LA SITUAZIONE DELL’OCCIDENTE E’ ORMAI IRRECUPERABILE

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FONTE: CLUB ORLOV

Ci sono momenti in cui un forte grido di “Il re è nudo!” può essere molto liberatorio, anche se inutile (forse).

Permettetemi: vorrei sottolineare una cosa molto semplice, ma molto importante.

Il vecchio ordine mondiale, a cui ci si abituò un po’ tutti nel corso degli anni 1990 e anni 2000, con le sue crisi e i suoi problemi descritti in numerose pubblicazioni autorevoli su entrambi i lati dell’Atlantico, non è più in vita. Non è malato e non è in vacanza. E ‘deceduto. E’ trapassato, andato incontro al suo creatore, ha acquistato l’azienda agricola, tirato le cuoia e si è unito al coro invisibile. È un ex ordine mondiale.

Se torniamo indietro ai primi anni Ottanta, si può facilmente ricordare come l’URSS fosse ancora in funzione in mezza Europa ed esercitasse grande influenza su una fetta considerevole del mondo. La Rivoluzione socialista mondiale era ancora viva e vegeta, con regimi filo-sovietici al potere in diverse parti del globo e il coro di dichiarazioni ufficiali dei loro leader che suonava più o meno all’unisono. I capi realizzavano i loro pellegrinaggi a Mosca come se fosse la Mecca, e mandavano i loro giovani promettenti lì per imparare a fare le cose nel modo sovietico. La tecnologia sovietica continuava a fare progressi impressionanti: a metà degli anni Ottanta i sovietici lanciarono in orbita un miracolo della tecnologia della stazione spaziale come Mir, mentre le sonde spaziali Vega venivano inviate a studiare Venere.

Ma tutto questo business-as-usual , fatto di norme e principi in base cui la metà “rossa” del globo operava, era già in avanzato stato di decomposizione e un sistema completamente diverso stava iniziando a emergere sia al centro che in periferia. Sette anni dopo l’Unione Sovietica crollava e l’ordine del mondo veniva trasformato, ma molte persone semplicemente non riuscivano a credere alla realtà di questo cambiamento. Nei primi anni Novanta molti scienziati politici erano pervicacemente convinti che ciò che stava accadendo fosse la realizzazione di un progetto intelligente del Cremlino per modernizzare il sistema sovietico e che, dopo un rapido collaudo, esso avrebbe ancora una volta iniziato a conquistare il mondo. Alla gente piace parlare di ciò che pensano di poter capire: non si appurano nemmeno se l’oggetto della loro presunta conoscenza sia ancora esistente.

E che cosa vediamo oggi? Il Regno che si auto-identifica come “l’Occidente” ha ancora la pretesa di essere alla guida da un punto di vista economico, tecnologico e militare, ma in realtà esso ha subito una rovinosa sconfitta morale e, conseguentemente a tale disfatta, una crisi ideologica probabilmente senza fine.

È semplice.

1. Come possono parlare di inviolabilità della proprietà privata, dopo la confisca dei risparmi dei depositanti nelle banche cipriote (e la Grecia rischia un destino simile)?

2. Come possono parlare di salvaguardare l’integrità territoriale dei paesi, dopo la distruzione programmata di intere nazioni come Jugoslavia, Iraq, Libia, Siria e Ucraina?

3. Come possono parlare di libera impresa quando promettono la costruzione di una nave, ma dopo rifiutano di consegnarla a causa di pressioni da parte di Washington, come è successo con le navi Mistral che la Russia aveva ordinato alla Francia?

4. Come possono parlare di democrazia quando utilizzano palesi minacce contro il premier della Grecia, la culla della democrazia, costringendolo a ignorare i risultati “non accettabili” del referendum nazionale sull’austerity?

5. Come possono parlare di lotta contro il razzismo, quando negli Stati Uniti sono costantemente uccisi una quantità immane di neri (che però non possono essere chiamati “neri” a causa dell’ipocrita linguaggio politically correct)

6. Come possono accusare i serbi di genocidio, mentre rifiutano di riconoscere quello che è diventato l’apparentemente “indipendente” Kosovo, che è stato trasformato in un’enclave criminale europea specializzata nella produzione e distribuzione di sostanze stupefacenti?

7. Come possono pretendere di opporsi a estremismo e terrorismo, quando in realtà lo Stato Islamico e i neonazisti ucraini sono stati appoggiati (totalmente o parzialmente) dalle democrazie occidentali?

8. Come possono parlare di giustizia, quando gli Stati Uniti mantengono il record della più grande popolazione carceraria nella storia del mondo e hanno eseguito le condanne a morte di molte persone che poi si sono rivelate innocenti?

