”, September 2005, pg. 10.
11) Facts mentioned in this paragraph are subsequently cited throughout the story.
12) See ”Ohio’s Missing Votes”
13) Federal Election Commission, Federal Elections 2004: Election Results for the U.S. President.
14) Democratic National Committee, Voting Rights Institute, ”Democracy at Risk: The 2004 Election in Ohio”, June 22, 2005. Page 5
15) See ”VIII. Rural Counties.”
16) Evaluation of Edison/Mitofsky Election System 2004” prepared by Edison Media Research and Mitofksy International for the National Election Pool (NEP), January 19, 2005, Page 3
17) This refers to data for German national elections in 1994, 1998 and 2002, previously cited by Steven F. Freeman.
18) Dick Morris, ”Those Faulty Exit Polls Were Sabotage,” The Hill, November 4, 2004.
19) Martin Plissner, ”Exit Polls to Protect the Vote,” The New York Times, October 17, 2004.
20) Matt Kelley, ”U.S. Money has Helped Opposition in Ukraine,” Associated Press, December 11, 2004.
Daniel Williams, ”Court Rejects Ukraine Vote; Justices Cite Massive Fraud in Runoff, Set New Election,” The Washington Post, December 4, 2004.
21) Steve Freeman and Joel Bleifuss, ”Was the 2004 Presidential Election Stolen? Exit Polls, Election Fraud, and the Official Count,” Seven Stories Press, July 2006, Page 102.
22) Evaluation of Edison/Mitofsky Election System 2004; prepared by Edison Media Research and Mitofsky International for the National Election Pool (NEP), January 19, 2005, Page 3.
24) Tim Golden, ”Election Near, Mexicans Question the Questioners,” The New York Times, August 10, 1994.
25) Evaluation of Edison/Mitofsky Election System 2004; prepared by Edison Media Research and Mitofsky International for the National Election Pool (NEP), January 19, 2005, Page 59.
26) Jonathan D. Simon, J.D., and Ron P. Baiman, Ph.D., ”The 2004 Presidential Election: Who Won the Popular Vote? An Examination of the Comparative Validity of Exit Poll and Vote Count Data.” FreePress.org, December 29, 2004, P. 9
27) Analysis by Steven F. Freeman.
28) Freeman and Bleifuss, pg. 134
29) Jim Rutenberg, ”Report Says Problems Led to Skewing Survey Data,” The New York Times, November 5, 2004.
30) Freeman and Bleifuss, pg. 134
31) Analysis of the 2004 Presidential Election Exit Poll Discrepancies. U.S. Count Votes. Baiman R, et al. March 31, 2005. Page 3.
32) Notes From Campaign Trail, Fox News Network, Live Event, 8:00 p.m. EST, November 2, 2004.
33) Freeman and Bleifuss, pg. 101-102
34) Evaluation of Edison/Mitofsky Election System 2004; prepared by Edison Media Research and Mitofsky International for the National Election Pool (NEP), January 19, 2005, Page 4.
35) Freeman and Bleifuss, pg. 120.
36) Interview with John Zogby
37) Evaluation of Edison/Mitofsky Election System 2004; prepared by Edison Media Research and Mitofsky International for the National Election Pool (NEP), January 19, 2005, Page 4.
38) Freeman and Bleifuss, pg. 128.
39) Freeman and Bleifuss, pg. 130.
40) ”The Gun is Smoking: 2004 Ohio Precinct-level Exit Poll Data Show Virtually Irrefutable Evidence of Vote Miscount,” U.S. Count Votes, National Election Data Archive, January 23, 2006.
41) ”The Gun is Smoking,” pg. 16.
42) The Washington Post, ”Charting the Campaign: Top Five Most Visited States,” November 2, 2004.
43) John McCarthy, ”Nearly a Month Later, Ohio Fight Goes On,” Associated Press Online, November 30, 2004.
44) Ohio Revised Code, 3501.04, Chief Election Officer”
45) Joe Hallett, ”Blackwell Joins GOP’s Spin Team,” The Columbus Dispatch, November 30, 2004.
46) Gary Fineout, ”Records Indicate Harris on Defense,” Ledger (Lakeland, Florida), November 18, 2000.
47) http://www.kenblackwell.com/
48) Joe Hallett, ”Governor; Aggressive First Round Culminates Tuesday,” Columbus Dispatch, April 30, 2006.
49) Sandy Theis, ”Blackwell Accused of Breaking Law by Pushing Same-Sex Marriage Ban,” Plain Dealer (Cleveland, OH), October 29, 2004.
50) Raw Story, ”Republican Ohio Secretary of State Boasts About Delivering Ohio to Bush.”
51) In the United States District Court For the Northern District of Ohio Northern Division, The Sandusky County Democratic Party et al. v. J. Kenneth Blackwell, Case No. 3:04CV7582, Page 8.
