DI MINCUO
Tutte tre le parole: libertè, fraternitè ed egalitè, che riassumevano in un motto gli ideali Illuministi sono state tradite fin da subito dal Giacobinismo.
Solo per fare un esempio la libertà è divenuta subito il divieto di culto, che è una se non la libertà fondamentale, e la fraternità ha corrisposto fin dal primo momento a un’odio mai visto prima nella società.
Ma la parola realmente travisata e il cui portato nefasto dura fino ad oggi è egalitè.Nel pensiero Illuminista l’eguaglianza, oltre alle ovvie considerazioni su diritti e doveri, aveva un portato molto profondo: significava il dialogo su basi paritarie e sulla base della ragione, e non di un pregiudizio o di una dottrina, verso le altre culture, le altre genti, gli altri costumi, le altre idee.
Attenzione, il confronto e il dialogo non significava per nulla l’annullamento della propria diversità o specificità, né la perdita delle altre diversità, anzi il contrario.
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