DI MARINO BADIALE E FABRIZIO TRINGALI
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Il recente sketch della Littizzetto
contro Berlusconi sta facendo discutere. Non è la prima volta che
l’attrice indirizza i suoi strali contro esponenti della politica.
Come dimenticare quando nel febbraio 2007 si scagliò contro Rossi e
Turigliatto, allora senatori, colpevoli di non aver votato a favore
della politica militarista del governo di centrosinistra? I due Parlamentari stavano compiendo
un gesto coraggioso, di rara coerenza con i propri valori e con il
mandato ricevuto dai propri elettori, ben sapendo che l’avrebbero
pagato con l’espulsione dai rispettivi partiti (e quindi con la
non-rielezione). Ma per la Littizzetto andavano attaccati con
durezza, perché mettevano il bastone fra le ruote ai potenti che a
lei piacciono.
Altrettanta durezza la riserva alle
porcate della destra. Aggredisce Berlusconi, ma non
l’abbiamo mai sentita gridare parolacce contro l’operato dell’uomo
che in questo momento è il più potente d’Italia, e che ha
delegittimato una delle migliori procure antimafia d’Italia, solo
per salvare se stesso e i suoi amici: Giorgio Napolitano.
In questo contesto la volgarità della
Littizzetto non è un elemento da trascurare, perché rappresenta un
tratto caratteristico di buona parte del cosiddetto “popolo di
sinistra”, che infatti si riconosce in personaggi come lei,
decretandone il successo di pubblico. Un ceto “intellettuale”
che si pretende colto, intelligente e profondo ma che in realtà è
ormai talmente degradato e subalterno da divertirsi a crepapelle di
fronte a un umorismo fatto solo di volgarità. Naturalmente non ci
riferiamo solo al turpiloquio, bensì, in generale, al becero e
superficiale antiberlusconismo della sinistra, volgare quanto il
berlusconismo della destra. Perché se è vero che Berlusconi, dal
punto di vista morale, ha ridotto l’Italia in macerie, è altrettanto
innegabile che dal punto di vista politico, economico e sociale, la
vera distruzione è stata compiuta dalla sinistra: precarizzazione
del lavoro, svendita dei beni comuni, guerra, svilimento della
Costituzione. E’ soprattutto la sinistra che ha annodato al collo del
Paese il cappio della moneta unica e dei vincoli europei che ci
stanno letteralmente uccidendo.
La volgarità della Littizzetto ha
però il pregio di esprimere, a suo modo, la verità sulla sinistra
politica, che non ha più nulla da dire sulle dinamiche reali del
mondo contemporaneo, sulla crisi economica, ecologica e sociale in
atto, sulle modalità per costruire, insieme, un futuro diverso. E
rovescia il proprio livore addosso al nemico di turno, ridendo di lui
per non piangere su se stessa.
La presa di coscienza di chi siano i
veri responsabili della crisi in atto, che vanno ricercati tanto
nella destra quanto nella sinistra, è essenziale perché vi sia
ancora una speranza di salvezza. Di fronte a questa esigenza, la
Littizzetto, e in generale l’antiberlusconismo della sinistra, non
rappresenta altro che un’arma di distrazione di massa.
Marino Badiale e Fabrizio Tringali
Fonte: http://il-main-stream.blogspot.it
Link: http://il-main-stream.blogspot.it/2012/12/la-volgarita-della-littizzetto.html
14.12.2012