9. Come si può parlare di libertà di religione dopo che il governo federale degli Stati Uniti ha sterminato il ramo dei Davidiani a Waco, in Texas, e poi ha imprigionato i sopravvissuti, anche se le accuse del governo nei confronti della setta si sono successivamente dimostrate false?

10. Come possono accusare gli altri di corruzione dopo l’imbarazzo finanziario colossale del 2008, quando si scoprì che le agenzie di rating davano i voti più alti alle istituzioni finanziarie più vicine al default?

Ciò che è accaduto è la cosa peggiore che potesse accadere: davanti a tutto il mondo, i “valori occidentali” hanno dimostrato di essere vuoti.

Se pensate che questi siano solo alcuni esempi specifici di difficoltà o errori, che potrebbero essere superati in un futuro lontano, allora vi sbagliate: tutti i “valori occidentali” degni di nota sono in ballo, e tutti sono stati invalidati da osservazione diretta. Si guardi il ​​passato recente: è un fiasco totale. Ci sono dei “valori occidentali” lasciati intatti? Oh sì, solo uno: i diritti delle minoranze sessuali. Ma non è possibile mantenere la civiltà occidentale in forza del matrimonio gay.

C’è da meravigliarsi allora che il resto del mondo stia cercando di mettere la maggior distanza tra sé e la bancarotta morale chiamata “Occidente”, e di farlo più in fretta possibile? La Cina sta lavorando allo sviluppo di un proprio modello, la Russia si sta adoperando per l’autosufficienza e l’indipendenza dalle importazioni occidentali e dalla finanza; e anche in America Latina, una volta considerato il cortile di casa degli Stati Uniti, si sta prendendo sempre di più una via separata dalle follie degli States.

I ranghi dei pazzi che stanno ancora vendendo la storia dell’ “Occidente buono” si stanno riducendo, mentre le fila dei ribelli sono in crescita. C’è il whistleblower Edward Snowden, che è stato costretto a fuggire a Mosca per evitare la persecuzione a casa. Ci sono parlamentari europei che di recente ha rotto i ranghi e hanno visitato la Crimea. Ci sono militari francesi e tedeschi si sono uniti alle milizie per la difesa dell’Ucraina orientale contro l’attacco occidentale. Ci sono i molti uomini d’affari europei che sono venuti al Forum di Economia a San Pietroburgo per firmare accordi commerciali con la Russia (non importandosene di ciò che i loro politici pensano di questo).

D’altra parte, il nuovo ordine mondiale emergente è stato recentemente in mostra a Ufa, capitale della Repubblica a maggioranza musulmana del Bashkortostan ( Urali meridionali) all’interno della Federazione Russa. I leader rappresentanti oltre la metà della popolazione mondiale sono arrivati lì per firmare contratti, integrare le loro economie, e coordinare le misure di sicurezza. India e Pakistan hanno messo da parte le loro differenze e si sono ritrovate assieme; l’Iran, come noto, è il prossimo. “L’Occidente” non era rappresentato lì.

Ora che tutti i valori occidentali (diversi dai diritti delle minoranze sessuali) hanno dimostrato di essere cinici esercizi di ipocrisia, non esiste un percorso indietro. Vedete, si tratta di una questione di reputazione, e la reputazione è qualcosa che si può perdere una sola volta. Noi occidentali possiamo ancora procedere in avanti con il nostro modello, ma gli esiti saranno spaventosi. Davanti a noi, ormai sempre più chiaro, appare il caos finale: le istituzioni occidentali non possono più controllare la situazione in gran parte del mondo e ben presto avranno problemi a controllare perfino i loro territori. Vi è l’abbandono della narrazione occidentale: i famosi opinionisti occidentali, esperti e “leader di pensiero”, scopriranno che i loro punti di discussione sono ormai ridotti a chiacchiere senza costrutto e saranno ridotti alla misera scelta tra un balbettare demente e un silenzio imbarazzato. Infine, vi è la perdita di identità: non è possibile identificarsi con qualcosa che non esiste più, l’Occidente è una definizione geografica ma non culturale.

Ma la cosa più spaventosa di tutte è questa: dietro una civiltà moralmente in bancarotta ci sono un sacco di soggetti singoli moralmente falliti e senza alcun carattere. I loro figli, che saranno prima o poi costretti a farsi strada nel mondo, un giorno si chiederanno come sia stato possibile un così repentino declino per una civiltà che si proclamava come la migliore del mondo.

Fonte: http://cluborlov.blogspot.it

Link: http://cluborlov.blogspot.it/2015/07/its-really-very-simple.html

26.07.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura del BUCANIERE

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