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DI H.S.
comedonchisciotte.org – cloro al clero blog

Alla fine gli incidenti auspicati , l’evocazione del G8 di Genova… Alla fine nulla del genere è accaduto… Le bandiere di Israele bruciate… Gli scontri con la polizia… Le azioni simil Black Bloc… Le vetrine sfasciate… Le persone sprangate… Il teppismo… La contestazione alla Fiera del Libro di Torino per lo spazio dedicato allo Stato di Israele è stata piuttosto tranquilla e , nel suo piccolo , ha avuto successo conferendo visibilità alle ragioni dei palestinesi , le ragioni che si volevano ignorare.

Poco importano le ragioni per cui , nonostante il clima allarmistico creato ad arte , tutto si è svolto nel migliore dei modi possibili : l’attenzione dei manifestanti a non farsi “infiltrare” da provocatori di ogni risma ; il timore di Berlusconi & c. di trovarsi , appunto , in una situazione come quella di sette anni fa , a inizio legislatura , con le conseguenti accuse di non aver saputo assicurare l’ordine ; il giudizio sulla sostanziale irrilevanza delle sinistre e dei centri sociali che hanno inscenato la manifestazione. Poco importa…

E’ certo , invece , che , rimandando ai fantasmi del G8 di Genova , a quelle ombre di disordine e violenza , instillando nei cittadini il consueto sentimento di paura misto a rabbia e all’odio , si auspicava , nell’intimo di codesti mestatori , una severa razione di manganellate come accadde sette anni fa. Costoro non sono molto avvezzi all’accettazione delle manifestazioni di dissenso… E , ammettiamolo pure , al di là di qualsiasi considerazione sull’attualità o meno dell’antisionismo , le ragioni stavano , per la gran parte , dal lato dei manifestanti. Io non capisco… Non capisco o , meglio , capisco benissimo perché una fiera che dovrebbe essere dedicata ai libri , alla cultura ed alla discussione , dovrebbe , invece , sottrarre spazio per la celebrazione della nascita di uno Stato , perché di questo si tratta…

Altro discorso sarebbe stato quello di accogliere la cultura ebraica , ma è evidente che non è così…
Aggiungiamo , poi , che , se per gli ebrei la nascita dello Stato di Israele , sorta di risarcimento per quel che è stato patito in Europa durante il Conflitto Mondiale , è stato salutato come la realizzazione dei loro sogni , la patria presso cui godere di tutti i diritti lontani da persecuzioni e stermini , è pur vero che l’instaurazione di Israele ha avuto un prezzo pagato dagli arabi palestinesi e che , ancor oggi , moltissimi arabi considerano quell’evento come una ferita profonda.
Invece , alla Fiera del Libro , è stato invitato il fior fiore della letteratura israeliana , ma non poteva certo esserci un confronto , per quanto duro ed acceso – ciò che , evidentemente , si voleva evitare – , senza la controparte , ovvero gli intellettuali arabi e palestinesi… Aggiungiamo anche che lo Stato di Israele si è reso responsabile di gravissime violazioni dei diritti umani e che , agitando la solita scusa , buona sempre nell’era dello “scontro di civiltà” , della lotta al terrorismo , sta tentando di condurre una sostanziale politica di pulizia etnica. E’ proprio uno scrittore israeliano , che , fra l’altro sostiene il boicottaggio di Israele , Ilan Pappe ad aver realizzato un libro che si intitola , appunto , “La pulizia etnica della Palestina” e si può immaginare che , invece , non potesse essere presente a Torino. Sappiamo benissimo che muovere critiche , anche accese , magari con un certo fondamento , allo Stato di Israele ed alla sua politica , costa l’accusa di “antisemitismo” che , tradotta in altri termini significa “nazifascista” , “genocida del popolo ebraico” e “potenziale assassino di sei milioni di ebrei , comunque complice”. Di fronte a tali accuse , come per un meccanismo psicologico , si finisce per zittirsi , temendo questa grave sanzione… E’ un meccanismo ben noto nella storia : quando la Chiesa o , meglio , lo Stato pontificio , dominava li chiamavano eretici ; i rivoluzionari francesi li etichettavano come controrivoluzionari ; per i bolscevichi e gli stalinisti potevano essere pure fascisti o socialfascisti e per i nazifascisti erano semplicemente i rossi , i comunisti… Oggi ci sono appunto gli antisemiti , i terroristi e i loro amici… Noi siamo fortunati a non avere roghi e ghigliottine , altri , forse , sono meno fortunati…

