La Turchia non dirà “sì” alle richieste di adesione alla NATO di Finlandia e Svezia, ha dichiarato poco fa, nella sera di lunedì 16 maggio, il presidente turco Erdogan.
“Questi Paesi non hanno una posizione chiara e inequivocabile contro le organizzazioni terroristiche. La Svezia è il centro di incubazione delle organizzazioni terroristiche. Portano i terroristi a parlare nei loro parlamenti. […] Non diremmo ‘sì’ al loro ingresso nella NATO”.
Nella giornata di ieri, doenica 15 maggio, come vi abbiamo riportato, sia la Finlandia che la Svezia hanno annunciato ufficialmente la loro intenzione di aderire all’Alleanza militare. La Turchia però da tempo aveva avvertito che si sarebbe opposta alla mossa, con lo stesso Erdogan che ha definito i due Paesi nordici “pensioni per organizzazioni terroristiche”, riferendosi al Partito separatista dei lavoratori del Kurdistan (PKK) e al Fronte rivoluzionario di liberazione del popolo (DHKP/C), che sono stati messi fuori legge nel suo Paese.
Il Ministero degli Esteri svedese ha dichiarato questa mattina che alti funzionari di Helsinki e Stoccolma si sarebbero recati in Turchia per discutere la questione. Erdogan, tuttavia, ha chiarito durante il briefing con la stampa che tali colloqui sarebbero insensati.
“Sarebbero venuti per convincerci. Mi dispiace, non devono disturbarsi” ha sentenziato il presidente.
Ricordiamo che per entrare a far parte dell’Alleanza, la richiesta di adesione di un Paese deve essere approvata all’unanimità da tutti i 30 membri. Il vice Segretario Generale della NATO, Mircea Geoana, si però detto sicuro che il blocco sarà in grado di superare le riserve della Turchia.
Massimo A. Cascone, 16.05.2022