FONTE: ILPOST.IT
[…] La CIA usò l’alimentazione rettale e l’idratazione rettale su almeno cinque detenuti. Uno di questi, Majid Khan, fece tra il marzo 2004 e il settembre 2006 una serie di scioperi della fame e tentò diverse volte di auto-mutilarsi, come protesta per le condizioni in cui era sottoposto durante la prigionia.
Il personale della CIA dovette prestare particolare attenzione a Khan e cominciò ad alimentarlo forzatamente, per esempio usando un sondino naso-gastrico o tramite somministrazione endovenosa di liquidi. Secondo i documenti della CIA, Khan cooperava con le guardie carcerarie nella procedura di alimentazione: la CIA adottò comunque una tecnica più aggressiva e cominciò su Khan l’alimentazione rettale e l’idratazione rettale.
Estratto da10 storie dal rapporto sulle torture della CIA
10.12.2014
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