LA RUSSIA DOPO SOCHI (LA STORIA CHE I MEDIA OCCIDENTALI HANNO EVITATO)

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DI MICHAEL HUDSON E JEFFREY SOMMERS
CounterPunch.org

I Giochi Olimpici di Sochi erano il grande successo che la Russia aveva auspicato. Nella cerimonia di apertura si è visto uno schermo luminoso raffigurante i beni culturali più interessanti della Russia. Questo astuto ritorno alla passata grandezza della Russia ha fornito sia un promemoria che una sfida per il proprio popolo, al fine di riprendersi la loro grandezza storica e andare avanti. Anche la cerimonia di chiusura ha ripreso questi temi, ricordando al telespettatore la persistente vitalità della Russia nel campo delle arti.

Da un punto di vista economico, le nazioni che ospitano i Giochi Olimpici utilizzano sempre questi ultimi come un’occasione per investire in enormi infrastrutture per lo sviluppo economico.

Hudson, uno di noi, era stato l’economista di agenzie d’intermediazione di Montreal nel passato 1976, quando ogni società di intermediazione franco-canadese sembrava diventare miliardaria grazie all’incremento del costo dei giochi.

L’argomentazione usuale da parte dei governi è quello di assumere un economista keynesiano che dirà, “Spendiamo decine di miliardi di dollari e così il moltiplicatore genererà centinaia di miliardi di dollari in reddito nazionale. Con tasse al 20% saranno recuperate tutte le spese, così in un’economia con disoccupazione, qualunque cosa si spenda per le Olimpiadi sarà autorizzato.” Questo è il tipo di argomentazione che gli economisti della World Bank utilizzano per giustificare investimenti in infrastrutture dei paesi sottosviluppati e che ogni città, che ospita le Olimpiadi, afferma di minimizzare il superamento dell’elevato costo che si verifica sempre. I contratti di costruzione sono onesti, così come i giudizi sul pattinaggio artistico.
Come minimo, questo ragionamento è meglio dell’economia a effetto cascata (da biscazzieri). Per la Russia le Olimpiadi di Sochi hanno fatto, per le infrastrutture di questa città, ciò che le Olimpiadi avevano fatto a Los Angeles, Salt Lake City e altre città. Ma per la Russia era il primo vero investimento di tipo keynesiano nelle infrastrutture, per iniziare a ricostruire la nazione fisicamente- in un’economia dove l’edilizia non è stato il punto di forza che ha invece nell’economia occidentale.

Per i nemici della Russia, era proprio questo il momento ideale per provocarla. I Giochi Olimpici avrebbero dovuto mostrare al mondo un lato positivo della Russia, aiutando a superare le vecchie tensioni della Guerra Fredda. Quindi, dal punto di vista vantaggioso di Putin, la cosa peggiore che sarebbe potuta accadere era una distrazione che avrebbe ricordato al mondo la vecchia era della repressione Sovietica. Leggendo il New York Times o il Washington Post il vero evento sportivo era quello della polizia, nel caso in cui avesse dovuto intervenire all’evento delle Pussy Riot.

La Russia non ha fatto un favore a se stessa mandando i Cosacchi per affrontare quella che, altrimenti, sarebbe stata una performance invisibile delle Pussy Riot. Se l’obiettivo di Putin era quello di promuovere un’immagine della Russia come un paese moderno e in via di sviluppo, quella dei dimostranti era quello di identificare il suo governo come Stalinista del giorno d’oggi.

Con anticipo sui Giochi, il pubblico americano è stato intrattenuto con la storia del’ “Allarme Arancione”, dell’incombente sventura di attacchi terroristici sulle dimostrazioni organizzate dagli opponenti al regime. Ma il governo russo ha affrontato questo problema con destrezza, per garantire la sicurezza per i giochi mentre, guardando la tattica delle relazioni anti-pubbliche occidentali, essi non hanno reagito in modo eccessivo. I giochi erano invece sportivi, non sui diritti delle minoranze, sul separatismo e sulla democrazia anti-autoritaria. Non c’è stato niente come la violenza vista a New York quando la polizia della città scese sulla dimostrazione pacifica dell’Occupy Wall Street dopo l’1.30 del mattino, e iniziò a colpire l’equipaggiamento dei dimostranti (specialmente le loro chitarre e strumenti musicali), distruggendo le loro biblioteche e cacciandoli, con il libero utilizzo dello spray al peperoncino sugli indifesi.

