DI SHERIF EL SEBAIE
Salamelik
Nel suo saggio, “Lo scontro delle Civiltà”, Samuel Huntington fece un’affermazione che sono solito riportare ogni tanto sulle pagine di questo blog per rinfrescare la memoria di alcuni simpatici neoconservatori che passano da queste parti: «L’Occidente ha conquistato il mondo non per la superiorità delle proprie idee, dei propri valori o della propria religione, ma con l’applicazione sistematica della violenza organizzata. Se gli Occidentali spesso si dimenticano di questo fatto, i non Occidentali non lo dimenticano mai». E’ una citazione che mi piace moltissimo poiché sintetizza quello che io stesso affermo ogni volta che mi si presenta l’opportunità: «l’unica faccia di superiorità che l’Occidente ha saputo mostrare fino al 1900 (e non solo) era quella delle armi: i cannoni francesi contro le spade mamelucche, gli archibugi spagnoli contro le frecce degli Aztechi, la polvere da sparo contro le lancie dei Bantù. Ed è grazie a questa superiorità – esclusivamente militare – che l’Occidente è riuscito a costruire la base di quella ricchezza di cui oggi si vanta».
L’Occidente si è dimenticato dei preziosi beni caricati sulle navi di Colombo, quei beni che sarebbero poi stati dati agli indigeni in cambio della loro terra, delle loro richezze, dei loro monili in oro: sacchi di palline di vetro, specchietti, aghi, campanelli e berretti rossi. Ed è stato pure gentile, Colombo: i mitici conquistatori del Far West regalavano ai Pelle-rossa alcolici e coperte infette di vaiolo, per farli fuori il prima possibile, senza spercare pallottole. Ed è in nome di queste gentili concessioni, che gli schiavi africani dovranno in seguito lavorare nei campi di cotone oppure scavare nelle miniere. In Sud Africa, dopo una giornata di lavoro nelle miniere di diamanti, gli schiavi erano pure costretti ad indossare dei guanti da boxe, incantenati a mò di manette: per non “rubare” le pietre che estraevano dalla propria terra. E sempre in nome di queste gentili concessioni, dovevano comprare i prodotti finiti, al prezzo stabilito dall’Occidente. Non è forse questo oro, questo cotone, queste pietre, questi soldi la base della ricchezza occidentale?
La Compagnia delle Indie orientali, che agiva per conto delle autorità britanniche, smerciava persino l’oppio, in Cina. Quando il commissario imperiale Lin Zexu, affrontò con determinazione quella nuova piaga sociale nel 1839 bruciando ventimila casse d’oppio appartenenti ai mercanti inglesi e americani, i britannici attaccarono il paese e lo obbligarono a sottoscrivere un accordo vergognoso, quello di Nanchino: fu imposto il libero accesso dell’oppio e degli altri loro prodotti nelle province meridionali con basse tariffe doganali, l’apertura di alcuni porti in cui gli inglesi godevano della clausola di extraterritorialità, la cessione della città di Hong Kong all’impero inglese. Uno schema che non ha nulla da invidiare al regime delle capitolazioni, a cui fu costretto l’Impero Ottomano.
Sempre per rinfrescare la memoria dei nostri amici neoconservatori, ricordiamo i benefici di cui godevano gli immigrati italiani in Egitto: esenzione dalle tasse, domicilio inviolabile persino dalle autorità, corti consolari che giudicavano in base alla legge italiana e non quella egiziana, e addirittura dei quartieri propri, al di là dei quali c’erano le “Arab Town”: i cittadini del paese che vengono confinati in riserve, come lo sono ancora oggi i Pelle-Rossa americani.
Ecco, dopo tutto questo, qualcuno ha pure la faccia tosta di dirsi superiore e di rinfacciare ai paesi del “terzo mondo” la loro “arretratezza”. Qualcuno non si vergogna di sottolineare il proprio “progresso” scientifico e tecnologico, le mirabili invenzioni sviluppate, mentre in quei paesi la povertà e la miseria producono estremismo e fanatismo. Oppure, ancora più patetico, qualcuno si solleva indignato se viene a sapere che un immigrato ha avuto accesso ad un beneficio o a un servizio pubblico, tipo una casa popolare. Vergogna! Sacrilegio! Ha osato riprendersi una minima parte di ciò di cui è stato derubato, tra l’altro con il proprio lavoro e tasse, facendo le file e compilando moduli, senza nemmeno sognarsi di chiedere le cose allucinanti che gli europei imponevano in passato (esenzioni, favori, pizzi e altre belle cose).
Certo, direte voi, è anche un po’ colpa dei governanti corrotti e aggrappati al potere nei paesi di origine. Ma la loro colpa non è di oggi, essa risale a secoli fa: se solo avessero investito nelle armi da fuoco quando era il momento di farlo! Se solo avessero a disposizione cannoni e fucili al posto delle lancie e delle armi bianche! Ah se fossero dotati di tutte quelle in
venzioni superiori, tipo i missili teleguidati, le cluster bombs, gli aerei supersonici e magari qualche bombetta atomica nell’arsenale per spaventare e ricattare il resto del mondo. Forse non si sarebbero ampiamente meritati oggi la qualifica di “Civiltà Superiori”?
Sherif El Sebaie
Fonte: http://salamelik.blogspot.com
Link: http://salamelik.blogspot.com/2006/09/la-superiorit-conviene.html
21.09.2006