La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

1 / 140 Pagine

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

LA STRATEGIA DIETRO I BROGLI ELETTORALI IN AUSTRIA

blank
A cura di Davide
Il 26 Maggio 2016
115 Views
115 Views
blank

DI MAURO BOTTARELLI

ilsussidiario.net

Guardate la tabella a fondo pagina, ci mostra il verbale dello scrutinio nella città austriaca di Linz dopo il secondo turno delle presidenziali di domenica e lo spoglio delle schede giunte per posta avvenuto lunedì: bene, nella terza città del Paese, dove vivono 191mila persone, ha votato il 598% degli aventi diritto! Ma tranquilli, non ci sono stati brogli al voto austriaco, sono le variabili democratiche che ci chiede l’Europa. E che dire di Wilhelm Heissenberger, sindaco di Unterrabnitz-Schwendgraben, comune austriaco di 634 abitanti, il quale ha ammesso candidamente di aver falsificato 12 schede elettorali? Parliamo poi di Waidhofen, comune con 11.500 abitanti nella Bassa Austria, dove l’entusiasmo era tale da aver raggiunto il 146% di partecipazione al voto. Cose che succedono.

E che dire del direttore della Commissione elettorale austriaca, il quale domenica sera ha dichiarato in televisione come fossero state consegnate 740mila schede elettorali per corrispondenza, ricordando come normalmente circa 700mila di queste vengano utilizzate o compilate correttamente. Sapete quante erano le schede lunedì mattina? Più di 760mila. Altro strano fenomeno di moltiplicazione. E le “anomalie” rispetto al voto austriaco che ha visto andare al potere con il 50,3% il verde e massone Alexander Van der Bellen, legato a una loggia di Innsbruck, potrebbero andare avanti per mesi, basterebbe citare il dato di Vienna tra il primo e il secondo turno: Hofer è semplicemente sparito. E non è colpa degli espatriati o degli studenti in Erasmus, come erroneamente ho detto due giorni fa, perché approfondendo la questione con fonti austriache, ho scoperto che la percentuale di chi davvero risiede fuori dal Paese sul totale dei circa 700mila voti postali è scesa negli anni a circa il 10% del totale, il resto è rappresentato da gente che ha scelto la formula della posta invece di recarsi al seggio. Insomma, un lavoretto fatto in casa. E senza stare troppo a preoccuparsi di nascondere le prove o gli indizi, visto che ci sono delle situazioni che gridano vendetta al cielo.

Cosa significa questo? Certezza dell’impunità: nessuno, cittadini in testa, avrebbe avuto da ridire. Perché ce lo chiede l’Europa. Come spiegare il fatto che solo al secondo turno siano emersi qualcosa come 145.222 voti nulli? Semplice, non lo si spiega. Ma vi rendete conto che, in base a questi numeri e alla base elettorale totale austriaca, il riconteggio in un regime democratico è automatico? E infatti doveva essere così, perché se non ci avete fatto caso, quando lunedì pomeriggio attorno alle 16:40 il ministro dell’Interno austriaco, Wolfgang Sobotka, si è presentato davanti alla stampa per annunciare il risultato, ha letto il foglio che era stato preparato per il riconteggio, avendo dato solo percentuali provvisorie e avendo chiuso secco il suo intervento con la frase: «Il risultato verrà annunciato mercoledì». È tutto certificato dai filmati televisivi, Paola Saluzzi su SkyTg24 aveva la faccia di chi aveva appena visto un fantasma. Insomma, era riconteggio, ma dopo pochi, imbarazzati istanti, ecco che invece si dichiara che Alexander Van der Bellen ha vinto con circa 31mila voti di scarto. Nemmeno in una Repubblica centrafricana succedono cose simili.

blank

E la reazione dell’Fpo, i famosi nazisti contro cui era stata messa in campo una cortina sanitaria mediatica degna delle SS? Hanno confermato la sconfitta quando ancora Sobotka non aveva parlato, accettando per buone le indiscrezioni di stampa su fonti del ministero dell’Interno – ma guarda un po’ – che davano il verde come vincitore. Ora, ditemi voi: hai perso l’occasione storica di andare al potere per 31mila voti con evidenti brogli e non chiedi nemmeno il riconteggio? E questi sarebbero i pericolosi nazisti, l’ultra-destra da cui l’Europa sia è salvata per “miracolo”? Ma fatemi ridere: svegliatevi! È una colossale presa per i fondelli: fino al referendum sul Brexit del 23 giugno prossimo, nessuno può scomodare il manovratore.

L’Austria non diventa il Quarto Reich, casualmente l’Eurogruppo garantisce più soldi del previsto alla Grecia e anche l’alleggerimento del debito senza che Schaeuble ponga il veto, l’Italia si vede garantita la stessa flessibilità che ci darà il colpo di grazia con la Legge di stabilità per il 2017, la Germania da qualche tempo è silente su sforamenti e comportamenti non austeri, la Spagna si avvia a una nuova tornata elettorale (26 giugno) già sapendo che non usciranno vincitori e che sarà l’ingovernabilità l’unica certezza, ma il suo spread resta piatto come l’encefalogramma di chi crede che in Austria sia regnata la legalità elettorale. George Orwell non è arrivato ad azzardare tanto, ma ci siamo in pieno: ci hanno lobotomizzato a livello civile e umano, siamo pecore, lasciamo passare elezioni truccate come se nulla fosse, non un giornale che abbia scritto una riga. Ci facciamo togliere diritti ogni giorno senza dire nulla, basta poter guardare “Gomorra” il martedì sera, salvo poi condannare la criminalità organizzata su Facebook e cambiare lo smartphone ogni sei mesi, magari a rate con il credito al consumo. Che brutta fine stiamo facendo, stiamo arrendendoci senza nemmeno combattere. O forse no, qualcuno che ancora la pelle la vende a caro prezzo pare che ci sia in queste ore.