52) Preserving Democracy: What Went Wrong in Ohio, Status Report of the House Judiciary Committee Democratic Staff (Rep. John Conyers, Jr.), January 5, 2005.
53) Preserving Democracy, pg. 8.
54) Preserving Democracy, pg. 4.
55) The board of elections in Cuyahoga, Franklin and Hamilton counties.
56) Analysis by Richard Hayes Phillips, a voting rights advocate.
57) Fritz Wenzel, ”Purging of Rolls, Confusion Anger Voters; 41% of Nov. 2 Provisional Ballots Axed in Lucas County,” Toledo Blade, January 9, 2005.
58) Analysis by Hayes Phillips.
59) Cuyahoga County Board of Elections
60) Preserving Democracy, pg. 6.
61) Ford Fessenden, ”A Big Increase of New Voters in Swing States,” The New York Times, September 26, 2004.
62) Ralph Z. Hallow, ”Republicans Go ‘Under the Radar’ in Rural Ohio,”
The Washington Times, October 28, 2004.
63) Jo Becker, ”GOP Challenging Voter Registrations,” The Washington Post, October 29, 2004.
64) Janet Babin, ”Voter Registrations Challenged in Ohio,” NPR, All Things Considered, October 28, 2004.
65) In the United States District Court for the Southern District of Ohio, Western Division, Amy Miller et al. v. J. Kenneth Blackwell, Case no. C-1-04-735, Page 2.
66) Sandy Theis, ”Fraud-Busters Busted; GOP’s Blanket Challenge Backfires in a Big Way,” Plain Dealer, October 31, 2004.
67) Daniel Tokaji, ”Early Returns on Election Reform,” George Washington Law Review, Vol. 74, 2005, page 1235
68) Sandy Theis, ”Fraud-Busters Busted; GOP’s Blanket Challenge Backfires in a Big Way,” Plain Dealer, October 31, 2004.
69) Andrew Welsh-Huggins, ”Out of Country, Off Beaten Path; Reason for Voting Challenges Vary,” Plain Dealer (Cleveland, OH), October 27, 2004.
70) Ohio Revised Code; 3505.19
71) Directive No. 2004-44 from J. Kenneth Blackwell, Ohio Sec’y of State, to All County Boards of Elections Members, Directors, and Deputy Directors 1 (Oct. 26, 2004).
72) Fritz Wenzel, ”Challenges Filed Against 931 Lucas County Voters,” Toledo Blade, October 27, 2004.
73) In the United States District Court for the Southern District of Ohio, Western Division, Amy Miller et al. v. J. Kenneth Blackwell, Case no. C-1-04-735, Page 4.
74) LaRaye Brown, ”Elections Board Plans Hearing For Challenges,” The News Messenger, October 26, 2004.
75) LaRaye Brown, ”Elections Board Plans Hearing For Challenges,”
The News Messenger, October 26, 2004.
76)
Miller v. Blackwell, (S.D. Ohio), (6th Cir. 2004)
77) James Drew and Steve Eder,
”Court Rejects GOP Voter Challenge; Some Counties Hold Hearings
Anyhow; 200 Voters Turned Away,” Toledo Blade,
October 30, 2004.
78) United States Court of Appeals for the Third Circuit,
Republican National Committee v. Democratic National Committee,
No. 04-4186
79) United States Court of Appeals for the Third Circuit,
Republican National Committee v. Democratic National Committee,
No. 04-4186
80) Kate Zernike and William Yardley, ”Charges of Dirty Tricks,
Fraud and Voter Suppression Already Flying in Several States,”
The New York Times, November 1, 2004.
Greg Palast, ”New Florida Vote Scandal Feared,” BBC News,
October 26, 2004.
81) Kate Zernike and William Yardley, ”Charges of Dirty Tricks,
Fraud and Voter Suppression Already Flying in Several States,”
The New York Times, November 1, 2004.
82) Greg J. Borowski, ”GOP
Demands IDs of 37,000 in City,” Milwaukee Journal
Sentinel, October 30, 2004.
83)
”The Disenfranchisement of the Re-Enfranchised; How Confusion Over
Felon Voter Eligibility in Ohio Keeps Qualified Ex-Offender Voters
From the Polls,” Prison Reform Advocacy Center, Cincinnati,
Ohio, August 2004.
84) Preserving Democracy, 64.
Note: Additional reporting contributed to this paragraph.
85) Gardner Selby, ”Hundreds of Texans Ride Bandwagons Around
U.S.; Volunteers Say Election is Too Important Not to Hit the
Campaign Trail,” San Antonio Express-News (Texas),
October 15, 2004.
86) ”Down to the Wire,” Newsweek, November 15,
2004.
87) Lynda Gorov and Anne E. Kornblut,
”Gore to Challenge Results; No Plans to Concede; top Fla. Court
refuses to order resumption of Miami-Dade County,” The
Boston Globe, November 24, 2000.
