Reuters lunedì 2 maggio ha riporto le dichiarazioni Timpre Sylva, Ministro di Stato nigeriano per le Risorse petrolifere, che ha parlato di un forte interesse di Mosca nell’investire nel gasdotto che dovrebbe collegare Nigeria e Marocco con i Paesi europei.
“I russi erano nel mio ufficio la scorsa settimana, sono molto desiderosi di investire in questo progetto e ci sono anche molte altre persone che vogliono finanziarlo”, ha affermato il Ministro.
I lavori per la costruzione del gasdotto dovrebbero partire entro un anno ha aggiunto Sylva, e vedrebbero coinvolti molti paesi africani, che ne verrebbero attraversati fino ad arrivare al Marocco. Da lì poi raggiungerebbe il continente europeo.
Quattro anni fa, il re del Marocco Mohammed VI e il presidente della Nigeria Muhammadu Buhari hanno concordato un mega-progetto per il trasporto di gas lungo la costa atlantica, per oltre 3.000 km. Ciò è avvenuto dopo la firma di un accordo preliminare nel 2016.
Sylva ha affermato che il gasdotto sarebbe un’estensione del gasdotto che dal 2010 trasporta gas dalla Nigeria meridionale al Benin, al Ghana e al Togo. “Vogliamo continuare questo stesso gasdotto verso il Marocco lungo la costa”. La lunghezza stimata finale arriverebbe così a 5.660 chilometri circa.
La Nigeria, secondo gli ultimi dati aggiornati al 2017, detiene circa 187 trilioni di piedi cubi (Tcf) di riserve accertate di gas naturale – il 3% delle riserve mondiali – classificandosi così al 9° posto a livello mondiale.
Secondo il Ministro, ci sono stati molti interessi esteri ma il governo deve ancora identificare gli investitori con cui collaborare. Se l’Europa non sarà più il mercato di rifermento della Russia, tutt’altro discorso è l’Africa. Lì la partita è tutta da giocare.
Massimo A. Cascone, 04.05.2022
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