DI UGO MARIA TASSINARI
fascinazione.info
Sono passate poco più di 24 ore dalla strage di Tolosa ed ecco che riappare puntualmente sul web la ormai celebre lista dei 163 professori universitari ebrei (anche se credo che sia più corretto parlare di sostenitori dello Stato d’Israele). Un cavallo di ritorno, verrebbe da dire. E quindi non ne parleremmo se non fosse evidente il suo carattere di folk’s devil. Non pratico l’arte esoterica della dietrologia ma certe volte bisogna fare uno sforzo per non pensare: troppo bravi per essere veri.
Di un silenzio più pesante, invece, mi sono macchiato io: non ho scritto niente sulla strage dei bambini nella scuola ebraica di Tolosa. Perché francamente, al di là della pena e dell’angoscia, non sentivo di avere nulla di sensato da scrivere. E certo, la verità spesso è banale eppure resto dubbioso sulla responsabilità dei tre parà fascistoidi su cui si addensano i sospetti. Perché mi sembra un colpevole, come dire, “cotto e mangiato”.
Quando sento parlare di freddezza, di professionalità, di preparazione militare mi tornano a mente certe cazzate prodotte dai nostri supercriminologi: dalla sapienza chirurgica del mostro di Firenze che si è poi rivelato un abile scannatore di capretti alla macabra danza della morte dei killer superaddestrati della strage del Pilastro che erano poi quei due fetenti dei fratelli Savi.
Aggiunto quindi un robusto punto di domanda sull’identità del killer della motoretta, una cosa va detta, comunque, con chiarezza: le vittime di Tolosa, i militari musulmani quanto il rabbino e i bambini ebrei, devono suscitare lo stesso sdegno e invocare identica solidarietà. Come evoca la belissima copertina di Libération di stamattina che li unisce in un’unica commovente epigrafe.
Ugo Maria Tasinari
Fonte: www.fascinazione.info
Link. http://www.fascinazione.info/2012/03/la-strage-di-tolosa-la-blacklist-dei.html
20.03.2012