DI CARLO BERTANI
Francamente, tutto ci saremmo attesi di questi tempi – che la Bosnia vinca il Mondiale, che un astronauta Maori scenda su Marte, che la Santanché prenda il velo… – ma mai, dico proprio mai avremmo immaginato due penitenti – tali Giuseppe Grillo e Gianroberto Casaleggio – impegnati a salire, col fiatone, la ripida via che conduce al castello di Canossa dove li attendeva una rinnovella Matilde, ossia un certa Boschi, che fa da chaperon(esse) all’imperatore LoRenzo I dei Medici Improvvisati.
La sorpresa è stata tanta, quasi come le cinque pappine incamerate dalla Spagna dall’Olanda:cos’avranno pensato, di cosa avranno discusso i due mentre l’acqua li tormentava dal cielo, sciacquava loro i piedi nelle pozze della strada ed il castello era sempre lassù, grigio e imperterrito come un finanziere di guardia alle porte dell’Impero? E sapere che, dalle finestre, più occhi scrutavano e li osservavano avanzare nella bufera, nell’attesa del penitente inchino che li avrebbe liberati da chissà qual tormento?
Difficile penetrare nella mente e nell’animo di un penitente: cosa lo spinge al gesto purificatore? Proveremo ad indagarlo, anche se il compito è assai grave.
L’Imperatore – da Augusta, dove s’è recato a colloquio con la regina, Angela Elisabetta di Baviera e Sassonia – ha risposto con un’alzata di spalle: questo Grillo vuole accodarsi con le sue armate? Faccia pure, la coalizione è così potente da annichilire qualsiasi Lega di Smalcalda. Basta che stia agli ordini, come un buon comandante di plotone.
I due – quasi si trattasse di novelli frà Dolcino e Savonarola – intanto salivano, consci della responsabilità del voto on-line sulla loro decisione…ma…c’è stato un voto on-line per assieparsi con i vari piddini & Co…quelli che vanno in galera per il Mose…oppure no? Che dimenticanza.
No, pare che non ci sia stato: il solito colpo da guitti rampanti dei due satrapi del mondo mediatico/digital-buffonesco. Una parentesi: ho votato Grillo nel 2013 e l’ho rivoltato alle Europee…perché? E chi altro si poteva votare, uno qualunque dei tanti saltimbanchi della tangente? Certo, si poteva non andare a votare.
E qui, ci vuole l’anamnesi dei saltimbanchi della tangente.
Siccome sono ladri li facciamo anche stupidi, ma così non è: per rubare a botte di miliardi di euro, e non pagare quasi mai lo scotto, mica bisogna essere stupidi. Anzi.
Il nostro errore è chiedere loro conto del loro comportamento come politici ed amministratori, ma essi non sanno nulla di politica: sono dei ladri e basta, ben organizzati.
Questo è ciò che Grillo non capì all’indomani delle elezioni del 2013: è vero che bisogna essere onesti, ma un buon investigatore – quando deve beccare un ladro – non usa la logica di un sant’uomo per cercarlo, si cala – invece – nella parte del ladro ragionando come ragionerebbe un ladro e, da lì, prova ad incastrare i vari tasselli. Usando la logica del ladro, pur non essendo ladro.
Faccio un esempio, e non si tratta di tirar fuori storie d’altri tempi: quando andarono all’incontro con Bersani e Letta, i due grillini si comportarono da persone oneste, pur avendo di fronte due ladroni professionisti.
Se, invece di schiamazzare cose senza senso (che i due non capivano e non volevano capire) perché non gli spiattellarono una richiesta chiara, che i ladri comprendono benissimo: per entrare nel governo vogliamo tre ministeri – Interni, Economia e Giustizia – più 12 sottosegretari. Abbiamo programmi in parte comuni, come voi sostenete? Dovremo avere anche gli uomini per realizzarli.
Ve li immaginate, che so io…Di Maio agli Interni, Di Battista alla Giustizia, Loretta Napoleoni all’Economia?
“Irricevibile” sarebbe stata l’ovvia risposta: beh, allora fate pure il governo con chi vi pare. Ma il M5S sarebbe uscito senza macchia dalla trattativa. Hanno fatto il governo con Berlusconi? Eh…probabilmente si trovavano meglio…
Questo per spiegare la débacle elettorale che – tuttora – non ha ancora visto una risposta chiara, un’analisi politica convincente…la risposta sarebbe…scusate…andare a sostenere Renzi per un fumoso ed antidemocratico progetto di riforma Costituzionale…nel momento del suo massimo potere?
In questi frangenti, non si fa assolutamente nulla perché qualsiasi scelta politica sarebbe subito cooptata e macinata nel tritacarne dell’informazione, dando poi tutti i meriti dell’iniziativa a Renzi e tutte le colpe (dove non funzionerà) a Grillo. It’s politic, baby.
Renzi ha dichiarato che, stante il numero dei sindaci conquistati ed altre computi elettorali visti in progressione, il M5S ci metterebbe 100 anni ad andare al potere.
Può essere: di rimbalzo – ma senza correre a reggergli la coda – chiedetegli come sarà messo, lui, fra un anno, con il solito conto presentato da Francoforte: 9 miliardi. Per ora.
Nel frattempo – cari ragazzi del M5S – rilassatevi e godetevi l’Estate. Libro di lettura consigliato: Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo.
Tanto per cominciare a capire come funziona questo stramaledetto Paese.
Carlo Bertani
Fonte: http://carlobertani.blogspot.it
Link: http://carlobertani.blogspot.it/2014/06/la-strategia-del-gambero.html
16.06.2014