Mentre il mondo occidentale si fa scudo dietro il suo finto buonismo per attaccare Putin e deplorare la sua scelta di invadere l’Ucraina, condannando le economie europee in primis a subire le conseguenze delle sanzione alla Russia, c’ è chi, nato e cresciuto nel mondo capitalista, non guarda in faccia a nessuno e persegue i suoi interessi.
Questo è il caso della Shell, multinazionale britannica operante nel settore petrolifero, che, come si apprende all’ANSA, ha acquistato dalla Russia un carico di petrolio a prezzi molto inferiori rispetto alle quotazioni di mercato.
Subito ovviamente è arrivata la reazione di sdegno da parte del governo ucraino, in particolare dal Ministro degli Esteri Dmytro Kuleba che ha twittato così: “Non sentite l’odore del sangue ucraino nel petrolio russo? Invito tutte le persone coscienziose in tutto il mondo a chiedere alle multinazionali di tagliare tutti i rapporti commerciali con la Russia”.
La Shell, per non fare la parte dell’insensibile, ha subito corretto il tiro con una strategia di marketing che tanto fa presa sulle brave persone ligie alla narrazione dominante, dichiarando che donerà i profitti del recente acquisto di petrolio greggio russo a un fondo per aiutare i rifugiati ucraini.
“Destineremo i profitti della quantità limitata di petrolio russo che dobbiamo acquistare a un fondo dedicato”, ha affermato la società in una nota citata dalla Cnn.
Che bravi.
Bene, adesso siamo tutti più felici…viva il buonismo!
Massimo A. Cascone, 06.03.2022