88) Al Kamen,
”Miami ‘Riot’ Squad: Where are they Now?” Washington
Post, January 24, 2005.
89) Al Kamen,
”Walking the Talk,” Washington Post, April 21,
2006.
90) Secretary of State Directive, No. 2004-31, Section II,
September 7, 2004.
91) Tokaji, pg. 1227
and
Voting Rights Act, 42 U.S.C. 1971(a)(2)(B) (2000).
92) Jim Bebbington and Laura Bischoff, ”Blackwell Rulings Rile
Voting Advocates,” Dayton Daily News.
93) Congress of the United States House of Representatives,
Committee on the Judiciary,
letter from Conyers to Blackwell
94) Catherine Candisky, ”Secretary of State Lifts Order on
Voting Forms; Lighter Paper Now Deemed Acceptable for
Registration,” Columbus Dispatch, September 30, 2004.
Analyses of Voter Disqualification, Cuyahoga County, Ohio,
November 2004, Greater Cleveland Voter Registration Coalition,
updated May 9, 2006, page 14.
96) Analyses of Voter Disqualification, page 5.
97) Analyses of Voter Disqualification, page. 1.
98)
Lucas County Board of Elections — Results of Investigation
Following November 2004 General Election, April 5, 2005,
Richard Weghorst and Faith Lyon.
99) ”Feds Confirm Investigation of GOP Campaign Contributor,”
The Associated Press State & Local Wire, April 28, 2005.
100) Mark Naymik, ”Coin Dealer Raised Chunk of Change for
Bush,” Plain Dealer, August 7, 2005.
101) Christopher D. Kirkpatrick,
”Noe Indicted for Laundering Money to Bush Campaign,”
Toledo Blade, October 27, 2005
Mike Wilkinson and James Drew,
”Grand Jury Charges Noe with 53 Felony Counts,” Toledo
Blade, February 13, 2006
102) Lucas County Report, pg. 2.
103) Lucas County Report, pg. 9.
104) Lucas County Report, pg. 10.
105) Lucas County Report, pages 9-10.
106) Lucas County Report, pg. 9.
107) Lucas County Report, pg. 9.
108) Lucas County Report, pg. 18.
109) Lucas County Report, pages 18-19.
110) Lucas County Report, pg. 19.
111) Lucas County Report, pages 4, 6.
112) Lucas County Report, pg. 6.
113)
”Remarks by the President at Victory 2004 Rally,” Seagate
Convention Centre, Toledo, Ohio, October 29, 2004, The White
House.
note: Bernadette and Tom Noe’s last name is incorrectly spelled
”Noy” in the official White House transcript.
114) Help America
Vote Act, Title III, Uniform and Nondiscriminatory Election
Technology and Administration Requirements, Subtitle A
Requirements, Section 302.
115) Directive No. 2004-33 from J. Kenneth Blackwell, Ohio Sec’y
of State, to All County Boards of Elections 1 (Sept. 16,
2004.).
116) In the United States District Court for the Northern
District of Ohio, Western Division, The
Sandusky County Democratic Party v. J. Kenneth Blackwell, Case
No. 3:04CV7582, Page 8.
117) Gregory Korte and Jim Siegel,
”Defiant Blackwell Rips Judge; Secretary Says He’d go to Jail
Before Rewriting Ballot Memo,” Cincinnati Enquirer,
October 22, 2004.
118) Sandusky County Democratic Party v. Blackwell, (N.D. Ohio),
(6th Cir. 2004).
And
Tokaji, pg. 1229
119) Tokaji, pg. 1231
120) ”Judge, Blackwell, Spar Over Provisional Ballots,” The
Associated Press, October 20, 2004.
121) In the United States District Court for the Northern
District of Ohio Western Division,
The League of Women Voters of Ohio, et al. v. J. Kenneth
Blackwell, Case No. 3:04 CV 7622
122) David G. Savage, Richard B. Schmitt, ”Bush
Seeks Limit to Suits Over Voting Rights,” Los Angeles
Times, October 29, 2004.
123)
Judge Julia Smith Gibbons August 2, 2002
Judge John M. Rogers November 27, 2002
Judge Jeffrey S. Sutton May 5, 2003
Judge Deborah L. Cook May 7, 2003
124) Darrell Rowland and Lee Leonard, ”Federal Agency Distances
Itself from Ohio Official; Blackwell Says Their
Provisional-Balloting Positions are the Same,” Columbus
Dispatch (Ohio), October 20, 2004.
125) David S. Bernstein,
”Questioning Ohio,”
Providence Phoenix, November 12-18, 2004.
”Facts to Ponder About the 2004 General Election,” May 10,
2006.
127) Fritz Wenzel,
”Purging of Rolls, Confusion Anger Voters; 41% of November 2nd
Provisional Ballots Axed in Lucas County,” Toledo
Blade, January 9, 2005.
128) Interview with Stephanie Tubbs Jones
129) Democratic National Committee, Voting Rights Institute,
”D