Vorrei far notare , inoltre , che coloro che per convenienza , come Fiamma Nirenstein in quota PDL , celebrano la Fiera di Torino come un grande evento culturale , sarebbero probabilmente pronti a boicottarlo se , prendiamo ad esempio , fosse , invece , celebrato lo Stato cinese in nome dei diritti del popolo tibetano. La rivendicazione dei diritti umani è puramente strumentale , accogliendo o deponendo un metro di giudizio , un paradigma come più aggrada. Ma è quel che accade a livello internazionale , dove il diritto viene sbandierato nei tempi e nei luoghi che fan più comodo all’asse USA – Israele – Gran Bretagna e ai loro alleati occidentali… Lasciamo da parte il solito riferimento alla Palestina , peraltro già abbondantemente citata , per cui la Comunità internazionale , l’ONU girano gli occhi dall’altra parte… Pensiamo al Sud del Libano invaso ed attaccato dall’esercito israeliano sotto gli occhi del mondo , mentre oggi la preoccupazione delle Nazioni Unite , stranamente coincidente con Israele , gli USA e gli alleati libanesi , sembra essere quello di disarmare o addirittura annientare gli Hezbollah ,cioè gli unici che si sono opposti all’invasione mentre , per qualche strano motivo , l’esercito libanese non si è praticamente mosso… Pensiamo all’invasione americana dell’Iraq , di cui ancor oggi gli irakeni soffrono i postumi , invasione attuata al di fuori di qualsiasi risoluzione ONU , cioè proprio la ragione delle disgrazie di Saddam Hussein quando invase il Kuwait (ma l’invasione dell’Iran di Khomeini , invece , andava bene…). Pensiamo alle continue operazioni militari turche nel Kurdistan irakeno , apparentemente per debellare i guerriglieri e “terroristi” del PKK ; vero e proprio , continuo sconfinamento su cui è calata una cappa di silenzio… Ed è silenzio anche sulla Somalia , su una guerra provocata dall’invasione dell’esercito etiope su istigazione delle potenze occidentali per annientare il regime delle corti islamiche che , peraltro , dopo decenni di guerre e caos causati dai cosiddetti signori della guerra e di disastri ad opera di potenze di mezzo mondo , stavano riuscendo a ristabilire un minimo di struttura che assomigliasse ad uno Stato. La visibilità , invece , è tutta per i monaci tibetani e i tentativi di boicottaggio delle Olimpiadi… Basta essere “dalla parte giusta” , basta essere “democratici” secondo certi canoni , ripararsi sotto l’ombrello atlantico della NATO e aderire con decisione alle istituzioni dell’ONU (almeno fin quando le risoluzioni collimano con le soluzioni dei paesi che contano…). Quel che più è antipatico è ripararsi dietro la Comunità Internazionale , dietro il Diritto Internazionale per scatenare guerre , magari con il paravento della “democrazia e dei diritti”. Per Dio ! Ma se proprio si vuol fare la guerra , la si faccia in maniera onesta , senza pararsi il culo con presunte motivazioni onorevoli ! Tornando ad Israele , i suoi politici o politicanti di governo hanno spesso e volentieri violato Risoluzioni ONU (ovviamente senza conseguenze !) , ma pretendono dagli altri , gli “Stati canaglia” , quelli che le sanzioni le vivono sulla pelle , il rispetto del Diritto Internazionale.
No , non è neanche intellettualmente onesto sottrarre spazi dedicati al piacere del libro per promuovere , sotto sotto , la celebrazione dei sessant’anni di uno Stato , tanto più che la nascita di quello Stato è vissuta ancor oggi come una ferita profonda nel cuore del Medio Oriente.

