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L'ATTACCO ALLA SIRIA DI OBAMA: LA SALUTE DEL COMPLESSO DELL'INDUSTRIA MILITARE

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A cura di Davide
Il 3 Settembre 2013
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DI KURT NIMMO
infowars.com

Dopo i discorsi paralleli di venerdì del Segretario di Stato John Kerry e di Obama sulla guerra, i media mainstream, guidati dal maestro tradizionale della propaganda bellica, il New York Times (1), hanno concluso che gli Stati Uniti potrebbero non attaccare la Siria senza un sostegno sicuro.

“Privata del sostegno dell’Inghilterra, il più fedele alleato dell’America in tempo di guerra, l’amministrazione Obama ha agito nel retroscena per costruire un sostegno internazionale alternativo per un attacco che potrebbe iniziare anche questo fine settimana”, ha riportato il Times. “I funzionari non hanno ancora abbandonato la speranza che almeno un Paese arabo potrebbe unirsi pubblicamente alla coalizione militare”.
Un Paese arabo? Patetico. Tutto questo non importa, perché i cosiddetti partner, il consenso ed il “bisogno di far valere la credibilità americana” hanno poco a che fare con l’impulso di bombardare la Siria.

Bombardare la Siria – o qualsiasi altro Paese – è una questione di affari: la prospettiva di lanciare bombe sopra Damasco riguarda il beneficio del complesso industriale militare. Si tratta di aziende transnazionali e banche internazionali piazzate per guadagnare sia cifre oscene, sia potere politico senza precedenti sulla scacchiera geopolitica.
Se dubitate di ciò, guardate i grafici qui sotto. Essi rivelano qualcosa che non viene comunicato sulla prima pagina del New York Times: le guerre e le voci sulla guerra guidano i mercati.

Questa settimana, le quotazioni del mercante di morte Raytheon hanno toccato i loro massimi annuali.

Le azioni della Lockheed Martin hanno raggiunto il massimo in sei mesi lunedì, giorno in cui è davvero iniziata la propaganda bellica.

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Durante le guerre napoleoniche, il banchiere Nathan Mayer Rothschild svolse un ruolo determinante nel finanziare gli sforzi bellici dell’Inghilterra. Non solo organizzava l’invio di lingotti alle truppe del Duca di Wellington sparse per l’Europa, ma riceveva e usava a suo beneficio le informazioni politiche e finanziarie, negandole ai suoi concorrenti. È noto che Rothschild abbia sfruttato la vittoria dell’Inghilterra contro Napoleone a Waterloo per manipolare i mercati ed abbia rastrellato il mercato delle obbligazioni dopo la guerra.

Non molto diverso da oggi. Le aziende e le banche – molto più potenti rispetto ai giorni di Nathan Mayer Rothschild – guidano inevitabilmente alla guerra il governo statunitense. I discorsi del sangue blu John Kerry Heinz e del lettore di gobbi Obama, attentamente sistemato dalla CIA affinché diventasse il primo presidente nero – e quindi con più teflon addosso rispetto a Ronald Reagan – sono attori minori.

Kurt Nimmo
Fonte: www.infowars.com

Link: http://www.infowars.com/obamas-syria-attack-the-health-of-the-military-industrial-complex/
31.08.2013

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ROBERTA PAPALEO

1) http://www.nytimes.com/2013/08/31/world/middleeast/support-slipping-us-defends-plan-for-syria-attack.html?_r=1&

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