Mal concepito l’intervento in disparte dei Cosacchi russi, ha evitato di fare qualsiasi cosa alla portata di quello che fece il Sindaco Bloomberg per Occupy Wall Street. Questo contrasto non è stato dipinto dai media occidentali. L’ultima cosa che loro volevano promuovere era il nuovo ruolo della Russia come mediatore di pace sulla scena internazionale.
Così non c’è stato alcun riferimento di come la Russia ha fatto pressione su Bashar al-Assad in Siria, prevenendo un’intensificazione di conflitto lì dove avrebbe potuto spargersi per tutto il Medio Oriente, fornendo terreno fertile all’espansione della rappresentanza di Al-Qaeda nell’alleanza sostenuta dagli USA. L’azione di Putin di difendere gli Stati Uniti da un intervento disastroso, potrebbe aver aiutato il “reset” della cooperazione e delle relazioni di sicurezza tra Russia e USA.

Prima delle Olimpiadi di Sochi ci sono state segnalazioni dei media statunitensi su infrastrutture fallite nel territorio. Stanze d’albergo non ancore pronte. L’acqua era gialla (come normalmente è nelle nuove strutture e in edifici messi a piombo). La vera storia, di certo, era precisamente il vasto investimento nella costruzione di infrastrutture. Questo è stato un cammino nuovo per la Russia, dove l’edilizia è stata abbandonata dal 1917, quando l’economia spingeva sull’industrializzazione più che sugli edifici residenziali o commerciali.

Tuttavia qui c’era una città che viveva in condizioni quasi da Terzo Mondo, prima che iniziassero i lavori per le Olimpiadi. Sochi scarseggiava anche di acqua potabile- condizione che si può ancora trovare in molte parti della Russia sin dal crollo dell’URSS. Il successo economico di Sochi è stato quello di trasformarla in una città moderna in formazione, con infrastrutture che contribuiranno al suo potenziale, a lungo termine, di diventare una destinazione turistica.

Le Olimpiadi così sono servite come stimolo per portare soldi e sviluppo al Caucaso. Questo è, dopo tutto il migliore beneficio contro i movimenti dei fondamentalisti islamici, che operano di più in povertà. Il successo di Sochi pertanto è il primo passo verso una modalità di lotta al terrorismo costruttiva e pacifica, in contrasto con la devastazione che è stata provocata nella Libia, Siria, Iraq e Afghanistan del post-rivoluzione.

Sochi rappresenta il tipo di sviluppo che dovrebbe avvenire in tutta la Russia. E’ molto meglio di costruire fondi sovrani per giocare in borsa. La moneta e le risorse russe – soprattutto la sua manodopera- sono meglio impiegate in patria e l’edilizia è stata carente troppo a lungo. Generalmente corrisponde al 10% del PIL dei paesi progrediti. (Nella serra d’Irlanda è salito al 25% il PIL dal 2007). Dove meglio spendere credito e denaro se non nelle infrastrutture, per trasformare l’economia e gli standard di vita della Russia?

Quello che è crollato negli ultimi due decenni, non è solo la maggioranza delle infrastrutture russe, ma la sua prospettiva della classe media. Per la ricostruzione della prosperità non c’è niente di meglio di un programma nazionale che trasformi le infrastrutture del paese. Sochi ha mostrato la strada da seguire. Questa è la vera storia che i media occidentali hanno schivato.

Le abituali accuse di corruzione sono state mosse contro le Olimpiadi di Sochi, come in ognuno dei Giochi che si ricordi. Questo è ciò che succede ovunque con progetti di grandi costruzioni.
Eppure non ci sono ricordi di eventi simili negli ultimi tre o quattro decenni, o del ruolo di tali infrastrutture nell’attivare il decollo economico. Se la Russia diventa un attore protagonista nella lotta per governi puliti nel campo delle grandi costruzioni, sarebbe quasi la prima nazione a farlo, e speriamo che lo sia.