A Verona un giovane è stato picchiato e ucciso da un gruppo di ragazzi per una sigaretta… Una sigaretta… Una sigaretta… I fatti , pur non addentrandosi in dettagli , sono noti , eppure , come di consueto , viene tirato in ballo il disagio giovanile… E la violenza giovanile… E i giovani che non hanno valori… E i giovani che si fanno le canne o tirano di coca o si impasticcano… E i giovani che lanciano i sassi dai cavalcavia… E i giovani che si fanno schiantare in auto dopo una notte in discoteca… E i giovani che stuprano… E i giovani che rubano… E i giovani che picchiano e sfasciano… E i giovani che compiono atti vandalici a scuola… E i giovani ultrà… E le bande giovanili… E i giovani teppisti… E i giovani senza talento che vogliono sfondare nello spettacolo e nella televisione perché non gradiscono un lavoro normale… Ecc… Ecc… Ecc…
Che i giovani respirino l’aria di un mondo sempre più deprivato di valori e , parecchi fra loro , si comportano con consequenzialità e , quindi , pensano spesso ed esclusivamente alla denaro , ai loro interessi , al successo e all’immagine personale e ai loro desideri e bisogni più immediati , è cosa evidente , visto che si tratta e si è sempre trattato delle fasce fra le più fragili della popolazione , ma non dovrebbe far perdere di vista quel che nello specifico è avvenuto… Una sigaretta… I futili motivi… Appare chiaro che l’aggressione ha avuto come bersaglio giovani percepiti come di “sinistra” per il look adottato. Ci voleva il morto – come al solito ! – perché si cominciasse a discuterne… Un morto come , qualche anno fa , è stato Dax a Milano… Da anni , in determinati contesti , gruppi o bande di ragazzi o meno giovani , probabilmente , organizzano aggressioni e pestaggi nei confronti di extracomunitari , omosessuali e giovani di sinistra o dei centri sociali e , inoltre , assaltano campi nomadi , magari armati di molotov. In fondo cosa fanno , se non ristabilire un senso di sicurezza e di ordine ? L’ordine su cui ci si è ossessivamente concentrati in questa campagna elettorale ? Vien da chiedersi chi organizza le famose ronde e che cosa fanno… La realtà è sotto gli occhi di tutti : le destre radicali hanno rialzato la testa , probabilmente con la percezione dell’impunità… I loro leader e leaderini fanno proseliti e si “infiltrano” negli ambienti giovanili : la piccola delinquenza , gli skin e altre bande giovanili , gli ultrà da stadio e i giovani “muscolari” con i miti “rambistici” . Chi esercita violenza si sente quasi legittimato e nobilitato dalle loro pseudoideologie. Perché questa galassia delle destre radicali o , meglio , questo humus culturale , è figlio della postmodernità : ideologia senza ideologia , priva dell’afflato dei fascismi “tradizionali” , ridotta all’esibizione di slogan che è puro vomitare veleno e odio. Così i giovani dell’estrema destra affermano di lottare contro le politiche sioniste , mentre , in realtà si accaniscono , soprattutto verbalmente , contro gli ebrei in quanto tali ; fanno altisonanti professioni di anticapitalismo ed antimperialismo , ma , probabilmente , il massimo “anticapitalismo” che si possono permettere è sfasciare le vetrine di un Mcdonald o di altra corporation ; dichiarano di essere radicalmente contrari ad una società consumista , edonista , dell’immagine e dello spettacolo , ma , nel profondo , ammirano Berlusconi , cioè colui che ha dato una bella mano a fare dell’Italia ciò che è. Attaccano la globalizzazione , ma solo sul tema dell’immigrazione. L’attività “politica” si riduce all’aggressione delle minoranze e dei soggetti marginali. Poi , in tutto questo discettare di ordine , scopriamo pure che la destra radicale è dedita al disordine : cerca di introdursi o progetta di infiltrarsi fra i movimenti di protesta (come a Napoli sulla questione della mondezza) per far degenerare il tutto in scontri e nei gruppi ultrà che , sempre più spesso , allo stadio si “gemellano” per attaccare le forze dell’ordine. E si dovrebbe ancora cercare di capire qual è il grado di simpatia che tali gruppi godono fra frange delle stesse forze dell’ordine , visti alcuni gravi episodi di violenza poliziesca a partire , appunto , dal G8 di Genova – senza dimenticare Napoli qualche mese prima -. Forse quel che è successo può far “scoppiare il bubbone” , ma non ci spero più di tanto anche se si è cominciato a discutere sulla violenza che , da anni , imperversa nella città di Verona.

