Hillary Clinton aggira Bush da destra
DI JOSHUA FRANK
La Senatrice Hillary Clinton, una probabile candidata alle presidenziali del 2008, ha richiesto un “cessate il fuoco” all’interno del Partito Democratico mentre accettava un posto di leadership nel Democratic Leadership Council – DLC – lo scorso 25 Luglio.
Il DLC era stato responsabile in grande misura per l’ascesa al potere di suo marito nei primi anni 90, e la nuova posizione di Hillary all’interno di questa organizzazione di destra è un chiaro segno che la Senatrice di New York vuole che i Democratici si spostino ulteriormente a destra. Hillary sta apparentemente tentando di costruire una base conservatrice per una sua potenziale candidatura presidenziale nel 2008.
Durante il suo discorso alla convenzione annuale del DLC, che si è svolta a Columbus in Ohio, la Senatrice ha promesso di prestare il proprio aiuto per far risorgere la inesistente destrezza Democratica degli anni 90. “[I Repubblicani] hanno trasformato il nostro ponte sul 21esimo secolo in un tunnel che ci ha riportato indietro al 19esimo secolo,” ha detto la Clinton. “La chiara missione di un Partito Democratico unito è quella di aiutarci ad uscire dal tunnel Repubblicano, per poi riempirlo, e quindi tornare ad attraversare il ponte, e far sì che l’America possa darsi da fare ancora una volta nel business di costruire sogni.”
Non dovrebbe rappresentare una grande sorpresa che la Senatrice Clinton stia provando a disfarsi del suo mantello centrista – visto che ancora crede che un Partito Democratico di destra sia un Partito Democratico vincente. Negli ultimi mesi, Hillary ha fatto squadra con noti personaggi di destra come l’ex speaker della Camera Newt Gingrich e il leader della maggioranza al Senato Bill Frist per portare avanti con imprudenza nuova legislazione sulla sanità, come per condannare il marketing ai bambini Americani di video giochi violenti e pieni di sesso. Ma i bombardamenti in Iraq e in qualunque altro posto non sembrano preoccuparla più di tanto. Ha anche chiesto l’invio di nuovi contingenti di truppe in Iraq e in Afghanistan.
“Adesso, so che il DLC è stato preso a bersaglio da parte di alcuni all’interno del nostro partito e che ha pure risposto ai colpi che gli sono stati scagliati addosso,” ha affermato la Clinton a coloro che partecipavano alla convenzione. “Bene, penso che sia arrivato il momento giusto per un cessate il fuoco, tempo per i Democratici di lavorare tutti assieme sulla base dei valori fondamentali che noi tutti condividiamo.”
Ma mi faccia il piacere Senatrice! Il DLC è stato per anni il vero schiacciasassi delle politiche progressiste. Etichettarono la campagna di Denis Kucinich come non meritevole di riconoscimento, e fecero deragliare la campagna ‘contro la guerra’ di Howard Dean attaccando in maniera consistente il suo gruppo di seguaci – e richiedendo invece una robusta politica estera del tutto simile alla visione Imperiale neoconservatrice.
L’ascendente di Hillary nella nuova posizione di leadership nel DLC è un ovvio segno della inabilità dei Democratici ad imparare qualcosa dai propri errori. È come dire che John Kerry perse nel 2004 perché era troppo spostato a sinistra: sì, col cavolo! Kerry tentò di essere più estremista di Bush sull’Iraq, e fallì. Non poté opporsi all’attacco di Bush alle libertà civili, all’economia – e solo in maniera retorica si oppose all’assalto che Bush portò all’ambiente (ricordate quando si incontrò con il leader sindacale Hoffa per chiaccherare sulla conduttura petrolifera dall’Alaska al continente Statunitense…ah già, fallì di votare contro il piano sulle foreste di Bush e si oppose anche al protocollo di Kyoto).
I Democratici, in grande misura, non sembrano capirla. Pensano che il loro partito possa essere riformato dall’interno. Sostengono che le vittorie di Barak Obama e di Howard Dean sono segni del cambiamento, quando nei fatti non sono niente altro che segni di debolezza.
Hillary Clinton ha già intimato per voce dei suoi più importanti accoliti che sosterrà la nomina alla Corte Suprema del giudice John Roberts, sostenitore delle multinazionali e contrario all’aborto.
“Nel mio sogno, la nostra fede in Dio e i nostri valori condivisi ci danno la forza di avere la meglio sulle nostre paure dell’altro e dello sconosciuto,” ha esclamato la Senatrice Clinton al DLC. Il President Bush sarebbe orgoglioso di lei.
Almeno c’è un Democratico là fuori che vale la pena di ascoltare, ossia il Governatore del Montana Brian Schweitzer. E anche se non è un progressista, la presa di posizione di Schweitzer sulla politica a Washington è davvero quella giusta, “Se rimanessi a Washington per più di 72 ore, dovrei farmi il bagno ricorrendo alla stessa roba che uso quando i miei cani se ne escono da un combattimento con una puzzola.”
Joshua Frank è l’autore del nuovissimo libro, ‘Left Out!: How Liberals Helped Reelect George W. Bush’, che è appena stato pubblicato dalla Common Courage Press. Potete ordinarne una copia a prezzo scontato sul sito www.brickburner.com . Joshua può essere contattato all’indirizzo di posta elettronica: [email protected].
Fonte: http://www.radiokcentrale.it/
Link: http://www.radiokcentrale.it/articolinuovaera/itapiece83.htm
1.08.05
Tradotto da Melektro per RadioK / Radio4Peace