L’altra maggiore critica alla Russia, non appena si sono avvicinati i Giochi, sono state le recenti leggi discriminatorie russe nei confronti delle Comunità Gay, per cui molti Americani sono stati influenzati a non partecipare. Queste leggi sono maggiormente designate per pacificare socialmente gli elementi conservatori della Russia (i quali sono di destra come le Chiese Cristiane d’America – beh, forse non proprio così intolleranti, ma è per farsi un’idea). Ma la realtà è che queste leggi non sono state rispettate in nessun modo. Mentre noi abbiamo fermamente supportato queste misure, il modo migliore per trattare questa questione sarebbe un reale sviluppo economico, come quello presentato da Sochi. Lo sviluppo porta alla tolleranza.

La sfida più seria per i diritti umani in Russia è quella dei gruppi etnici di giustizieri. Essi sono bande che eseguono azioni reali contro i loro bersagli, come facevano una volta negli USA. In questo caso il governo russo si è mosso aggressivamente per contrastare questa tendenza pericolosa.

Che cosa avrebbe fatto Dick Cheney se le ONG Russe avessero sponsorizzato i movimenti separatisti in Texas, California o nel New England? Come avrebbe reagito la polizia statunitense contro rivoluzionari armati, che coglievano l’armeria e lanciavano molotov e bombe agli edifici pubblici, uccidendo poliziotti, dipingendo svastiche sulle case degli ebrei e chiedendo la giustizia dei giustizieri? Se questo è il “reset” di Obama con la Russia, egli sta resettando la Guerra Fredda sistemando neoconservatori della precedente economia sovietica.

Se c’è una cosa in cui la CIA ha dimostrato la sua competenza, è quella di aizzare un gruppo etnico contro l’altro – Sunniti contro Sciiti, Arabi contro Curdi, Persiani contro tutti. Mentre altri paesi cercano di difendere uno stato etnico multisecolare, l’ufficio estero degli Stati Uniti in tutti casi ha sostenuto i fondamentalisti, nel mezzo secolo passato. Speriamo che Obama si allontani da questa linea dura nel suo Dipartimento di Stato e vada più verso quel tipo di cooperazione con la Russia che ha evitato un’invasione americana della Siria.

Sochi dimostra che la Russia può tirare fuori progetti di livello mondiale sulla scena internazionale. I Giochi hanno provato come la Russia può trasformare la sua economia attraverso investimenti nelle infrastrutture, in modo da poter costruire una classe media nella lotta contro il malcontento religioso e razzista dei fondamentalisti.

Gli Stati Uniti hanno un curioso doppio standard quando si parla di leader Russi. La stampa occidentale elogiò Boris Yeltsin per aver scatenato carri armati sul parlamento eletto nel 1993, e Wall Street applaudì quando egli girò la ricchezza del paese agli oligarchi. Questo va in contrasto con l’accoglienza a Putin. Pur non essendo un democratico ideale come di stampo occidentale, si è dimostrato un partner prezioso per gli Stati Uniti negli affari esteri e lui non ha scatenato carri armati sul parlamento.

Il mondo non sarebbe un posto migliore con una Russia sviluppata e prospera che costruisce una classe media attraverso un boom edilizio? Non sarebbe la Russia meglio sviluppata se avesse bloccato la fuga della sua ricchezza nazionale verso le banche estere localizzate in occidente?

Ciò che terrorizza l’Occidente, infatti, è che la Russia potrebbe fare quello che gli americani hanno fatto storicamente, costruire industrie e agricolture protette e introdurre una legge nella legislazione che punti ad uno sviluppo a livello nazionale, piuttosto che a una cleptocrazia.

Questo è il vero incubo della stampa statunitense, giudicando dalla sua copertura delle Olimpiadi: che la Russia potrebbe riuscire e fornire un’alternativa al rinnovo della belligeranza della Guerra Fredda attualmente incoraggiata dai “reset” americani dall’Ucraina a Sochi.

MICHAEL HUDSON E JEFFREY SOMMERS

Fonte: www.counterpunch.org

Link: http://www.counterpunch.org/2014/02/24/russia-after-sochi/

24.2.2014

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MARIARITA MORI

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