Tutto vuole essere relegato nella pura e semplice “cronaca nera” , quella cronaca fatta di Novi , Cogne o Erba e di microcriminalità spicciola come piace tanto ai lettori. Quella cronaca ipocrita e morbosa che spettacolarizza sangue , sesso e violenza con qualche sintomo di sindrome securitaria (e , perciò , non può dispiacere alle destre).
Ma perché scrivere del fattaccio di Verona dopo la Fiera del Libro di Torino ? Che ragione c’è ? Beh ! Qualche rapporto… Innanzitutto è stato proprio il neo Presidente della Camera , il postfascista Gianfranco Fini , ad aver messo in relazione i due fatti e ad aver azzardato un ardito paragone durante la trasmissione di Vespa. Pur essendo il primo Presidente della Camera della storia repubblicana espressione della destra – destra Fini non è troppo contento… La carica è di prestigio , ma , sul piano puramente pragmatico del potere un posto da Ministro degli Esteri o della Difesa , con la possibilità di approfondire i contatti internazionali , sarebbe stato più gradito. Probabilmente Berlusconi ha voluto punire il suo “delfino” , il suo successore alla guida della PDL , per gli approcci che ha avuto nei confronti di Di Pietro qualche mese fa. Basterebbe ricordare qualche dichiarazione del leader di AN di qualche tempo fa per rendersi conto della sua grande coerenza politica. Data la piccola delusione non è neanche difficile pensare che Fini fosse fra quelli che auspicavano una piccola “Genova” a Torino , magari con incidenti non gravi , giusto per gettare discredito su una sinistra già di molto indebolita. Ancor oggi dovrebbe chiarire quale fu il significato della sua presenza nella centrale operativa dei carabinieri nei giorni in cui si consumò la follia di violenza al G8 di Genova.

Ma veniamo a quanto ha asserito il delfino di Berlusconi dal salotto televisivo di Bruno Vespa. Dopo aver esordito affermando che quanto è successo a Verona non era paragonabile a ciò che accadeva a Torino (l’appello al boicottaggio della Fiera del Libro per lo spazio riservato allo Stato di Israele) , ha continuato insinuando che , in realtà , quel che fa certa sinistra o estrema sinistra nella sua professione di antisionismo è un’istigazione all’odio peggiore di quel che è successo a Verona (evidentemente rubricato alla solita pagina sulle intemperanze giovanili , il bullismo , le spacconate , le ragazzate , ecc…). Ed è curioso addentrarsi nei meccanismi che regolano la logica dell’onorevole Fini : non fare il paragone per poi farlo… In maniera sottile , da vero politicante…
D’obbligo il riferimento alle bandiere di Israele bruciate durante le manifestazioni dei centri sociali… Certo , in effetti , bruciare bandiere , dileggiare simboli assume un significato che và , in un certo senso , oltre il mero atto dimostrativo e simbolico… Potrebbe pure configurare un’istigazione all’odio o a delinquere , tuttavia azzardare il paragone con un gravissimo episodio di violenza che , fra l’altro non può essere considerato semplice episodio se si guardano ad altri fatti accaduti in questi anni e rigorosamente ignorati dai mass media e dall’informazione , è assai più che discutibile e di gusto molto dubbio… E ‘ come se si dicesse : “ Che volete : dalla parte dell’estrema sinistra , dei centri sociali c’è una sistematica organizzazione di atti terroristici , mentre dall’altra si tratta di semplice vandalismo o teppismo giovanile. E se non sono episodi riconducibili alla violenza giovanile “impolitica” , dovremmo sempre convenire , signori miei , che l’estrema destra è migliore dell’estrema sinistra , qualunque cosa combini…”
Ma perché uno come Fini… Uno che aspira ad essere un leader della Nuova Destra italiana , postmoderno , neoconservatore (quindi rigidamente ossequioso , in politica estera , ai dettami dell’asse USA – Israele – Gran Bretagna) , a la Sarkozy per intendersi , che viaggia a Gerusalemme , dovrebbe preoccuparsi delle sorti di quei brutti , sporchi e cattivi della destra radicale ?

