DI PEPE ESCOBAR
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E’ ridicolo credere che la Russia possa annunciare un parziale ritiro dalla Siria poco prima dell’inizio delle negoziazioni di Ginevra – a meno che non sia stato raggiunto un grande accordo sotto banco, come ho spiegato ieri. In pratica è quello che la CIA sta facendo trapelare attraverso i propri burattini/portavoce. è anche il vero motivo che sta alle spalle dell’intervista di Obama con una testata israeliana.
C’è in ballo un grande affare – del quale non sappiamo ancora i dettagli. Perchè c’è stato un grosso spostamento di potere circa Obama – che palesemente non è altro che un burattino. Stiamo a vedere attentamente che tipo di accordi verranno siglati a Ginevra e le prossime mosse dell’UE. Ne parlerò immediatamente.
LA RUSSIA IN SIRIA IN UN MINUTO – AGGIORNAMENTO
Alcuni dettagli del grande accordo in Siria stanno trapelando ufficiosamente. Tutto ruota attorno all’attuale cessate il fuoco in atto (o “cessazione delle ostilità”), il quale è tutt’altro che certo. Partendo dal presupposto che la situazione regga, si potrebbe profilare una Siria federale, come luce che esce da un prisma. Ci sarebbero tre province:
1) una provincia sunnita a Deir el-Zor e Raqqa (sempre che da questa venga eliminato Daesh
2) una provincia curda a Nord, vicino al confine turco (che farebbe impazzire il Sultano [Erdogan, NdT])
3) la Siria che lavora, una zona cosmopolita che comprenda Alawiti, Cristiani ed il cuore Sunnita della Siria, da Damasco fino alla Latachia e ad Aleppo. Questo dovrebbe essere il succo della discussione si terrà a Ginevra.
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15.03.2016