In Francia, dopo un mese di scontri e centinaia di fermati, il premier Manuel Valls ha dichiarato che «il governo non arretra» di fronte agli scioperi che stanno paralizzando il Paese, con le raffinerie occupate e i distributori di benzina a secco. È guerra senza sosta Oltralpe sulla nuova legge sul lavoro, la versione transalpina del Jobs Act, sindacati e lavoratori non si arrendono a una brutta legislazione imposta dal governo senza passare dal voto del Parlamento: e in Francia non scherzano con gli scioperi, se serve usare le mani, lo fanno. Hanno tutto il mio rispetto e la mia solidarietà, almeno non stringono da soli il cappio che hanno attorno al collo.

Vi ricordate però cosa scrissi dopo gli attentati di Parigi? Che lo stato di emergenza che Hollande corse a firmare direttamente dallo Stade de France, prima ancora che si compiesse la strage del Bataclan (era casualmente già pronto), serviva per avere mano libera a livello politico e sociale, non per i terroristi. Detto fatto, quando la manifestazioni a Parigi cominciavano a diventare troppe, troppo partecipate e spesso violente, rinnovo dello stato di emergenza e divieto di manifestare in suo ossequio.

Sapete com’è avvenuta questa operazione sul finire della scorsa settimana? Con il voto di 68 parlamentari in aula e 46 voti a favore, il 12% dell’Assemblea. La chiamano democrazia, un po’ come quella austriaca dello scorso weekend. Se i lavoratori delle raffinerie non cederanno, quella legge che garantisce al presidente poteri illimitati, verrà utilizzata per sgomberare forzatamente le fabbriche e tacciare il dissenso a colpi di manganello e idranti. Tanto lo prevede la Costituzione, in cui è stata inserito lo Stato di emergenza: e chi si permette di andare contro la Costituzione, a parte Renzi e Verdini?

Sapete qual è uno degli slogan più frequenti tra gli scioperanti francesi, sentito con le mie orecchie a France2? Nous ne ferons pas la fin de l’Italie, non faremo la fine dell’Italia. Perché siamo ridotti male? Certamente non siamo messi bene, ma, forse, anche perché abbiamo dei sindacati capaci solo di difendere le rendite di posizione e i privilegi di chi non fa nulla dalla sera alla mattina, mentre i diritti dei lavoratori veri vengono calpestati allegramente, salvo minacciare un’oretta di sciopero, magari al venerdì. Ma la pacchia sta finendo, lo ha certificato ieri l’Istat, che ha parlato di una battuta d’arresto per l’industria italiana, la quale a marzo ha registrato la peggior frenata dall’estate del 2013 con una contrazione del fatturato del 3,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e dell’1,6% su febbraio. In discesa anche gli ordinativi (-3,3%), che però, rispetto all’anno precedente, crescono dello 0,1%: sicuramente Renzi festeggerà questo dato.

A trainare il crollo è in particolare il comparto delle auto che scende del 6,5%, registrando la prima battuta d’arresto dal dicembre del 2013. Accidenti, abbiamo fatto ponti d’oro a Marchionne – il quale, invece, i ponti con l’Italia a Fca li ha fatti tagliare del tutto – e ora, come succede negli Usa e come vi dico da mesi, va in crisi proprio l’unico settore industriale che aveva tenuto, l’auto, grazie a incentivi di ogni genere che però non possono durare in eterno?

Vi piace questo mondo, questo stato delle cose? Bene, poi non lamentatevi però quando arriverà davvero il conto da pagare. Per amministrative e referendum state tranquilli, però: l’Austria insegna. Il conto vero arriverà con la Legge di stabilità per il 2017, quando i soldi e le coperture non ci saranno e allora verremo commissariati ufficialmente. Non manca molto, godetevi le ferie estive. Se potete farle.

Mauro Bottarelli

Fonte: http://www.ilsussidiario.net

Link: http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2016/5/26/GEO-POLITICA-La-strategia-dietro-i-brogli-elettorali-in-Austria/706930/

26.05.2016

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
9 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • SANREMO 3000 17 Febbraio 2025
    L'annuncio del vincitore: Olly è il vincitore del Festival di Sanremo 2025 Vi ricordate di Nilla Pizzi, Claudio Villa, Domenico Modugno (che con Volare aveva fatto "volare" tutti gli italia...
    mystes
  • La società degli Schermi e del Vetro 16 Febbraio 2025
    Follia. Ecco l'unica parola che caratterizza una società parolaia, fondata sugli Schermi e le infrastrutture di Silicio. Siamo come dentro un labirinto, un labirinto di pareti trasparenti,...
    GioCo
  • La “democrazia UE” indurisce il regime 16 Febbraio 2025
    È la loro risposta ala minaccia (per il loro potere) che sentono arrivata da JD Vance Calin Georgescu, il candidato più voluto dal popolo romeno e cancellato dalle elezioni per volontà UE (...
    dana74
  • PURE BLOOD MEETING 15 Febbraio 2025
    una riunione tra puro sangue va fatta. qualcuno migliore di me l'organizzi sui seguenti stringenti temi: 1_riconoscersi 2_fare figli o far fare figli ai nostri figli tra puro sangue 3_r...
    mazzam
  • Lo sapevate ? Io no... 15 Febbraio 2025
    esiste un ''..Registro dei soggetti che svolgono professionalmente attività di rappresentanza di interessi nei confronti dei deputati presso le sedi della Camera..''. Ovvero di LOBBING. Ne...
    oriundo2006


blank