A mio parere , egli ha voluto lanciare un doppio messaggio , apparentemente contraddittorio : da un lato si è voluto rassicurare taluni ambienti israeliani e ebraici italiani che , magari , hanno votato PDL (soprattutto a Roma) anche se , nonostante i viaggi a Gerusalemme e le professioni di amicizia verso Israele , non si fidano fino in fondo del delfino di Berlusconi , viste le personalità dei politici che sono entrate ed uscite da AN. Fini , insomma , ha voluto indicare ai suoi interlocutori il vero nemico : l’”antisemitismo” di sinistra (come recita il titolo di un libro della Nirenstein , in quota PDL) è ben peggiore dell’”antisemitismo” di destra. Naturalmente il termine antisemitismo viene fatto coincidere tout court con l’antisionismo , o la pura e semplice azione critica nei confronti della politica di Israele.
Dall’altro lato egli si è rivolto proprio alla destra radicale , ai suoi leader e ai suoi giovani militanti. Come è noto Fini viene attaccato e rimproverato dai militanti di estrema destra , non solo per aver liquidato la tradizione neofascista , ma e forse soprattutto , per l’atteggiamento nei confronti di Israele e degli ebrei. Il viaggio a Gerusalemme è stato uno dei motivi del distacco della Mussolini e della scissione del gruppo di Storace. La Destra storaciana stessa si dichiara tranquillamente fascista. Fini , da politico navigato quale è , conosce la presa che , in talune piazze come Roma e il Veneto , hanno gruppi come Forza Nuova presso i giovani. E il voto dei giovani conta quanto quello delle altre fasce d’età… Inoltre potrebbe avere qualche spiacevole sorpresa , qualche problema dal lato dell’estrema destra. Ecco perché non può rinunciare ad un bacino che , anzi , la PDL mira ad egemonizzare. Sono parecchi , i giovani di estrema destra ad ammirare più Berlusconi che non lo stesso Fini , perché il Cavaliere è tuttaltro che moderato nelle parole , nei gesti e nello stile… Poi il giovane “intemperante” di destra può costituire una buona manovalanza per le operazioni di bassa provocazione.
Lo spericolato Fini vuol mettere d’accordo la sua propensione al neoconservatorismo filoamericano e filoisraeliano con la necessità di incamerare la ”vecchia” Destra che si era allontanata o aveva preso le distanza di AN. Ma è veramente un’operazione così spericolata ?

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Se avete un pochino di pazienza , vorrei concludere raccontando una piccola storia che credo interessante : è la storia di Andrea Insabato. Chi era o , meglio , chi è costui ? Da giovane militò nel gruppo di estrema destra Terza Posizione ove conobbe e divenne amico di Roberto Fiore , il leader riconosciuto nonché candidato premier del partito neonazista Forza Nuova. Insabato era , in un certo senso un figlio del Settantasette , il Movimento che , alle origini , quando non era stato ancora egemonizzato dalle frange dell’Autonomia , si caratterizzava per essere lontano sia dall’estrema sinistra che dall’estrema destra “tradizionali”. Era la seconda generazione dei giovani sovversivi , quella succeduta a coloro che , invece , avevano fatto militanza nel Sessantotto. Terza Posizione assunse posizioni contraddittorie , navigando fra la concezione gerarchica e lo spontaneismo e guardando con interesse la sovversione di sinistra. Fra i suoi militanti , alcuni entrarono nella formazione terroristica di estrema destra NAR , il gruppo dello “spontaneismo armato” di Fioravanti e Mambro , nato per fare “concorrenza da destra” alle BR e a Prima Linea. A quanto pare i rapporti fra NAR e TP sono stati piuttosto tesi , per non dire tempestosi… Dopo la strage di Bologna , cala la scure della repressione e inizia una faida interna all’estrema destra. Il leader palermitano di TP , Ciccio Mangiameli viene assassinato dai NAR , per ragioni che non sono state mai chiarite del tutto. Secondo Fioravanti , TP non era disposta a fare quel salto – evidentemente terroristico – che era stato richiesto. Per queste ragioni i militanti di TP si rifugiarono a Londra e , fra loro , vi era appunto Insabato. Prosciolto dalle accuse , Insabato tornò in Italia. Erano gli anni della caduta del Muro di Berlino… Gli anni in cui la destra radicale , in tutta Europa , rialzava la testa… Gli anni in cui nacquero i naziskin… Gli anni delle aggressioni e dei pestaggi degli stranieri… Gli anni delle profanazioni delle tombe nei cimiteri ebraici… Naturalmente faceva da sfondo il flusso migratorio in Europa che finiva per il pretesto per la crescita di questi gruppi e di queste bande. Insabato si fa notare nel 1992 , all’Olimpico durante una partita della Lazio. Sta bruciando , assieme ad un gruppo di ultrà , una bandiera israeliana. E’ la dimostrazione , se ce ne fosse ancora bisogno , che da anni è in atto una sorta di “politicizzazione” delle curve con tanto di armamentario ed iconografia fatta di inni a Mussolini , di croci celtiche , di epiteti razzisti , di striscioni in onore di capi paramilitari serbi come Arkan , ecc… Iconografia che è diventata sempre più ossessiva ed invadente in taluni stadi. Vi è da aggiungere che , quindi , il fatto di bruciare una bandiera israeliana , non ti qualifica necessariamente come un appartenente all’Autonomia , ai centri sociali o all’ultrasinistra in generale , come ha fatto , appunto , Gianfranco Fini…

Tornando a Insabato , da buon cattolico , si impegnerà nel reclutamento di mercenari per combattere accanto ai croati contro i serbi , nella guerra che ha dilaniato l’ex Jugoslavia. Gli esiti non sono felicissimi… E’ evidente , comunque , che Insabato nutrisse ammirazione per gli ustascia croati , nazionalisti cattolici e nazifascisti. Come piccola nota di colore vorrei far notare come i gruppi paramilitari , veri e propri eserciti quasi privati che hanno dilaniato la Jugoslavia in una guerra apparentemente etnica e di religione , sono nati da gruppi ultrà , le tifoserie da stadio delle varie squadre. Tali eserciti , ponendo l’accento sull’identità etnica o nazionale , erano , in tutta evidenza , di matrice fascisteggiante.
Se Fiore avrà un certo successo e di lui qualcuno insinuerà rapporti di protezione dei servizi segreti inglesi durante gli anni di latitanza a Londra , Insabato è decisamente… più sfortunato. Cattolico integralista , con fisse antigiudaiche fonda Militia Christi , un gruppuscolo clerico fascista.
Il suo impegno politico si indirizza , soprattutto , verso la lotta all’aborto e contro lo Stato di Israele.
Sembra mostrare un accentuata paranoia : cerca alleanze anche a sinistra in funzione antisraeliana e filopalestinese e questa non è certo un’idea nuova o originale nell’ambito dell’estrema destra. Ha contatti con il giornale Il manifesto , ma quelli rispondono picche , così lui , alla vigilia del Natale del 2000 , da uomo tollerante verso il dissenso e incline al dialogo , piazza alla porta d’ingresso della redazione del giornale un ordigno esplosivo che , però , deflagra ferendolo gravemente. Non si è mai veramente capito se il gesto di Insabato è stato isolato o se è stato accompagnato da qualcuno , ma poco importa… Al di là del gesto è pur vero che , nell’ambito dell’estrema destra , vi è sempre stata una tendenza a cercare contatti o rapporti con l’estrema sinistra in nome di un preteso “antimperialismo” , contro Israele e contro gli USA. Si chiamino , di volta in volta , “nazimaoisti” , comunitaristi , nazionalbolscevichi , ecc… le , notevoli , differenze su rilevanti questioni di principio , vengono messe da parte in nome della lotta ad un comune nemico. E così si è al contempo ammiratori o seguaci di Hitler , Mao e Gheddafi… Si tratta , ovviamente , di infime minoranze , in cui non si distingue più fra l’operazione di pura provocazione , il tentativo “egemonizzante” della destra radicale anche su aree di matrice opposta o l’azione di semplici esaltati. Quel che importa è che bastano in pochi a far danno… Bastano pochi a bruciare una bandiera israeliana… Bastano pochi a sfasciare una vetrina o ad aggredire gratuitamente le forze dell’ordine… Se ci sono telecamere in giro… Spesso questa minoranza grigia e raccogliticcia che mischia senza pudore neonazisti o neofascisti , elementi dell’ultrasinistra (siano di volta in volta maoisti , trockisti , autonomi , anarchici , libertari , ecc…) , islamisti , nazionalisti arabi ed integralisti cattolici. è chiassosa , nel peggiore dei casi è di una violenza infima , di basso livello…
E i neoconservatori che , a loro volta , con questo loro atteggiarsi a “paladini della democrazia” a costo di bombardare a tappeto , sono estremisti (sarebbe il caso di ricordare che negli USA il neoconservatorismo della Nuova Destra si è cementato dall’incontro fra i falchi anticomunisti e sionisti , la tradizionale estrema destra con tinte di fondamentalismo protestante e millenarista e reduci dell’ultrasinistra trockista e sessantottina) , si fregano giustamente le mani. S possono così sentire “buoni” in lotta contro tutti i fondamentalismi , gli integralismi e gli estremismi che si contrappongono alla giusta democrazia , quella che viene plasmata sul modello americano ed anglosassone. Tanto più gli avversari appaiono come mostri , parti dell’irrazionalità estremista , tanto meglio è (per i neoconservatori di tutto il mondo).
Quale insegnamento dovremmo trarre dalla vicenda di Insabato ? Che questo estremismo infantile , questo radicalismo fatto di slogan , con ambigue commistioni , con rigurgiti di violenza gratuita , pur se a livello puramente verbale o simbolico , è meglio lasciarlo ai gruppetti della destra radicale e solo a loro… Antisionismo , antisemitismo , razzismo , intolleranza , xenofobia… E’ ambiguo il nocciolo della questione e le destre , sia pure con tutta la rivendicazione di “alti valori” tradizionali , ci marciano su…

E’ sempre bene tenere gli occhi aperti…

Saluti

HS
Fonte: www.comedonchisciotte.org – cloro al clero (blog)
12.05.08

PS : Scusate , ma non ho resistito e vorrei aggiungere un piccolo spazio umoristico , perché la cosa suscita in me grande ilarità. Nella certezza che avete presente Magdi Allam, vi informo che è uscito nelle librerie il testo sulla sua conversione religiosa al cattolicesimo. Il titolo recita così : “Grazie Gesù”… Presto sarà pronto il libro di risposta : “Prego , si figuri : non c’è di che !” scritto da Papa Ratzinger che ha la procura. La religione è diventata un ambito della nostra vita tutto da ridere (se non ci fosse da piangere). Rammento ancora le alte istanze spirituali che spinsero il nostro novello Santo – roba che neanche il Poverello di Assisi… – a intraprendere , appunto , la via della santità. Disse il nostro che “a differenza dell’Islam , il cattolicesimo è una religione della moderazione.” (sic !). Ha ragione Magdi : la religione è come il vino , va bevuto con moderazione , due bicchieri a pasto preferibilmente… Ma per piacere Magdi ! Ma quando mai un devoto è diventato tale perché convinto dalla “moderazione”. Evidentemente quel giorno , a mezzogiorno , non hai bevuto soltanto due bicchieri , vero ? Meno male che Magdi c’è…
Per chi avesse una ricca libreria consiglio il libro di Magdi , da riporre sullo scaffale “Machissenefrega”.

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